Apple si scusa pubblicamente con Samsung (più o meno)

di Pasquale Cacciatore 2

corte giudici apple samsung brevetti

“Ok, forse abbiamo sbagliato; ora tante scuse, e amici (nemici) come prima”. Suona più o meno così il comunicato stampa rivolto a Samsung che Apple ha rilasciato nelle scorse ore in Gran Bretagna, a seguito del fallimento della causa giudiziaria in cui l’azienda di Cupertino chiedeva la rimozione dagli scaffali del Regno Unito di tutti i prodotti della linea Galaxy Tab di Samsung.

La vicenda, ormai, la conoscono tutti: una lotta al brevetto e ai diritti sull’hardware e il software che vede le due multinazionali tecnologiche in conflitto da mesi. In particolare, Apple aveva iniziato una causa contro alcuni prodotti Samsung, colpevoli – secondo l’azienda della mela – di aver infranto il brevetto numero 0000181607-0001.
Ebbene, dopo un bel po’ di attacchi reciproci e sfide in tribunale, è arrivato il verdetto dell’Alta Corte di Giustizia di Inghilterra e Galles, che ha definitivamente stabilito che i modelli Samsung Galaxy Tab 10.1, 8.9 e 7.7 non infrangono il brevetto citato da Apple.

La sentenza della Corte, infatti, riporta le seguenti parole:

L’estrema semplicità del design Apple è impressionante. Nel globale esso comprende superfici piatte non elaborate con un piano di vetro sul fronte, con un bordo molto sottile ed un retro vuoto. C’è un deciso angolo intorno al bordo ed una combinazione di curve, sia agli angoli che ai lati. Il design fa sì che l’utente informato desideri prendere l’oggetto in mano. Si tratta di un prodotto raffinato, armonioso e semplice. Si tratta di un design cool.

L’impressione di un utente informato riguardo i Samsung Galaxy Tablet è la seguente. Dal davanti i prodotti appartengono alla famiglia che include il design Apple; ma i prodotti Samsung sono molto sottili, quasi membri non sostanziali di quella famiglia che ha caratteristici dettagli sul retro. Non possiedono quella raffinatezza ed estrema semplicità del design di Apple. Non sono parimente cool.

Da notare, nella sentenza, come si faccia riferimento all’ “utente informato“, ovvero l’utente che conosce le differenze fra un prodotto Apple ed uno Samsung, contro invece l’ “utente medio” (average consumer). In parole povere, l’utente informato, secondo la Corte inglese, non si ferma solo ad osservare l’oggetto dal davanti, bensì presta attenzione all’intero dispositivo, contro l’ “utente medio” che è invece il protagonista delle leggi europee sul trademark.
In definitiva, la Corte ha stabilito che i prodotti Samsung non violano i brevetti di Apple, e quindi decade ogni richiesta da parte di Cupertino di bloccare le vendite di tali prodotti nel Regno Unito; cosa ancora più importante: la sentenza ha valore effettivo in tutta l’Unione Europea.

Per tutta questa serie di motivi, Apple si scusa con Samsung… in modo però non troppo sincero. Se infatti sul suo sito web (versione UK) Apple riporta la sentenza inglese, una nota finale – introdotta da un “Tuttavia” prenso di significato – fa capire che le acque non si sono di certo calmate.

Proprio nell’ultimo paragrafo del comunicato, infatti, Apple fa notare che in un caso giudiziario riguardante lo stesso brevetto, discusso in Germania, Samsung è risultata colpevole di iniqua competizione; allo stesso modo, un verdetto statunitense ha considerato Samsung colpevole di aver infranto i brevetti sul design Apple, sancendo il risarcimento di un miliardo di dollari all’azienda di Cupertino. È per questo, scrive ancora Apple, che “nonostante la Corte del Regno Unito non abbia trovato Samsung colpevole di infrazione, altri tribunali hanno stabilito che nel processo di creazione del suo Galaxy Tablet, Samsung ha ostinatamente copiato il molto più popolare iPad di Apple“.

Commenti (2)

  1. …la sentenza ha del ridicolo. Samsung non ha copiato perchè Apple comunque risulta più “cool”. Una motivazione così argomentata fà pensare sull’effettiva preparazione in materia dei giudici. Mentre negli USA la giuria è popolare e di conseguenza esprime, secondo le leggi vigenti il pensiero popolare, nella Gran Bretagna la sentenza arriva dal giudice che in questo caso è sembrato a mio parere il più zotico degli zotici.
    Apple a mio avviso ha fatto bene ad adempiere alla sentenza del giudice inglese, ciò non toglie che comunque possa scrivere ciò che sta succedendo in altre parti del mondo.
    La peggior cosa per Samsung comunque non sarà vedersi trascinata in tribunale ma perdere nel prossimo periodo le commesse Apple.

    1. @K3K: Il fatto e’ che, a mio parere, in questo modo i giudici hanno implicitamente ammesso che samsung ha copiato male, ha fatto una riproduzione “cheap” di quello che apple aveva gia’ fatto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>