Steve Jobs ha dato una mano al progetto OLPC

di Redazione 1

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In un discorso tenuto all’Università della Pennsylvania giovedì sera, il fondatore del progetto One Laptop Per Child, Nicholas Negroponte, ha svelato un particolare curioso relativo a Steve Jobs. Il CEO di Apple avrebbe offerto a Negroponte una consulenza informale (sebbene sempre con estrema discrezione) durante le varie fasi di progettazione del laptop ultra-economico XO, destinato ai bambini dei paesi in via di sviluppo.

“Mi arrivò un’email da Steve Jobs (la sera che il laptop venne svelato), mi disse che non avrei potuto costruirlo per 100$ e la mia risposta fu che avrei potuto eccome. A dire la verità è stato davvero un buon critico, ed ogni volta che giungevamo a completare una fase parlavo con lui.”

Steve Jobs non è certo famoso per le proprie iniziative umanitarie e non si registrano, neppure in passato, donazioni pubbliche ad iniziative umanitarie da parte sua (qualora fossero avvenute, in ogni caso, non vi sono record pubblici che le dimostrino). Ironia della sorte: Negroponte nel proprio discorso ha rivelato anche come Microsoft, il cui fondatore Bill Gates è invece uno dei più noti filantropi al mondo, abbia tentato a più riprese di mettere i bastoni fra le ruote allo sviluppo del laptop e più in generale al progetto OLPC.

Steve Jobs non aveva neppure tutti i torti quando criticava il prezzo prefissato in origine: XO quando fu lanciato costava circa 188$ se acquistato in stock da centinaia di unità, e per sostenere il prezzo fu necessario istituire anche iniziative parallele come la buy 1 give 1 (con 199$ si comprava un laptop e se ne donava uno ad un bambino di un paese povero). Ora l’organizzazione si è posta un obiettivo ancora più difficile: il prossimo portatile non dovrà costare più di 75$. Chissà se El Jobso continuerà a fornire i propri discreti consigli a Negroponte anche in questa occasione.

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Commenti (1)

  1. Ma Jobs non aveva detto che “non è possibile produrre un computer a meno di 500 dollari che non sia spazzatura”?
    Chissa cosa pensa allora di questi “starter pc”…

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