Coda: sviluppo web professionale, tutto in una finestra (parte 2)

di Redazione Commenta

Ieri abbiamo introdotto Coda, un potente ambiente di gestione e sviluppo di progetti web, illustrandone le peculiarità di base, quali l’interfaccia e l’approccio al lavoro. L’abbiamo proposto come alternativa a prodotti apparentemente più semplici da utilizzare (come Dreamweaver), ma che non permettono di ottenere lo stesso grado di controllo.

Oggi invece vogliamo parlare delle funzionalità che stanno diventando lo standard all’interno dei gruppi di lavoro, senza le quali si perderebbero ore e ore solo per la correzione di un errore.
Iniziamo dal sistema di versioning.

Integrazione con Subversion

Uno dei problemi principali di uno sviluppatore è di mantenere aggiornate le copie di backup dei propri lavori, magari suddividendoli per ogni cambiamento importante.
Da anni esiste la soluzione, ma ancora pochi la praticano perché giudicata troppo complessa per affari di piccole dimensioni: un version control system. Questo è basilarmente un sistema che registra ogni minima modifica che effettuiamo ai nostri file, separando di versione in versione lo stato del nostro progetto, e consentendoci di richiamare a volontà una qualsiasi implementazione precedente.

Il servizio attualmente più usato per fare tutto ciò è Subversion, successore dell’oramai obsoleto CVS. Non bisogna quindi meravigliarci se Coda, in pieno spirito di “one window web-development“, integra in maniera pressoché invisibile all’utente tutto questo. Certo, è necessario un server subversion (moltissimi hosting lo offrono incluso nel pacchetto, oppure è possibile installarlo in locale), ma tutte le operazioni di “sincronia” vengono svolte in maniera quasi automatica, richiedendo solo l’opzionale inserimento di “segnalibri”, un modo utilissimo per ricordare i cambiamenti effettuati.

Live collaboration

Questa è una funzionalità tanto semplice quanto impressionante. Con un semplice click possiamo infatti abilitare la condivisione di file/cartelle sulla rete, permettendo così un lavoro in modalità collaborativa davvero proficuo. E la cosa stupefacente è che tutte le modifiche sono effettuate in modalità Live, senza dover perdere tempo in sincronizzazioni poco efficaci.
Ogni collaboratore avrà il proprio testo evidenziato di un colore differente, in modo da rendere riconoscibili le proprie aggiunte rispetto a quelle degli altri. Il tutto con un semplice click e tramite il favoloso protocollo bonjour.

Sidebar: integrazione con Transmit

I creatori di Coda sono gli stessi di Transmit, un potente software per il trasferimento file su svariati tipi di connessioni. Non è quindi una sorpresa trovarne la maggior parte delle funzioni integrate nella sidebar!
Sfruttando infatti la barra a sinistra della finestra, potremo interagire con il file system, sia locale sia remoto, senza preoccuparci minimamente della tipologia del collegamento (sia esso FTP che SSH o WebDAV). Con Coda potrete realmente lavorare in remoto, senza rimpiangere quasi mai programmi del calibro di Cyberduck.

Concludendo

Abbiamo recensito così un software con proposte davvero innovative e un futuro estremamente interessante. Certo, non sono tutte rose e fiori e, per alcune caratteristiche particolari, sarete ancora costretti all’utilizzo di programmi esterni. Quello che importa però è che con quest’applicazione è possibile accedere a tutte le features più diffuse in campo web, comportando così sia una riduzione del costo iniziale (soli $99), sia una minor curva di apprendimento, resa ancora più piccola da un’interfaccia davvero raffinata.

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