HSUPA e Intel nei futuri iPhone e MacTablet?

di Redazione 5

Ancor più che dai brevetti, che spesso sono solo un modo per proteggere delle idee che ancora non si è in grado di portare allo stadio finale della produzione, la sezione del sito di Apple dedicata alla ricerca di personale può dare idea di quello che sta ribollendo nel calderone dei nuovi prodotti della casa di Cupertino.

Due nuove ricerche, una nel testing e l’altra per il laboratorio di analisi, indicano che Apple sta valutando l’assunzione di collaboratori con conoscenza di protocolli trasmissivi di telefonia cellulare e in particolare di HSUPA, High-Speed Uplink Packet Access.

Di cosa si tratta? La tecnologia HSUPA è un’evoluzione dell’HSDPA, High-Speed Downlink Packet Access, ovvero il protocollo che consente di ricevere dati alla velocità massima teorica di 7.2 Mbit/s e di trasmetterli a 2.0 Mbit/s, che è in grado di velocizzare l’invio di dati fino ad un massimo di 5.76 Mbit/s.

Questa possibilità, permette di avere una maggiore simmetria tra upload e download, infatti generalmente la banda in uscita è spesso più limitata di quella in entrata, e ne possono beneficiare quella serie di applicazioni che richiedono una massiccia quantità di scambio di dati, davanti a tutti la videochiamata.

Se ricordiamo il brevetto registrato qualche giorno fa da Apple riguardo una videocamera nascosta dietro al display, possiamo fantasticare su una futura versione di iPhone in grado di gestire videochiamate o addirittura videoconferenze con lo stile di iChat.

E perché limitarci a questo? Non di solo iPhone vive l’amante della Mela. E allora cosa dire di un NetBook direttamente da Cupertino con OS X? No, non il solito MSI Wind taroccato, ma qualcosa di ufficiale e, si spera, a un prezzo arrivabile e concorrenziale con quanto presente al momento sul mercato.

Per dare vita a queste fantase, l’HSUPA non basta e così ecco anche altre voci, direttamente dal CES, secondo le quali Intel starebbe sviluppando un processore adatto per sistemi ultraportatili che sarebbe un buon compromesso tra l’Atom, parco nei consumi, ma scarso quanto a prestazioni, e gli attuali processori dei Netbook, più costosi e avidi di risorse.

Questo nuovo processore utilizza la stessa architettura della piattaforma Core 2 Duo, ma è grande (o forse sarebbe meglio dire piccolo) solo 22 millimetri quadati.

Non sarebbe male avere un piccolo Mac in tasca che sia più di un telefono, per quanto evoluto, e dotato di tutte le più recenti tecnologie di comunicazione wireless…

 

[Via | AppleInsider]

Image courtesy of iPhone Buzz

Commenti (5)

  1. manca sempre l’elemento fondamentale!
    la batteria, almeno che non ci portiamo una prolunga di un km e mezzo per essere sempre sotto ricarica!

  2. ma sai, adesso che l’Apple ha presentato le nuove batterie ultra fini e durature, fai 2+2 e capisci che il problema batteria non esiste

  3. sì, che sono solo sul modello 17 pollici, il portatile + costoso dell’intera gamma!

  4. Tutte le nuove tecnologie sono costose. Col tempo i prezzi si abbassano. Bisogna vedere quanto tempo ci metteranno i produttori di batterie a copiare la soluzione di Apple e a mettere in commercio prodotti concorrenziali.

    Ad esempio, non mi dispiacerebbe avere un iPhone con durata della batteria tripla rispetto a quella attuale (come tripla è la durata della batteria del 17 pollici).

    E poi a me la prolunga da 1,5 km non basta… lavoro a 40 km da casa!

  5. “22mm quadrati” sarebbe un quadrato di circa 4.7 mm di lato, mi sembra troppo poco, forse avete sbagliato a scrivere!

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