Band in a Box 2009 per Mac

di Carlo Ballantini 1

Dopo una lunga ed estenuante attesa durata cinque anni è finalmente disponibile l’aggiornamento alla versione 2009 del famoso programma Band in a Box, software di arrangiamento automatico prodotto da PG Music. Non si tratta di un semplice ritardo, ma di un vero e proprio cambiamento di rotta, visto che la versione precedente (Band in a Box 12) non era neanche Universal Binary ed era del 2004. C’era chi pensava che PG Music avesse per sempre abbandonato il mondo della Mela (e forse, chissà, lo aveva fatto veramente), ma adesso dobbiamo tutti ricrederci e finalmente possiamo sfruttare tutte le caratteristiche di questo potente software in maniera nativa anche sui recenti Mac intel.

Per chi non lo conoscesse BIAB è un programma di arrangiamento automatico nato ai tempi del mitico Atari 520 ST. La sua funzione principale è molto semplice: in pratica si inseriscono le sigle degli accordi di una canzone con la classica notazione internazionale e si scelgono stile musicale e velocità: il programma penserà ad arrangiare le parti dei vari strumenti di accompagnamento ed anche un eventuale strumento solista. Si possono poi indicare ripetizioni di sezioni, break, fill, anticipi e molto altro ancora. Nel corso degli anni il programma ha subìto numerose nuove funzioni tra cui la possibilità di far suonare strumenti reali (campionati da musicisti in carne ed ossa) invece degli standard General Midi.

I possibili utilizzi, come potete immaginare, sono numerosi perché in pratica BIAB permette di fare qualcosa di simile a ciò che fa Magic GarageBand, ma con centinaia di stili e con sequenze di accordi personalizzabili. C’è chi lo utilizza per studiare uno strumento, chi per arrangiare brani originali e chi addirittura dal vivo per sostituire musicisti in carne ed ossa.

Ho avuto modo di provare la versione 2009 per Windows qualche tempo fa e devo dire che è veramente un ottimo programma, uno dei pochissimi motivi, a mio parere, per cui valeva la pena l’installazione di Fusion o Parallels. Unica nota negativa: la grafica! Speriamo che questa ripresa di sviluppo per Mac porti dei giovamenti anche sotto questo aspetto perché, ora come ora, è veramente “bruttino”.

Purtroppo l’ultima versione per Mac non è stata mai tradotta in Italiano, ma confidiamo nel fatto che, avendo unificato le versioni, prossimamente anche le traduzioni seguiranno parallelamente le due piattaforme. Intanto, per chi fosse interessato, è possibile acquistare la versione in inglese (lingua che comunque nei software musicali non crea molti problemi) e fino a fine giugno ci sono delle interessanti promozioni. Ricordo infine che nelle versioni più complete il software può essere ordinato pre-installato su un Hard Disk esterno (con connessione USB) senza ulteriori costi aggiuntivi.

Commenti (1)

  1. Ottima notizia, ci sono utility tipo audio chord wizard che sono meravigliose …

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