Quella vite asimmetrica che ha gabbato il Mac Web

di Redazione 4

“Apple potrebbe aver inventato una vite asimmetrica per renderci difficile l’accesso ai suoi gadgets”. E’ solo uno dei titoli che, in una pubblicazione del Mac Web, ha accompagnato la notizia della presunta invenzione di una vite asimmetrica di nuova concezione da parte di Apple, rimbalzata un po’ ovunque e seguita da commenti sempre più risentiti e contrastanti.
Era una bufala totalmente inventata da DAY4, un’agenzia svedese che si occupa di motion graphics.

La notizia della vite asimmetrica si è diffusa a partire da Reddit, dove quei buontemponi della DAY4 hanno postato una foto della nuova vite, accompagnata da un commento che lasciava intendere il disappunto per la natura Cupertiniana di un simile ritrovato ingegneristico che avrebbe reso ancora più difficile la vita dei riparatori di oggettivistica Apple.

Ieri DAY4 ha rivelato di aver preparato ad hoc questo scherzo e ha riassunto egregiamente il modo in cui la notizia si è diffusa come fuoco fra le sterpaglie d’agosto grazie alla sensibilità della Apple Community alla questione “riparabilità dei prodotti Apple”.

Wired ha addirittura interpellato il co-fondatore di iFixit per un commento sulla questione inserito in un articolo di approfondimento sulla presunta vite.

E’ interessante come questo riuscitissimo e non eccessivamente preparato “tiro mancino” capiti nei giorni in cui un’altra indiscrezione, ben più credibile (la scocca del nuovo iPhone ripresa in video), sta facendo il giro del Web.

Quel che è interessante e necessario far notare, è che per quanto le pubblicazioni abbiano “abboccato” all’amo, lo scetticismo era percepibile, titoli altisonanti a parte. Praticamente tutti hanno cercato di passare la notizia per quello che era, ovvero un’indiscrezione assolutamente non confermata basata su una singola immagine comparsa su un forum.

Il peggio lo hanno dato i commentatori, che mano a mano che ci si allontana dalla fonte principale della “notizia” si fanno più drastici nell’attaccare o nel difendere Apple per la creazione di questa fantomatica “vite”.

Il fenomeno è interessante: l’esistenza della vite (la credibilità dell’indiscrezione), agli occhi del commentatore è legittimata dall’autorevolezza della pubblicazione che sta leggendo e dal fatto che un editor abbia “considerato pubblicabile la notizia”. Lo scetticismo e gli inviti a prendere la questione con il proverbiale grano salis non è servito a nulla.

Salta fuori anche un’altra naturale tendenza, ben riassunta dal detto “haters gonna hate”. Inventati una baggianata credibile riprendendo un aspetto qualsiasi delle operazioni Apple già fortemente criticato in passato, e avrai automaticamente una schiera di critici pronti a dare addosso a Cupertino senza esclusione di colpi.

Questa è l’ennesima riprova che decidere cosa pubblicare conta. Decisioni tutt’altro che facili, ve lo possiamo assicurare. Prendete tutte queste indiscrezioni (attendibili) sull’iPhone di nuova generazione. Come si potrebbe tenerle fuori da un discorso più ampio su Apple, come si potrebbe evitarle nelle analisi e nei commenti sull’avvenire dei line-up dei prodotti della compagnia?

Non è semplicissimo, insomma, discernere il grano dal loglio, quando si tratta di rumor Apple. La realtà è che i titoli fanno la differenza. Basta un punto interrogativo, quando necessario, per cambiare il senso di un articolo. Nel caso di questa finta news sulla vite è questo il pattern che volendo si può individuare: gli editor e gli autori hanno applicato tutto lo scetticismo del caso, ma relegandolo a un piccolo paragrafo, mentre l’aspetto più importante dell’articolo declamava a chiare lettere che quella che il lettore aveva davanti era, di fondo, una notizia cui dare credito.

Commenti (4)

  1. Sì, ok, questa era tutto sommato mediamente credibile. Pensate invece cosa potrebbe succedere se dicessero che uno stato mediorientale ha armi di distruzione di massa.
    Ops… troppo tardi. O che una donna sta per essere lapidata in Iran. Ops… troppo tardi. O che…

    1. …..armi di distruzione di massa, già successo in Iraq. Donna lapidata in Iran? Non serve inventarselo, succede veramente. La notizia? Una bufala simpatica come quella di Starbucks che fa capire come molto di quanto scrivono i giornali sia solo in parte vero. Meditate gente e sviluppare senso critico e vedrete che la vita vi sorriderà…. :-)

  2. k3k ha detto:

    Donna lapidata in Iran? Non serve inventarselo, succede veramente.

    Dove, prego? Articoli? Fonti? O ti riferisci all’assassina che aveva ucciso il marito insieme all’amante ed è stata idolatrata nel mondo come “vittima” del regime, che è ancora viva in carcere e della quale non si sa più nulla quando la maggior parte della gente ha mangiato la foglia che la notizia era una bufala per mettere in cattiva luce l’Iran?

  3. L’Iran non serve metterlo in cattiva luce, ci pensa egregiamente il suo regime da oltre 20 anni. In ogni caso per quanto riguarda la lapidazione le ultime notizie se non erro risalgono al 2010 quando ci furono gli ultimi due casi in merito. Fonti certe? La vedo dura avere dati da un paese totalitarista che vive di propaganda anti-occidentale….

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