iPod è causa di incidenti mortali sulle strade britanniche

di Redazione 6

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Vi è mai capitato di essere in auto per strada e incontrare quei gruppi di ciclisti che corrono senza curarsi di nessuno lungo il ciglio della carreggiata? A me è capitato e devo dire che mi è sempre venuto da pensare quanto fosse pericoloso il loro comportamento sia per loro che per chi è alla guida. Ancora più pericoloso se, ad esempio, tra una pedalata e l’altra, cuffie bianche ben piantate nelle orecchie, ci si accompagna con le note delle canzoni preferite, poiché ci si priva del senso più importante in quelle situazioni, l’udito; come ci si può accorgere di un auto che sbuca all’improvviso o essere avvertiti dal clacson di un automobilista?

Dalla Gran Bretagna arriva un’iniziativa interessante, nell’ambito della sicurezza stradale, organizzata dal Dipartimento per i Trasporti per avvertire i ciclisti dei rischi che corrono quando sono per strada. Edmund King, presidente dell’Associazione dell’Automobile ed incaricato per la diffusione della campagna ritiene che “[gli iPod] sono pensati per essere dispositivi mobili, ma se sei in bicicletta hai bisogno di tutti i tuoi sensi”.

Una nuova campagna è stata organizzata da Youth for Road Safety (Gioventù per la Sicurezza della Strada) dal titolo “Sintonizzati con il traffico” sotto lo slogan “Le tue cuffie potrebbero ucciderti”. A sostegno di questa iniziativa il direttore Manpreet Darroch, che in un’intervista al Mail ha dichiarato: “E’ un problema serio destinato a peggiorare con l’aumento del numero di ciclisti – molti di loro sono completamente ignari di ciò che accade intorno a loro. Le persone non si rendono conto di quanto sia pericoloso ascoltare la musica per strada, che siano ciclisti o pedoni. Ti porta via uno dei sensi principali. Non bisognerebbe farlo. […] Sul problema degli iPod dobbiamo sicuramente diffondere maggiore informazione”.

La campagna è stata pensata dopo aver dato uno sguardo al numero di incidenti che si sono verificati in tre mesi da giugno: 820 ciclisti sono stati uccisi o gravemente feriti, bel il 19% in più rispetto allo stesso periodo del 2008. Per strada bisogna accendere il cervello, non l’iPod (o simili).

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Commenti (6)

  1. io ho vissuto una scena particolare.. solito gruppo di ciclisti, uno ha perso gli occhiali da sole si è girato 1 secondo e poi ha tirato dritto.. guai a fermare il gruppo.. poi certo erano finiti in mezzo alla strada quindi probabilmente frantumati ma mi ha stupito con che indifferenza abbiano continuato.

    mentre un “problema” delle macchine elettriche è appunto l’assoluta mancanza di rumore, infatti avevano pensato di mettere un suono simulato..

    per assurdo invece ci si lamenta se il suono (suono perché a me piace un sacco) delle motociclette è troppo elevato, quando è il 1° dispositivo di sicurezza dei motociclisti dato che non ce ne sono altri

  2. Non sono d accordo, uso abitualmente l iPod in bici ed è davvero difficile sentire le canzoni nel rumore del traffico urbano segno che è quello che comanda
    c’è da dire che non viaggio in comitiva, sono un commuter

  3. ci sono modi e modi per ascoltare le canzoni nell’ipod. Volume medio e senti tutto oppure piu’ concentrato sulla strada. La colpa non è dell’ipod ma di chi lo utilizza.

  4. Stewie dice:

    ci sono modi e modi per ascoltare le canzoni nell’ipod. Volume medio e senti tutto oppure piu’ concentrato sulla strada. La colpa non è dell’ipod ma di chi lo utilizza.

    Sì, sono d’accordo con Stewie. In mezzo alle macchine è impossibile sovrastare il suono dei motori, a meno che non lo si metta al massimo volume (e lì è palese che il ciclista sia sprovveduto). Altrimenti il traffico rimane il rumore prevalente!

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