The Elements ora anche su Mac – Recensione

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The Elements è una delle prime applicazioni ad essere arrivata su iPad. L’idea di fondo è semplice: permettere a chiunque di imparare qualcosa di più sulla tavola periodica e gli elementi di cui è composta qualsiasi cosa ci circondi. L’applicazione, che ha riscosso un grande successo su iPad, è da qualche settimana arrivata anche su Mac. Ecco la nostra recensione.

La prima volta che si lancia l’applicazione si viene accolti da una simpatica canzone con la quale vengono introdotti tutti gli elementi della tavola periodica. È un buon modo per iniziare, anche perché rende subito chiaro il tono generale dell’applicazione. Certo, si tratta pur sempre di software educativo, ma il modo in cui le informazioni vengono fornite è sempre leggero e estremamente interessante (oltre che interattivo).

Terminata la filastrocca, si rimane a osservare la tavola periodica. Una volta selezionato un elemento, si viene accolti da una scheda riassuntiva. Qui vengono elencati dati come la sigla dell’elemento, il numero atomico, la sua posizione all’interno della tavola, il modo in cui sono riempiti i suoi orbitali atomici e la struttura cristallina degli atomi. Se possibile (per l’idrogeno, ad esempio, è difficile) viene mostrato anche un oggetto composto da quell’elemento.

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A questi è abbinata una completa tabella dove vengono forniti dati come peso atomico, punto di ebollizione, elettronegatività e persino le percentuali con cui è possibile trovare quell’elemento sulla terra, nell’uomo o nell’oceano. Sulla destra un grafico mostra le temperature a cui l’elemento liquefa ed evapora, oltre allo spettro cristallino.

Con un click è possibile osservare la pagina di WolframAlpha relativa all’elemento. Non è chiaro quanto possa essere utile la funzione, considerato che la tabella presente in The Elements è molto più esaustiva dei dati presenti sul motore di ricerca del fisico e matematico inglese.

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Premendo sulla freccia che si trova in basso a destra è poi possibile passare ad una schermata riassuntiva nella quale viene data una rapida introduzione all’elemento, spiegandone l’origine, le caratteristiche e gli utilizzi più comuni. Questi vengono mostrati attraverso alcune immagini a 360° che è possibile ruotare liberamente. Se poi siete in grado di guardare le stereoscopie senza problemi (ovvero avete una buona abilità ad incrociare gli occhi guardando una immagine) potrete anche godervi queste ottime immagini in tre dimensioni.

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Alcuni elementi sono anche completi di un video in cui viene mostrato l’utilizzo di un certo elemento o il suo comportamento. Selezionando l’elio, ad esempio, è possibile osservare come un palloncino pieno di questa sostanza tenda a volare, e come spiega la didascalia: “L’elio è un gas incolore, inodore e completamente inerme, sei volte più leggero dell’aria. Questa qualità lo rende perfetto per gonfiare i palloncini. L’unica fonte di elio è il gas naturale in cui si è accumulato nel corso dei millenni, come conseguenza del decadimento radioattivo della crosta terrestre”.

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I video sono forse l’unico punto debole dell’applicazione, che sfoggia sempre una grafica moderna accompagnata da scatti a 360° di altissima qualità, mentre scade in video che sembrano ripresi negli anni 90′ con una videocamera amatoriale (e probabilmente lo sono).

Da notare anche la possibilità di visualizzare l’applicazione, tramite AirPlay, su un televisore collegato ad Apple TV e il completo supporto ai Retina Display montati sulle ultime generazioni di MacBook Pro.

Ad eccezione di questo piccolo problema, The Elements di Theodore Gray è un’ottima applicazione per imparare a conoscere la tavola periodica e l’universo. Forse non la migliore, ma di certo la più divertente e interessante. La trovate sul Mac App Store per 17,99€.

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