Le agenzie governative cinesi non potranno comprare iPhone (e iPad, MacBook e iMac)

di Redazione Commenta

Il governo cinese impedisce alle agenzie governative di acquistare prodotti Apple. Una scelta per la sicurezza o un gesto simbolico?

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Alcune agenzie governative negli Stati Uniti si sono votate ad iPhone e iPad per la semplicità d’uso, la compatibilità e la sicurezza dei dispositivi mobili di Apple. Altre, come quelle cinesi, non potranno acquistare alcun dispositivo prodotto da Cupertino con soldi pubblici.
Lo scrive Bloomberg, che spiega come generali dell’esercito abbiano confermato l’assenza dei prodotti di Apple (iPad, iPhone e MacBook) dalla lista dei dispositivi che le agenzie governative cinesi possono acquistare.
Il governo cinese non è particolarmente aperto quando si tratta di acquistare tecnologia. In passato è stato vietato agli uffici pubblici di acquistare software da Symantec e Kaspersky Lab.
Mark Po, analista per UOB Kay Hian Ltd. (Hong Kong) ha commentato:

Quando il governo blocca la possibilità di ordinare dei prodotti, lo fa per mandare un segnale a associazioni e agenzie semi-governative. Il governo cinese vuole essere sicuro che le compagnie d’oltreoceano non abbiano troppa influenza in Cina.

La crescita di Apple in Cina prosegue senza sosta, e lo scrutinio del governo cinese potrebbe mettere i bastoni tra le ruote ai progetti dell’azienda guidata da Tim Cook che da tempo cerca di fare breccia in quello che è considerato uno dei più ghiotti mercati internazionali. Possibile che qeusta azione del governo cinese porti ad un rallentamento nelle vendite di iPhone? Staremo a vedere.
Nel frattempo la fiducia nei prodotti di Google, Apple e Microsoft potrebbe non essere ai massimi storici dopo lo scandalo della NSA generato da Edward Snowden. I governi e le associazioni governative internazionali avrebbero infatti cominciato a dubitare della sicurezza dei prodotti delle granzi aziende della Silicon Valley. Le stesse che negli scorsi mesi hanno firmato una lettera indirizzata alla National Security Agency nella quale si chiede maggiore trasparenza per i loro utenti.
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