Proposta di Legge: FILE-SHARING LEGALE!

di Paolo Petrone 9

filesharingimmaginetitolo

Con questo post, noi della redazione di TheAppleLounge, pur mantenendo la nostra neutralità “partitica”, ci impegniamo a dare diffusione alla proposta di legge con petizione on-line dei Radicali sulla regolamentazione del p2p.

La proposta di legge con prima firma dell’onorevole Marco Beltrandi, vuole regolamentare (e rendere legale!) il fenomeno del file-sharing con un sistema di licenze collettive.

Tale proposta è attualmente ferma in Commissione Cultura presso la Camera dei Deputati. Con questa petizione il movimento dei Radicali chiede anche la vostra firma on-line affinchè il progetto possa essere discusso e approvato in tempi brevi.

I fautori del nuovo progetto di legge sostengono che la minaccia ai diritti e agli interessi degli autori dei contenuti digitali debba essere rivista e rivalutata nell’ottica della nuova era tecnologica, un’era che ha rivoluzionato la concezione culturale dello scambio di file. Ed inoltre l’attuale normativa deve essere rivista anche (e soprattutto) nell’ottica del forte dispendio economico che colpirebbe lo Stato per l’accertamento e la repressione di quella moltitudine di utenti che oggi utilizza il file-sharing.

Il movimento dei Radicali propone con questa proposta di legge una via alternativa alla pirateria on-line attraverso un sistema di eque remunerazioni agli autori delle opere scambiate. Un enorme passo avanti che si pone tra la pirateria incondizionata e la forte repressione attualmente vigente.

Vi ricordiamo che solo alcuni giorni fa alcune agenzia di stampa hanno reso nota l’apertura di un confronto bilaterale tra Italia e Francia e rispettivamente tra il viceministro italiano per lo sviluppo economico Sergio D’Antoni e il segretario di stato francese Henè Novelli.
La Francia come vi abbiamo già preannunciato in un nostro vecchio post sarkozysta conducendo in porto la realizzazione della c.d. Dottrina Sarkozy.
Tale piano d’attacco prevede la formazione di un’Autorità che, sulla base di alcuni protocolli telematici, agirà contro la pirateria ed effettuerà, in collaborazione con i provider, l’individuazione di tutti gli utenti che utilizzano il file-sharing, ammonendoli prima ed escludendoli poi dall’accesso alla rete, oltre all’avvio dei relativi procedimenti penali per la violazione delle leggi sul diritto d’autore.

Siamo ben lontani di certo dalla realtà normativa svedese di impunità telematica che ha dato definitivamente casa a piratebayThe Pirate Bay, bandiera per antonomasia del file-sharing illegale.
Ma mentre in Svezia nessun politico si sogna di modificare leggi fortemente liberalitarie in tema di p2p perchè considerate innovative e (soprattutto) perchè considerate a favore del popolo elettore, qui, nella nostra Italia, il rischio che si va concretizzando è che si segua molto presto la via super-repressiva francese.

Ora tocca a tutti voi. Il p2p passa per la politica. Se credete in questo forma di scambio dei contenuti digitali, se credete che si possa legalizzare il file-sharing con un equo contributo per poter dormire sereni la notte mentre scaricate il vostro album preferito, non esitate e sostenete il progetto di legge Beltrandi.
Il futuro passa anche attraverso una vostra firma.

Qui la petizione.

Commenti (9)

  1. eque remunerazioni agli autori delle opere scambiate?
    cioe’ piu scarico e piu’ gli autori guadagnano, si ma p2p e’ gratis, allora come guadagnano, pigliano soldi pubblici? non ho capito.

  2. Il sistema delle eque remunerazioni è dettagliatamente spiegato nel progetto di legge.
    Per semplificarti il tutto in parole povere: eque remunerazioni = aumenta il prezzo dell’ADSL, ma tu scarichi quello che vuoi senza rischiare guai passati, presenti e futuri.
    La cosa è obiettivamente opinabile, visto che oggi tutti scaricano e non pagano una lira. Ma non dimenticare che oggi il 99,9% di chi scarica è fuori legge. Con questa normativa invece ci guadagneresti in salute e serenità e, soprattutto, potrai continuare a farlo (senza fare la fine dei francesi).
    Credo che pagare qualche euro in più sul canone ADSL possa essere un buon compromesso tra illegalità e repressione.

