Un Apple II in mano ai bambini

di Redazione Commenta

Cosa succede quando ad un gruppo di bambini dai 7 ai 13 anni di età, nati nell’epoca dell’iPod, dell’iPhone e poi dell’iPad, viene mostrato per la prima volta un Apple II?
Il semplice esperimento antropologico è stato tentato dai FineBros, le YouTube Star che hanno inventato il format “Kids React” e l’analogo “Elders React”, dedicati entrambi all’incontro-scontro fra le nuove e vecchie generazioni e i prodotti (nel senso più ampio del termine) più culturalmente distanti da loro.
Il risultato è particolarmente divertente, a tratti esilarante.

Le reazioni dei ragazzini sono, mediamente, reazioni di totale incomprensione. Per questi nativi digitali un computer che si comanda con una tastiera e privo di mouse e interfaccia grafica è un concetto alieno.

L’espressione sulle loro facce è di reale stupore quando capiscono che la scrittura tramite tastiera è l’unico modo per comandare la macchina. Il fatto che nessuno dei comandi che provano ad inserire sia valido e permetta loro di ottenere il risultato sperato genera una frustrazione immediata, e il muro con il passato si fa più spesso.

Per fortuna a molto di loro non manca la maturità e la consapevolezza per capire l’enorme progresso e l’incredibile evoluzione dell’informatica nel corso degli ultimi trent’anni, ma altri, i più piccoli, non possono che definire noiosa l’esperienza di contatto con un computer stupido e incapace di fare qualsiasi cosa.

Per chi non masticasse troppo l’inglese, ecco le reazioni più divertenti:

“Dov’è il mouse”?

Dopo aver scritto un comando sbagliato:
“ERROR? E’ questo computer che è un errore…”

L’host rivela l’impossibilità di connettersi ad Internet, che all’epoca non c’era:
“E come si cercavano i compiti?”
“Si andava in biblioteca”.
“In biblioteca? E’ chi è che vorrebbe andare davvero in biblioteca?”

“Non lo capisco. E non capisco gli anni ’70!”

“DOS? Penso che possa essere il cognome di qualcuno…”

“Niente hard disk? E allora perché è così grosso?”

Riferito ad un gioco sparatutto per l’Apple II: “Per lo meno è meglio di Flappy Bird!”

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