Girare una pagina con l’effetto di iBooks è un brevetto Apple

di Redazione Commenta

I brevetti sono utili per tutelare innovazioni e invenzioni ed evitare che altri possano rubare quelle “idee” che qualcuno ha sviluppato investendo soldi (magari miliardi di dollari) in ricerca.
Due righe che sono vere sempre solamente in un sistema ideale. Un sistema in cui i brevetti sono assegnati ad innovatori e inventori che non si limitano a descrivere la ruota in un gergo tecnico precluso ai più.
Un sistema sicuramente diverso da quello statunitense, in cui viene approvato un brevetto software come il D670,713, che tutela nientepopodimeno che l’animazione utilizzata da Apple in iBooks per mostrare la piega della pagina del libro quando si sfoglia un ebook.

L’approvazione di questo brevetto è un piccolo grande insulto all’intelligenza. Ok, va bene, ci sono alcuni designer all’interno di Apple (per la precisione Elizabeth C. Cranfill, Spehen Lemay e Mikio Inose) che hanno speso tempo e risorse per “inventare” questo tipo di soluzione. Nessuno lo mette in dubbio. Ma di quale diamine di innovazione stiamo parlando?

E’ una pagina di un libro che gira, riprodotta a livello grafico su un dispositivo tramite software. Il prossimo passo qual è? Approvare il brevetto sul cuoio martellato delle ultime versioni di iCal? In quel caso mi permetto di suggerire un titolo: “Sistema e metodo per la cucitura di pellame virtuale in applicazione computerizzata atta a segnalare appuntamenti in corrispondenza di specifici orari di vari giorni del mese”.

Ora, due aspetti sono importanti. Primo: Apple fa bene a sottoporre tutte le richieste di brevetto che sottopone nell’intenzione di tutelare i propri design. Nel torto, qui, non è chi invia la richiesta per simili brevetti: è chi li approva. Da un punto di vista strategico, caso mai, il problema è che brevettare roba simile finisce per indebolire (mediaticamente, più che legalmente) tutti gli altri brevetti validissimi, come una gran parte di quelli relativi alle soluzioni hardware ideate per produrre il primo iPhone. Secondo: questo brevetto, come molti altri simili, ha un’importanza relativa, perché è un design patent e non un utility patent. Ciò non toglie, ovviamente, che Apple possa usarlo per contestarne la violazione da parte di chi utilizza un’animazione simile nell’ambito di un applicazione per la lettura degli ebook, anche se difficilmente una simile “scopiazzatura” potrà mai giustificare i costi legali di una causa.

Il brevetto, approvato la scorsa settimana, era stato depositato nel 2011. Come scrive Nick Bilton sul New York Times, questo uno dei 38 patents concessi ad Apple negli ultimi 7 giorni.

 

 

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