Apple lavora ad un suo Street View?

di Martina Oliva 1

Apple Street View

Street View è il famoso servizio di Google che permette di ottenere una visuale panoramica al livello della strada di moltissimo posti nel mondo. E’ una delle feature certamente più apprezzate di Google Maps, che tuttavia non esiste su Apple Maps (che invece incorpora il “Fly Over”). Una risorsa utile che, in qualche modo, ha suscitato anche l’interesse degli ingegneri Apple ancor prima “del divorzio” con il servizio offerto da Google.

Nel 2011 Apple ha depositato un brevetto presso L’US Patent & Trademark Office (USPTO) mediante il quale viene illustrato e documentato un sistema di navigazione stradale abbastanza simile a quello di Big G.

“3D Position Tracking for Panoramic Imagery Navigation” è il titolo del brevetto che descrive un sistema di navigazione stradale in tre dimensioni grazie al quale visualizzare anche edifici in 3D, esplorare l’interno dei palazzi ed ottenere informazioni sui luoghi visitati mediante la comparsa di appositi pop-up.

Lo Street View di Apple, diversamente dal servizio di Google, si integrerebbe però con sensori e GPS in modo tale da intercettare gli spostamenti nello spazio dell’utilizzatore e procedere alla modifica dell’immagine visualizzata sullo schermo senza richiedere alcun intervento manuale da parte dell’utente. Inclinando il dispositivo, invece, il servizio offrirebbe l’opportunità di muoversi in qualsiasi direzione.

Unitamente alle caratteristiche in questione il servizio dovrebbe permettere anche di sfruttare display multipli in modo tale da poter ottenere immagini panoramiche ancor più dettagliate. Infine non dovrebbe mancare la possibilità di acquistare oggetti messi in mostra nelle strutture commerciali.

È tuttavia opportuno sottolineare il fatto che essendo Apple al momento sprovvista di un sistema di navigazione immersivo, di un archivio fotografico e di vetture da sfruttare per lo scopo in questione, così come nel caso delle Google Car, per poter mettere in atto l’idea del brevetto potrebbe volerci ancora parecchio tempo, quello necessario per potersi organizzare al meglio. Sempre che tutto non rimanga “sulla carta”, negli archivi dell’USPTO, assieme a molti brevetti Cupertiniani che non hanno mai visto la luce.

Via | AppleInsider

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