People versione iPad gratis per gli abbonati. Scontro risolto tra Time inc. e Apple?

di Redazione 1

La presenza in App Store delle applicazioni del Time Magazine e di Sports Illustrated (tutte testate che fanno capo a Time Inc.) sembra abbia suscitato tempo fa, lo ricorderete, una diatriba interna tra Apple e la stessa Time Inc.
Oggetto del contendere sembra fosse la questione “abbonamenti” e il modo di gestirla, da parte di Time Inc., al di fuori della giurisdizione di Jobs e soci (l’abbonamento avveniva attraverso il proprio sito web e questo permetteva successivamente di scaricare l’applicazione per iPad gratuitamente).
Questo, poi, avrebbe portato Apple a bloccare la pubblicazione in App Store delle applicazioni “gratuite”, costringendo l’editore a continuare a pubblicare applicazioni stand-alone al prezzo classico.

Come accade sempre in circostanze del genere, troppo pochi sono i dettagli di cui si è a conoscenza per emettere un verdetto; soprattutto, le informazioni sono talmente confuse e contrastanti tra loro che è praticamente impossibile essere certi della loro autenticità. Ad esempio, proprio sulla questione abbonamenti, quest’ipotetica diatriba tra Apple e Time Inc. è sembrata quanto mai fuori luogo, dato che il Wall Street Journal applica esattamente lo stesso modello di Time Inc. senza ritorsione alcuna da Cupertino.

Ora le cose sembra si stiano risolvendo, sempre che ci fosse stato qualcosa da risolvere, e la rivista People è disponibile in App Store gratuitamente per chiunque abbia sottoscritto un abbonamento per la rivista. Fino ad ora, anche chi era già abbonato alla versione cartacea, doveva sborsare comunque altri 3,99$ per la versione iPad e questo è un segnale positivo anche per le altre testate.

A questo punto ci si aspetta che anche il Time Magazine, Sports Illustrated e Fortune seguano la stessa strada in un mese di tempo massimo, anche se potrebbero esserci delle differenze tra le varie riviste. Dawn Bridges, portavoce di Time Inc. ha dichiarato:

“Stiamo analizzando diverse opportunità di abbonamento per le nostre testate”

Quello che si può evincere da una situazione del genere è quanto sia ancora inesplorato e acerbo il mercato dell’editoria digitale e quanto sia evidente che si sta procedendo per tentativi, cercando di trovare la soluzione migliore.

[via|tech.fortune]

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