Brevetto Apple: sensori di prossimità per potenziare il Multi-Touch

di Redazione 3

In un nuovo brevetto depositato ieri, Apple descrive un nuovo futuribile marchingegno che sposa le funzionalità dei sensori di prossimità con quelle del Multi-Touch. Il brevetto indaga la possibilità di inserire un numero maggiore di sensori di prossimità (come quello inserito su iPhone) in un pannello sensibile al tocco per rilevare la presenza e la posizione delle dita dell’utente a pochi centimetri di distanza dalla superficie del pannello

Come sempre in questi casi la precauzione è d’obbligo: molto spesso Apple registra brevetti per dispositivi e soluzioni tecniche che non potrebbe non utilizzare mai perché impraticabili o semplicemente inutili, al solo fine di tutelare i frutti dell’ingegno dei propri ricercatori e ingegneri.

Nello specifico ecco quanto si legge nel brevetto depositato ieri:

Il presente documento descrive l’uso di uno o più sensori di prossimità in combinazione con un uno o più sensori tattili in un pannello multi-touch. La combinazione di questi due tipi differenti di sensori può essere utilizzata per individuare la presenza di uno o più dita, parti del corpo o altri oggetti che fluttuano al di sopra di una superficie sensibile al tocco o che entrano in contatto con tale superficie.

So bene che la prima immagine che salta in mente e che immancabilmente viene richiamata quando si parla di mani che fluttuano di fronte a superfici di controllo è quella di Tom Cruise che in Minority Report naviga allegramente fra le visioni dei precog comandando con gesti degni di un direttore d’orchestra un set di monitor olografici. In realtà in questo caso si tratta più prosaicamente di un sistema che potrebbe migliorare e far evolvere ulteriormente le prestazioni delle “superfici Multi-Touch” usate da Apple su iPhone, iPod touch e nei trackpad dei nuovi notebook.

Si tratta in sostanza del rimescolamento di due tecnologie già note al fine di ottenere qualcosa di nuovo e migliore rispetto ad ognuna delle due, se prese singolarmente. In ogni caso questo brevetto, che richiama alcuni documenti già depositati in precedenza, indica che la direzione di ricerca di Apple è chiaramente segnata. I firmatari del brevetto questa volta sono Steve Hotelling, Brian Lynch e Jeffrey Bernstein, mentre manca l’onnipresente nome di Steven Paul Jobs.

[via]

Commenti (3)

  1. mani che fluttuano? scusate.. ma credo che il feedback sia fondamentale quando parliamo di trackpad…

  2. @Stefano.
    io la interpreto cosi questa nuova funzionalità: quando stai scrivendo con la tastiera il computer capisce che nn serve il trackpad, e quindi lo spegne per evitare clikkate indesiderate; specialmente se si pensa che il pad stà diventando sempre piu grosso.

  3. mmmhhh in questo modo ha senso… non ci avevo pensato…
    potrebbe essere utile allora :D

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