ResearchKit, app iPhone per la ricerca medica

Durante l’evento Spring Forward, il CEO di Apple Tim Cook ha brevemente parlato di come la piattaforma Salute, lanciata con iOS 8, abbia migliorato il modo di vivere delle persone, dando loro nuovi strumenti per monitorare facilmente salute e attività fisiche. Proprio per questo, Cupertino non ha nessuna intenzione di fermarsi qui: è quindi Jeff Williams ad annunciare, dal palco dello Yerba Buena Center, il nuovo ResearchKit, un framework iOS focalizzato totalmente sulla ricerca medica

Il fulcro è chiaro fin da subito, dai discorsi di Williams: il problema principale della ricerca medica è la comunicazione, e la difficoltà nel trovare volontari e collaboratori. Per questo, Apple vuole fare in modo, con il nuovo ResearchKit, che chiunque possa collaborare e contribuire alla ricerca medica, sia che si tratti di pazienti che di ricercatori.

Per il momento, ResearchKit è focalizzato su cinque applicazioni, ognuna rivolta a uno specifico problema di salute:

  1. Parkinson. L’iPhone sarà praticamente un tool di diagnostica per i malati del morbo di Parkinson. L’utente avrà la possibilità di parlare al microfono per testare le variazioni nella voce, camminare per un certo numero di passi per esaminare il proprio equilibrio, fare tap con le dita sul display per tenere d’occhio i tremori. Il paziente potrà controllare lo stato della malattia direttamente sul proprio iPhone;
  2. Diabete, per il controllo dei valori del sangue;
  3. Problemi cardiovascolari;
  4. Asma;
  5. Cancro al seno.

Chiunque, con ResearchKit, può partecipare alla ricerca, sia che si tratti di pazienti che di ricercatori; è una piattaforma ideale per la ricerca globale su larga scala. Basta avere un iPhone. E in più, ResearchKit è open source.

Ma Apple tiene molto alla privacy, specialmente quando si tratta di dati medici, e ci tiene a precisare le cose. Ogni utente ha la possibilità di decidere a quale ricerca partecipare, può decidere come condividere i propri dati, e ha la certezza che questi non saranno mai letti da Apple (saranno solo i ricercatori a poterci accedere).

ResearchKit sarà disponibile dal prossimo mese, mentre le cinque app di cui abbiamo parlato sono disponibili già da oggi.

 

Giovanni Biasi

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