Parallels Access porta le applicazioni di OS X e Windows sull’iPad

di Redazione 5

Si chiama Parallels Access ed è il nuovo servizio di Parallels che permette di utilizzare le applicazioni installate sul proprio Mac o sul proprio PC Windows direttamente su iPad o iPad mini.
Un’applicazione gratuita presente in App Store, da scaricare sul dispositivo, si connette direttamente ad un client installato a sua volta sul Mac o PC.
Un’offerta analoga ad altre già presenti sul mercato ma con una “pecca” che sta raccogliendo più di una critica: per utilizzare il servizio è necessario sottoscrivere un abbonamento annuale di 80€.

PAX_PAX_Launchpad_for_Mac_web_v2_f4da9d774f

L’applicazione per iPad e iPad mini di Parallels Access consente di utilizzare le applicazioni desktop sui dispositivi “traducendo” gli input tattili in comandi comprensibili per le app installate su Mac o su PC.
Alla prima connessione fra iPad e computer l’utente troverà sul proprio dispositivo una sorta di Springboard con tutti i programmi più utilizzati. L’ordine delle icone e le applicazioni presenti in questo launcher è definita dalla frequenza di utilizzo su PC, ma può essere modificata a piacimento.

Interessante l’implementazione di un app switcher con anteprima dell’applicazione grazie al quale è possibile passare direttamente da un’applicazione all’altra (vengono tutte riprodotte a schermo pieno).
Altro aspetto interessante da segnalare è la possibilità di copiare testo o altri elementi nelle applicazioni “virtualizzate” sull’iPad per poi incollarli in altre app native del dispositivo, come ad esempio le note o il browser.

MacWorld ha pubblicato un’interessante “hands-on” di Parallels Access in attesa di una recensione più approfondita. L’impressione che si può ricavare da un primo sguardo al servizio è certamente positiva. Parallels ha realizzato un prodotto completo e dalle aspirazioni professionali che potrà competere con le alternativa già presenti sul mercato.

Il particolare che rovina un po’ la festa, come già anticipato, è la necessità di sottoscrivere un abbonamento di 80€ all’anno per continuare ad utilizzare il servizio.
La concorrenza offre soluzioni analoghe, magari con qualche feature differente, a prezzi minori e da versare una tantum, all’acquisto dell’applicazione. Non è facile individuare vantaggi sufficienti per giustificare la ricorrenza annuale di un simile esborso.

Commenti (5)

  1. Ma funziona su rete wifi o anche via 3G? Perché se funziona solo via wifi per me non è molto utile…

  2. Funzionerà a scatti rendendo l’utilizzo frustrante…

    1. @Fabio: Per la verità l’ho provato sia in WiFi che in 3G (rete 3ITA), sfruttando la trial di 14 giorni, e devo dire che va molto bene, è fluido ed i “tap” sono precisi. L’AppSwitcher è comodissimo e consente di lavorare bene. Credo che abbandonerò LogMeIn.. :)

  3. Scusate… Quale la differenza con teamwiever?

  4. @roro_ch: Con Teamviewer e/o LogMeIn quello che ti compare sul display dell’iPad è l’intero desktop del computer remoto, con la conseguente necessità di fare zoom in/zoom out ripetutamente per poter cliccare gli elementi dell’interfaccia e inquadrare diverse aree dello schermo; con Parallels Access sono le singole applicazioni del computer remoto che si aprono a tutto schermo su display dell’iPad, consentendo di operare più comodamente, potendo anche switchare tra di esse, praticamente come se fossero applicazioni native dell’iPad… I vantaggi in termini di usabilità e fluidità sono enormi…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>