USB 3 sta mangiando nel piatto di Thunderbolt?

di Redazione 6

In un commento alla mia recensione del ROC di Cooler Master, il nostro lettore Lief ci ha espresso le sue perplessità di switcher recente nei confronti dei dispositivi Thunderbolt. Prezzi degli accessori e disponibilità limitata non stanno esattamente facendo il gioco del protocollo di connessione di Intel che, fra le altre cose, sta rimanendo praticamente una prerogativa dei prodotti Apple.
Gli altri produttori sembrano invece sempre più convinti che l’USB 3.0 possa rappresentare un’alternativa “sufficiente”, sebbene sulla carta Thunderbolt abbia velocità massime nominali doppie già nell’attuale versione (5Gbps della USB 3.0 VS 10Gbps della Thunderbolt).

Thunderbolt

L’ultima stoccata arriva da Acer, che ha fatto sapere a CNET che da quest’anno l’ultrabook di punta Aspire S5 non avrà più alcuna porta Thunderbolt.
Il produttore preferisce USB 3.0 perché offre performance comparabili alla tecnologia di Intel ma può essere implementata con costi inferiori. A vantaggio dei consumatori ci sarebbero anche la versatilità dello standard, grazie alla retrocompatibilità con USB 2.0, e la maggior disponibilità di prodotti che supportano questo tipo di connessione ad un prezzo generalmente inferiore.

Il prezzo dei dispositivi con connettività Thunderbolt rimane in effetti il principale punto critico. Si prendano ad esempio modelli di hard-disk esterni che a parità di modello riportano una differenza nel prezzo notevole fra versione FireWire / USB 3.0 e versione Thunderbolt[1].
Purtroppo l’assenza di un’adozione generalizzata da parte di un numero abbastanza ampio di produttori è un serio limite alla velocità con cui si abbasseranno i prezzi delle periferiche dotate della nuova tecnologia di connessione.

L’affermazione di Acer sulla comparabilità delle performance di USB 3.0 rispetto a Thunderbolt andrebbe messa però nella giusta prospettiva. Se è vero infatti che USB 3.0 e Thunderbolt fanno registrare risultati analoghi nei test con hard disk esterni a 7200 rpm, è pur vero che in quel caso non contano le velocità nominali di trasferimento, quanto il collo di bottiglia rappresentato dall’hard disk tradizionale.[2]

Con dischi a stato solido, però, la musica cambia sensibilmente, e Thunderbolt, pur non spingendosi a doppiare USB 3.0 come potrebbero suggerire le velocità nominali, si mostra comunque molto più veloce e performante.[3]

Visti i prezzi attuali dei dischi Thunderbolt esterni con drive SSD è ovvio che la soluzione rimane relegata ad un pubblico che non appartiene alla fascia consumer. Da questo punto di vista è comprensibili quindi la scelta di Acer, il cui Aspire S5 nonostante il prezzo e la collocazione di fascia alta forse non è propriamente una soluzione che piace ai professionisti.

Le porte Thunderbolt 2 del Mac Pro di nuova generazione
Le porte Thunderbolt 2 del Mac Pro di nuova generazione

Allo stesso modo Apple, vuoi anche un diverso rapporto di partnership con Intel e un maggior coinvolgimento nel progetto, non ha alcuna intenzione di rivedere i propri piani riguardo Thunderbolt.
Il nuovo “super Mac Pro”, ad esempio, arriverà con addirittura 6 porte Thunderbolt di nuova generazione, capaci di trasferire dati a 20Gbps.

Quel che emerge dalla decisione di Acer e dalla posizione di difesa che Intel ha assunto al riguardo è chiaro indicatore, comunque, di come Thunderbolt rimanga ancora una tecnologia per pochi, per lo più professionisti che possono permettersi i costi connessi e che soprattutto possono davvero beneficiare dell’aumento di performance. USB 3.0 rimane in ogni caso una validissima alternativa consumer che, per fortuna, ormai è supportata anche da tutti i Mac più recenti.

