Class action contro l’iPhone (e AT&T)

di Redazione 8

Gli americani, lo sappiamo, sono facili alla denuncia, anche perché sono forti di leggi che tutelano i consumatori e abbiamo visto la scorsa settimana il caso del rimborso che Apple deve a tutti i possessori del primo modello di iPod Nano, troppo facile da graffiare.

Questa settimana alcuni residenti del Texas hanno depositato presso il tribunale una nuova class action contro Apple e contro AT&T, perché non sono soddisfatti del comportamento del loro iPhone 3G, affermando che Apple avrebbe infranto il contratto, la garanzia e violato le leggi del Texas, oltre ad altre infrazioni minori.

Questa è la seconda causa che viene depositata in una sola settimana (oltre ad altre che le hanno precedute negli scorsi mesi). Alyce R. Payne, William French, Karen Michaels, e Lorna Harris in un rapporto di 23 pagine si lamentano delle scarse performance del loro iPhone quando è connesso alla rete 3G perché “richiede troppa potenza dalla banda 3G“.

I querelanti lamentano inoltre che le infrastrutture di AT&T siano insufficienti per gestire l’alto numero di iPhone 3G venduti e citano uno studio svedese (Ny Teknik) le cui conclusioni sono che alcuni terminali non hanno sensibilità sufficiente e così sono costretti ad aumentare la potenza del segnale, con conseguente consumo delle batterie e con la creazione di conflitti con gli altri apparecchi UMTS. In seguito comunque, altri test hanno dimostrato che il problema non era dovuto ad hardware difettoso, ma a problemi di congestione della rete.

Agli atti è stata portata come prova anche la sentenza dell’autorità inglese garante sulle pubblicità che ha bloccato lo spot di iPhone 3G perché ingannevole.

In aggiunta a questo primo “capo d’imputazione“, i querelanti hanno portato i casi di microfratture che si verificano in alcuni dei modelli del melafonino. Gli utenti si lamentano del fatto che la precedente versione del telefono, che aveva un case in alluminio, non soffriva di questi inconvenienti, mentre la versione 3G, che ha il case in plastica, a volte presenta delle incrinature in particolar modo nell’area della fotocamera o vicino ai tasti del volume.

Oltre a ciò, Apple viene citata per i problemi introdotti con il firmware 2.0 e non risolti nel 2.1: crash, applicazioni lente, ritardo nella digitazione con il tastierino virtuale, problemi di connessione a internet e di ricezione delle chiamate.

La Casa di Cupertino avrebbe quindi commercializzato un prodotto non pronto al mercato. Tra le prove depositate in tribunale, ci sarebbe anche una mail di Steve Jobs riguardo alcuni crash all’avvio delle applicazioni: “This is a known iPhone bug that is being fixed in the next software update in September” (E’ un bug noto di iPhone che verrà corretto con il prossimo aggiornamento software a settembre).

I querelanti chiedono i danni, ma in caso di vittoria viene richiesto ad Apple e ad AT&T di rinunciare a tutti i profitti guadagnati grazie alla pubblicità ritenuta ingannevole, e di ritirare tutto il materiale pubblicitario in circolazione. La richiesta è di 5 milioni di dollari.

 

[Via | AppleInsider]

Commenti (8)

  1. Capisco bene la tutela del consumatore, ma questi esagerano. Li vorrei vedere in Italia se si lamentassero delle micro-fratture, li manderebbero so io dove. Pubblicità ingannevole? Vorrei vedere se la Apple decidesse di non fare uscire più modelli di telefono come la prenderebbero.

    Ma secondo voi è giusto? Cioè, anche in Italia dovremmo fare così?

  2. che caxxoni!!!
    potevano prendere un nokia e non fracassare le palle ad apple at&t &company

  3. La sveglia presente nell’iPod Touch non mi sveglia: posso fare causa?
    Ma scherziamo?
    Quì dovremmo fare causa alla Telecom per le centraline stracariche di utenti per l’Adsl!
    Le pubblicità promettono aggiornamenti dai 4 ai 7 Mega, addirittura i 20!
    La verità è che già se riesci a navigare senza intermittenze ti devi ritenere fortunato!
    Quando ci fu il passaggio dai 4 ai 7 Mega, la navigazione era interrotta, poi se chiedi di passare ai 20, al massimo riesci ad arrivare a 2!
    Questa è la situazione a Napoli!
    Non sò da voi, ma quì ci sarebbe una bella denuncia da fare, anzi una class action!
    E penso che la vinceremmo senza tante difficoltà!
    Ciao!
    ! :) !

    Ps.:

    ritardo nella digitazione con il tastierino virtuale

    Questo succede anche a me e proprio oggi si è riverificato quel bug che si doveva correggere col 2.2.1 (foto ricevute via emai “sfocate”: niente Rendering)!
    Si può segnalare da qualche parte?

  4. Dimenticavo: oltre le varie esperienze su citate, è successo anche ad un altro conoscente che al passaggio dei 20 Mega non navigava più!
    Soluzione per la Telecom?
    Il cavo che portava le linee nel Condominio era danneggiato e dovevano buttare giù mezzo palazzo per trovare il cavo e cambiarlo!
    Ciao!
    ! :) !

  5. @ MarkoDeeJay:
    Bah… stiamo parlando degli Americani: sono capaci di vincere una causa contro una società produttrice di motoseghe se si fanno male e sul manuale d’istruzioni non c’è scritto di non toccare la lama mentre gira…
    In Italia c’è un maggiore buon senso, ma anche molta meno tutela. Da noi vincono le aziende anche quando non lo meriterebbero.

    @ lupoalberto12:
    In America forse tutti i condomini avrebbero potuto fare una class action contro la Telecom…

  6. Mi dà che su vede solo il secondo commento: il primo deve ancora essere approvato!
    Comunque si, ma perchè loro possono e noi no?
    Ciao!
    ! :) !

  7. ma sono pazzi!!! ma che querelano per ste cazzate!!! ritirare dal mercato gli iPhone?!?!? mmah…

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