L’Unione Europea è già prevenuta sul servizio musicale che Apple deve ancora annunciare

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Il nuovo servizio musicale di Apple deve ancora essere presentato, ma la Commissione Europea si sta già muovendo contro Apple. I legislatori sospettano che l'azienda di Cupertino potrebbe usare la sua posizione dominante per fare sparire dal mercato i piani di ascolto gratuito come quello di Spotify.

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La Commissione Europea che si occupa di antitrust ha qualche dubbio sul nuovo servizio di streaming musicale che Apple intenderebbe lanciare durante la WWDC di questo giugno.

I legislatori europei stanno infatti tenendo sotto stretto controllo le discussioni tra Apple e le etichette discografiche. Eddy Cue, Senior VP di Apple per i servizi Internet, starebbe infatti cercando di convincere le case discografiche a scendere ai compromessi di Apple per lanciare un nuovo servizio di streaming musicale basato su Beats Music.

Secondo il Financial Times, la Commissione Europea avrebbe contattato diverse etichette discografiche e aziende che si occupando di musica digitale per chiedere informazioni riguardo i recenti accordi con Apple. Non è chiaro se la Commissione intende lanciare una azione antitrust nei confronti dell’azienda di Cupertino.

L’articolo del Financial Times, che cita persone vicine ad Apple, sostiene che la Commissione Europea è preoccupata del fatto che l’azienda di Cupertino intenda usare la sua forza per influenzare e persuadere le etichette discografiche ad abbandonare i piani di ascolto gratuiti supportati esclusivamente da inserzioni pubblicitarie (come Spotify). Apple ha circa 1 miliardo di utenti iTunes, e l’azienda potrebbe dover rivedere i suoi progetti per il futuro se la Commissione Europea dovesse mettere i bastoni tra le ruote a Cue e i suoi collaboratori.

Apple dovrebbe presentare il nuovo servizio durante la Worldwide Developer Conference del prossimo giungo. Il servizio potrebbe essere lanciato ufficialmente solo il prossimo autunno, insieme ad iOS 9, e sarebbe progettato per integrarsi con iOS e OS X. Pare che Apple non intenda offrire una opzione di ascolto gratuita, ma abbia tentato di convincere le etichette discografiche a scendere a patti che permetterebbero a Cupertino di lanciare il servizio a 7 dollari al mese invece che ai canonici 10 delle offerte della concorrenza.

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