Nome: Bridge Odissey
Prezzo: 2,39€ Categoria: Giochi
Sviluppatore: Gameloft VOTO: 8
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Bridge Odissey si può riassumere in due parole: costruire ponti. Come sapranno bene gli amanti dei giochi basati sulla fisica delle strutture questo può già bastare a descrivere il gioco: c’è un livello, separato al centro da una discontinuità, e il nostro compito è colmare quel vuoto con gli strumenti che ci vengono forniti e secondo le regole programmate dagli sviluppatori. La differenza fra un gioco e l’altro (penso, sempre su iPhone, a Tiki Towers – Le torri del tropico) sta tutta nel contorno, nella storia che c’è dietro, per quanto semplice, nei personaggi e nella grafica. Da questo punto di vista con Bridge Odissey Gameloft ha fatto indubbiamente un ottimo lavoro.
Lo scopo di Bridge Odissey, con quel richiamo Omerico cui fa riferimento anche il fatto che i personaggi si spostano sulla loro barca da un’isola ad un’altra, è quello di portare in salvo gli animali che incontriamo lungo il cammino. La funzione dei personaggi non è quella di mere comparse perché ciascuno di loro, in base al proprio peso, influisce in maniera differente sulla fisica del gioco. Se per trasferire da una sponda all’altra del livello lo scoiattolo basta una struttura leggera e semplice da realizzare, costruire un ponte che regga il peso dell’elefante o del tricheco richiede una progettazione un po’ più elaborata.
Il gioco si sviluppa attraverso 6 “mondi” (come si usava dire ai tempi del NES mutuando la terminologia di Super Mario Bros) ovvero 6 isole, ciascuna caratterizzata da una differente ambientazione. Dalla terra dei ghiacci al deserto, dalla foresta amazzonica al vulcano, dall’oasi alle piramidi Maya (o qualcosa di simile). Il meccanismo di base per la costruzione dei ponti rimane sempre il medesimo: ci sono punti fissi a cui assicurare il primo pezzo della struttura e, a seconda dei livelli e del tipo di ponte da costruire, vi saranno altri appigli (corde, stalattiti, liane ecc…) a cui sarà necessario fare ricorso per garantire stabilità alla costruzione e permettere agli animali di passare dall’altra parte.
In alto a sinistra sul display viene indicato costantemente il numero di pezzi a disposizione. Alla fine della costruzione ne devono sempre avanzare un po’ per ottenere il bonus sui pezzi usati. A rendere le cose un po’ più difficili ci pensano le uova d’oro. Il ponte dovrà essere costruito in modo che almeno uno degli animali, passando, riesca a prendere i preziosi cimeli che alla fine del livello conferiranno al giocatore la palma di “collezionista”. Per risolvere completamente un livello e ottenere il “testone dorato” che simboleggia l’en plein sarà necessario ottenere il bonus per i pezzi e allo stesso tempo aver collezionato tutte le uova presenti nel livello. Non vi scoraggiate, è meno difficile di quanto possa sembrare.
In conclusione Bridge Odissey è un ottimo gioco, Gameloft non ha inventato nulla di nuovo ma ha saputo dire egregiamente la sua all’interno di un genere sicuramente poco rappresentato all’interno dell’App Store. La giocabilità non l’abbiamo nemmeno presa in considerazione perché è semplicemente ottima e il tutorial iniziale fugherà subito ogni dubbio che possa sorgere sulla costruzione di un ponte in modalità touch. L’unico appunto che mi sento di fare al buon Bridge Odissey riguarda l’eccessiva facilità. Ok, è vero che quando mi prende il pallino di un gioco sono capace di finirlo in due giorni (e stavolta è successo) ma qualche livello difficile in più sarebbe stato gradito. Non disprezzeremmo un futuro aggiornamento che allarghi l’offerta di livelli disponibili.
