iPhone 3G e tariffe: i canadesi indicono una petizione

di Redazione 5

Le Telco di tutto il mondo sperano di generare un mare di profitti grazie al nuovo iPhone 3G. L’impressione, però, è che l’interesse degli operatori si scontri sempre più spesso con quello degli utenti, la cui soddisfazione è in fondo alla lista delle preoccupazioni dei carriers. A dimostrare ulteriormente questo assunto, se non fosse bastata l’anteprima delle tariffe di Tim, o le tariffe francesi e svedesi, ci pensa l’operatore canadese Rogers Wireless. Il carrier del paese nordamericano venderà iPhone 3G con tariffe limitanti e costose, nemmeno lontanamente paragonabili a quelle dei cugini d’oltreconfine. Ma i canadesi non sono rimasti con le mani in mano e stanno raccogliendo firme per una petizione che verrà inviata, con tanto di lettera allegata, alla c.a. del signor Steve Jobs.

Come tutti nel mondo a parte gli abitanti di Francia, Germania e Regno Unito, i canadesi aspettano iPhone da esattamente un anno. Abituati ad un alto senso civico e ad una democrazia realmente partecipativa, nell’attesa les canadiens avevano indetto una raccolta di firme per invitare Apple e Rogers ad accordarsi per porre fine alle gitarelle oltreconfine finalizzate all’acquisto del dispositivo.

Ora che Rogers ha annunciato che distribuirà iPhone 3G a partire dall’11 luglio, la petizione è stata invece indetta perché le tariffe del carrier (de facto l’incumbent del poco vivace mercato della telefonia mobile canadese) sono insostenibili, costose ed inutilmente limitanti. Il sito che ospita attualmente la petizione è l’eloquente RuinediPhone.com, sostituto del primo sito, che i creatori della sottoscrizione avevano registrato con un nome che non è possibile riportare senza scadere nel turpiloquio.

I quasi 16.000 canadesi che nel momento in cui scriviamo hanno già firmato la petizione si lamentano per vari aspetti relativi all’offerta di Rogers. Prima di tutto per i  3 anni di contratto obbligatorio (da noi due anni, in UK al massimo 18 mesi) che il carrier impone a chi sottoscrive un abbonamento. Poi per i limiti nel traffico dati: la tariffa più bassa, da 60$ al mese, offre solamente 400MB di dati, mentre la più alta, che costa ben 115$ al mese, mette a disposizione 2 miseri GB di data traffic. Ogni Megabyte in eccesso costerà 0,50$ al cliente per i primi 60 MB  e 0,03$ per i successivi.

Se confrontate con le tariffe di AT&T disponibili, le offerte di Rogers appaiono particolarmente sconvenienti (Dollaro statunitense e canadese scambiano 1:1,009 n.d.a.). Per 75$ il carrier canadese offre un numero irrisorio di SMS e meno minuti di chiamata rispetto all’offerta voce di AT&T ma soprattutto impone un limite di 750MB di traffico, a fronte della flat di AT&T. Le limitazioni sul traffico dati, come comprensibile, sono quelle che più fanno arrabbiare i canadesi perché limitano drasticamente una delle principali caratteristiche di iPhone. Inutile dire che il fatto che nell’offerta sia compreso l’accesso tramite hot spot wi-fi non limita l’irritazione degli iPhone fans del paese della Maple Leaf.

In conclusione i sottoscrittori della petizione chiedono direttamente ad El Jobso di rinegoziare l’accordo con Rogers oppure di stringere un nuovo accordo con un carrier differente. Qui trovate la lettera aperta destinata a Steve.

Che ne dite, forse dovremmo indire anche noi una petizione per chiedere a Vodafone e Tim di offrirci flat dati e piani voce a prezzi umani?

Commenti (5)

  1. fermi tutti!
    come fa giustamente notare un utente di un altro blog
    “Ricordate che quelli sono Dollari Canadesi.
    Al cambio attuale per 38 euro hanno 150 minuti di chiamate e 400MB di dati.
    Da noi (con le “probabili” tariffe TIM) per 29 euro hai sì 1 GB di traffico dati, ma neanche un minuto da spendere in conversazioni.
    I 115 dollari sono pari a 72 euro per 800 minuti di chiamate e 2GB di dati. L’analoga nostra è 79 euro al mese per 600 minuti di chiamate, 200 sms e 1 GB di traffico dati.
    Le cose sono due, o i canadesi si lamentano per niente o dovremmo iniziare a farlo anche noi.”

    ha ragione dalla prima all’ultima parola.

  2. eRRico il dollaro canadese vale esattamente quanto il dollaro americano. (per la precisione 1:1,009 al momento, come precisato nell’articolo) :-)

    Quindi è come dire che non possiamo fare confronti con le tariffe americane… E’ logico che i canadesi si lamentano perchè con 75$ la AT&T offre il triplo di più e soprattutto offre la flat dati.

    Comunque sempre il solito problema del dollaro debole, logico che a noi le loro tariffe andrebbero alla grande ;-)

    Con questo non voglio dire che non dobbiamo lamentarci, anzi siamo tartassati come delle pelli alla concia, però bisogna tenere in considerazione diverse dinamiche.

    Io mi lamento soprattutto per il fatto che O2 in Inghilterra offre delle tariffe davvero confrontabili con l’amaro in bocca…

    Poi se dobbiamo parlare del senso della misura dei nordamericani, lasciamo perdere…

    Hanno la benzina a 0,60€ al litro e si lamentano come se gli avessero tolto la puppaiola… (naturalmente è una generalizzazione, non vogliatemene… ho amici NewYorkesi che sono i primi ad andare su tutte le furie per il senso della misura dei propri connazionali…)

    Ovviamente chiamo in causa Mirko da Jax sulla questione!

  3. Io incomincerei a lamentarmi, anche se le tariffe di tim e vodafone non sono ancora uscite…percui aspetterei…tanto domani e nei prossimi giorni usciranno…

  4. ragazzi incominciate a scrivere la lettera di reclami io sono il primo a firmarla!

    sono delle tariffe realmente insostenibili…

  5. firmo subito una petizione per dati flat.
    se nessuno dei provider la sgancia ad un prezzo ragionevole,
    rimango con il mio bel telefono che per telefonare funziona benissimo.

    Direi bella svista da parte di Steve, 199 euro ma niente internet free!!!!

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