  3. Tutti pagano di più la connessione adsl? E se io non uso nessun programma e non scarico niente protetto da copyright sono costretto a pagare di più lo stesso? :\

    Chi si vuole comprare il cd con il booklet e tutto va in un negozio altrimenti se lo scarica a patto che non lo masterizzi per ricavarci guadagno.
    Altrimenti che resti illegale e che vengano ad arrestare tutti quelli che si scaricano una canzone.

  4. Bè caro Frollino, sono convinto che si inventeranno canoni diversi per chi scarica e chi no.
    Ma sappi solo che (fonte: 2024 – Radio24, il file audio della trasmissione radiofonica lo potete invece scaricare da qui e ascoltarlo con RealPlayer) in Francia saranno i provider a fare i controlli.
    Questo significa che chi sgarra riceverà prima una mail in cui il provider lo ammonisce a “non farlo più”. Poi, alla terza mail, gli sarà negato l’accesso al web e il provider segnalerà il caso alle autorità competenti per l’avvio del procedimento penale.
    La prospettiva “Sarkozy” non è molto esaltante…

  5. ahh capittt,
    boh non so, e’ qualcosa, ma non mi sembra una gran soluzione. Mettiamo pure che con la musica vada tutto bene, ma faranno lo stesso per i film? e i software dove alcuni costano anche 5000$? cosa fanno, aumentano sempre di piu’ il canone adsl per coprire le spese degli autori?

    La mia soluzione e’ che resti tutto cosi. Scaricare e’ illegale e va punito. Un artista ha diritto di far pagare la musica che produce. Se vogliono distruibuire musica gratis e’ una scelta dell’artista. Che smollino le major e iniziarino un p2p gratis e legale. Una specie di open source musicale.

  6. Grande Capo permettimi di non condividere. Che resti tutto così è come fare gli struzzi e nascondere la testa sotto la sabbia. Qui scaricano tutti! Zii, cugni, fratelli, nipoti, vicini di casa e colleghi di lavoro. Tutti se ne fregano dell’illegalità perchè ormai il file-sharing è “culturalmente” accettato.
    Non credi che sia giunta l’ora che anche le “regole” si uniformino alla società e alla tecnologia? Non dimenticare che fino a vent’anni fa internet non esisteva e si andava avanti a cassette e mangianastri. E secondo quanto tu sostieni, sarebbe allora giusto punire chi scarica sulla base di leggi che hanno fondamenti culturali ancorati a 20-50 anni fa?
    Il divorzio era “contro la legge” 100-200 anni fa, ma oggi riusciresti a concepire una realtà senza divorzi?
    Quello che voglio sottolineare è che le leggi devono rispecchiare la realtà in cui si vive. E per quanto riguarda il file-sharing, scoprire che la discussione ha raggiunto anche il Parlamento non può che farci capire che il dibattito è finalmente aperto a tutti i livelli, e credo sia giusto che tutti assieme collaboriamo per trovare un compromesso che soddisfi tutti, utenti e autori.

  7. Spiegami perche la gente deve prendersi il diritto di scaricare una canzone gratis senza pagare nessuno. Se gli artisti vorranno darle gratis ben venga altrimenti lo scarico rimane sbagliato e illegale.

    Che lo facciano tutti che vuol dire., Scaricare una copia di photoshop o tutta la discografia dei pink floyd e’ culturalmente accettato? in che cultura vivi?
    Il p2p non e’ culturalmente accettato, e’ solo lasciato allo sbando senza limiti e senza controlli.

    Allora ragionando come fai te, io potrei copiare e incollare tutti gli articoli di sto blog e metterli sul mio. Internet non esisteva 10 anni fa quindi va ok. Copiare source code lo fanno tutti, che problema c’e’?

  8. Grande Capo stiamo dicendo la stessa cosa. Non è giusto che ili p2p sia lasciato “allo sbando senza limiti”.
    Ben vengano quindi i nuovi progetti di legge che tentino di regolamentare la cosa.
    Ciaooo!

  9. Si ma fare un altro indulto non si risolve niente

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>