Dell restituirà soldi agli investitori e tornerà privata

di Redazione 1

Mi sono sempre chiesto quante volte Michael Dell, nel corso degli ultimi 15 anni, abbia rimpianto quella sua risposta, diventata celebre, che diede quando gli fu chiesto un parere sulla crisi di Apple, nel 1997:

“Cosa farei? Chiuderei l’azienda e darei indietro i soldi agli investitori.”

Ecco, oggi Mr. Dell ha seguito il suo stesso consiglio e ha annunciato ufficialmente che ricomprerà tutte le azioni della propria azienda, restituendo di fatto i soldi agli investitori.

L’operazione, finalizzata a rendere “privata” l’azienda, costerà 24 miliardi di dollari complessivi e riporterà la Dell nelle mani del fondatore e della Silver Lake Partners.  Microsoft ha partecipato con un prestito di 2 miliardi di dollari.

Il commento che Dell pronunciò nel 1997 è stato più e più volte richiamato alla memoria in occasione di ogni obiettivo finanziario importante raggiunto da Apple durante la decennale rinascita resa possibile dalla “second coming” di Steve Jobs. Ha perso di significato negli ultimi anni, quando Cupertino ha cominciato a riportare profitti trimestrali che avrebbero permesso all’azienda, sulla carta, di comprarsi una decina di Dell messe insieme.

La “privatizzazione”, passatemi il termine, di Dell è il primo vero e visibile sigillo di uno shift epocale ancora in corso. Dalla scrivania alla tasca. Dall’hub domestico multimediale al mondo nella borsa (o nello zaino), racchiuso in un tablet spesso pochi millimetri.

E’ la riprova, utile per gli scettici (o i nostalgici?), del fatto che la “post-PC era” non è soltanto un pigro topos giornalistico, ma una realtà che stiamo vivendo quotidianamente.

Un rovesciamento delle parti imprevedibile, 15 anni fa, su cui è impossibile non ironizzare. Sia come sia, giù il cappello per il signor Michael. Una scelta come quella annunciata oggi da Dell è coraggiosa e, di certo, non il preludio di un fallimento, visto che seppur con margine molto limati i PC e gli altri dispositivi Dell macinano ancora revenue di tutto rispetto.

E’ la mossa necessaria perché un grande produttore di “macchine del passato” possa ridiscutere totalmente il proprio target, rivedere la propria struttura e prendere decisioni difficili senza avere sul collo il fiato puzzolente di Wall Street. Lontano dalle pressioni della finanza Dell può rinascere sotto altra forma.

Non è da tutti prendere una decisione così e Dell si merita sicuramente i migliori auguri.

Commenti (1)

  1. si certo perchè il famoso hub domestico che sta in uan borsa sostituisce in tutto e per tutto un pc…certo certo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>