Il futuro rimane incerto, però, perché a meno di un’adozione più massiccia da parte di tutti i produttori – e per ora il trend non sembra favorevole – è difficile credere che Thunderbolt possa mai diventare davvero la connessione del futuro, velocissima e ubiqua, che Intel avrebbe voluto.

Note


  1. Ad esempio: il Lacie Little Big Disk Quadra da 2TB costa 209€ nella versione USB 3.0 + FireWire 800 e 419€ nella versione Thunderbolt)  ↩
  2. I dati vengono da un’interessante prova condotta da MacWorld nel maggio scorso.  ↩
  3. Senza contare il fatto che Thunderbolt permette anche di collegare display ad alta risoluzione e supporta il daisy chaining dei dispositivi. ↩

[via]

Commenti (6)

  1. Il problema è anche che con usb 3.0 componenti come schede grafiche esterne non potranno mai girare perchè non si autoalimentano.
    Spero che con l’uscita del nuovo mac pro (con ben 6 porte Thunderbolt) i produttori si rendano conto delle sue potenzialità e soppratutto che almeno apple si metta a produrre qualche periferica legata alla Thunderbolt (per ora mi pare che ci sia a malapena l’adattatore ethernet e lo schermo).
    Se così non fosse alla fine inventeranno un usb 4.0 che avrà le caratteristiche del Thunderbolt, perchè rinunciare a tutto quello che offre è da pazzi. In particolare visto che si va sempre più verso ultrabook, air, retina tutti non aggiornabili internamente l’unica possibilità è aggiornarli esternamente con delle porte Thunderbolt o simili

    ps. sono citato nell’articolo XD adesso sono famoso LOL

  2. Ecco, parliamo di quanto è riportato nelle note, 209€ a fronte di 419€ quando al produttore un controller thunderbolt costa 10€ mi sembrano un po’ eccessive. Ma hai produttori non interessa. Vuoi spendere poco paghi per l’USB3; vuoi una connessione ancora più veloce? La paghi e anche cara. Si parla sempre di velocità per quanto concerne le porte esterne ma non si menziona mai la latenza che un fattore importantissimo. FireWire800 ad esempio ha una latenza inferiore rispetto all’USB2, questo fa si che è a prescindere dalla velocità nominale molto performante.

  3. @Boccaccia

    il problema del posizionamento del mercato è dato dal numero di vendite: se ne vendono poche devono alzare il prezzo per giustificare la linea produttiva diversa.

    Certo, il doppio è in po troppo per compensare, peraltro aggiungerei, brutti smarsoni di Lacie, gia vi dò il doppio! almeno fate thunderbolt+ usb3, che se porto l’attrezzo fuori ufficio possa collegarlo anche con chi non ha mac perdio, o viceversa, lo compro oggi che magari domani mi compro un mac…oppure no ma intanto il super hard dick l’ho comprato…ecco su questo punto secondo me son idioti loro, ne venderebbero gia di piu e il prezzo scenderebbe di conseguenza….

    “….possa mai diventare davvero la connessione del futuro, velocissima e ubiqua, che Intel avrebbe voluto.”

    se intel avesse voluto, la piazzerebbe nei chipset, che ricordiamo ad oggi hanno tagliato fuori amd e nvidia con le licenze (quindi non è piu una questione dove sceglie il mercato, come firewire vs usb), così facendo avrebbe avuto una base 100% abilitata a thunderbolt e a quel punto solo le schede madri di fascia bassissima non avrebbero integrato l’attacco…..

    invece sarà un mezzo fallimento come firewire…… contenti loro

  4. Bisognerebbe montarla su un dispoitivo di successo come l’iPad :)

  5. @edu non credo sia possibile, c’è bisogno di un PC per certe cose

    1. @Lief: Immaginavo, ma sarabbe sicuramente un buon incentivo a sviluppare più prodotti compatibili.

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