Ear-training: alleniamo l’orecchio con il Mac

di Carlo Ballantini 1

Partiamo da una semplice considerazione: i piedi sono per un calciatore quello che l’orecchio è per il musicista. Riflettendo su questo parallelo non si può fare a meno di constatare che anche i migliori calciatori hanno due piedi fisicamente identici agli altri, ma (evidentemente) la differenza sta nel come li sanno usare.

Alla base c’è sicuramente il talento (che è una dote con la quale si nasce), ma anche l’allenamento ha un’importanza fondamentale per ogni buon atleta. Ed anche il nostro udito si può allenare.

Ovviamente non si tratta di un allenamento fisico, ma piuttosto di un’educazione dell’orecchio che consiste in esercizi di ascolto e di riconoscimento delle note, dei ritmi, dei timbri ed è indicato a chiunque voglia avere a che fare con la musica come strumentista, produttore, tecnico del suono o quant’altro.

Non voglio addentrarmi troppo nella didattica musicale, però c’è qualcosa di molto semplice che tutti possono fare da subito, anche chi non conosce la musica e non suona nessuno strumento. Vi assicuro che la cosa sarà al tempo stesso divertente ed educativa e vi porterà ad ascoltare la vostra musica preferita con un orecchio più attento.

Il nostro obiettivo è quello di riuscire ad individuare i singoli strumenti che compongono un brano.

A tale scopo vi segnalo il brano Nite Runner dei Duran Duran che è disponibile a partire da questa pagina per il download gratuito in formato GarageBand con tutte le tracce separate. E’ stato preparato per un concorso di remix (scaduto nel dicembre 2007 quindi ormai non potete più vincere), ma noi possiamo utilizzarlo per abituarci a distinguere i vari strumenti e a focalizzarli all’interno del missaggio finale.

Una volta scaricato e aperto il progetto provate a mettere in “solo” le singole tracce. Basta cliccare sulla piccola icona delle cuffie che si trova in ogni traccia per sentire solo quella. Ascoltiamo, ad esempio, la traccia della chitarra. Poi facciamo di nuovo clic sulla stessa icona e sentiremo il brano completo. Cerchiamo a questo punto di concentrarci sul quel suono di chitarra che prima sentivamo da solo e proviamo a seguirlo in tutte le sue note. Se lo perdiamo “di vista” in mezzo agli altri ripetiamo l’operazione mettendolo di nuovo in solo e poi risentendolo con tutto il resto.

Ripetete la cosa più volte per i vari strumenti. L’obiettivo, come dicevo in apertura, è quello di seguire il “movimento” di ogni strumento semplicemente concentrandosi su di esso senza bisogno di metterlo in “solo”.

Possiamo usare anche la funzione Magic GarageBand inclusa in ogni Mac per creare dei brani. Probabilmente la conoscete già quindi non mi soffermerò nella descrizione passo-passo sul da farsi, ma come avrete capito si tratta di creare un brano multitraccia e poi ascoltare una ad una le tracce per riuscire a distinguerle anche nell’insieme.

Potete farlo anche con qualsiasi altra canzone che ascoltate alla radio o nell’iPod, ma in questo caso (non potendo isolare le singole tracce) non sarete mai sicuri al 100% di aver individuato tutti (ma proprio tutti) i singoli suoni che compongono il brano. Molto meglio quindi allenarsi con tracce separate in modo da scoprire uno ad uno i singoli elementi dell’arrangiamento.

Se conoscete altri brani disponibili in rete in formato GarageBand (o anche in altri formati purché multi-traccia) segnalate il link nei commenti così avremo tutti più materiale con il quale allenare il nostro udito.


Carlo Ballantini è uno stimato musicista con esperienze professionali nazionali ed internazionali. Oltre ai progetti personali con la Ballantine Band vanta collaborazioni con vari artisti tra le quali spicca quella decennale con Enzo “Pupo” Ghinazzi in qualità di chitarrista, corista, autore e arrangiatore.

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