Siamo nel pieno della stagione calda e così come noi soffriamo a causa dell’afa, anche il nostro Mac patisce le alte temperature. Perché allora non guardarsi in giro sul mercato alla ricerca di qualche sistema per dare un po’ di refrigerio anche al proprio MacBook?
Tra le varie soluzioni che il mercato propone, ci siamo orientati una base portatile di Targus: una sorta di tappetino su cui appoggiare il proprio computer. Grazie ad uno scambio termico, la base assorbe il calore del portatile: una soluzione ottimale per i MacBook in alluminio. Dopo un’accurata prova possiamo ritenerci davvero soddisfatti di HeatDefence di Targus perché mantiene le sue promesse.
HeatDefence di Targus è una base da 15” con uno spessore di solo 1 cm. Grazie al composto cristallino di solfato di sodio decaidrato presente al suo interno, è possibile effettuare il raffreddamento passivo del proprio portatile. Si tratta di un materiale a cambiamento di fase con una temperatura di 5°c inferiore alla temperatura ambiente che inizia a fondersi non appena il portatile si surriscalda, agendo in tal modo da condensatore termico.
In pratica, il materiale assorbe il calore del portatile e lo ridistribuisce al proprio interno, passando da solido a liquido (e viceversa quando si sposta il notebook). La base HeatDefence di Targus ha una funzione
multiuso perché può essere utilizzata sia all’interno di una borsa per portatili sia sulla scrivania che
sulle ginocchia.
Oltre ad avere un Mac più fresco, e dunque più felice, Targus indica che i test di prodotto hanno dimostrato che la batteria vive più a lungo, incrementando così la produttività degli utenti mobili. Nelle nostre prove abbiamo verificato una maggiorazione della durata con uno scarto di circa 30 minuti utilizzando HeatDefence di Targus mentre mantiene il proprio MacBook “al fresco”.
Basta appoggiare sopra la base HeatDefence di Targus il proprio MacBook bollente e nel giro di pochissimi minuti si noterà una notevole diminuzione della temperatura dello stesso. Ero molto scettico riguardo a questa tipologia di prodotto ma già dopo il primo utilizzo mi sono dovuto ricredere.
Se sottoposto ad un caldo estremo, il materiale cristallino all’interno della HeatDefence tenderà a sciogliersi rapidamente. Non bisogna preoccuparsi però: anche in questa situazione “estrema”, la base continuerà il suo lavoro permettendo così al proprio MacBook di non raggiungere temperature troppo elevate.
Una volta spostata la base dalla fonte di calore, in questo caso il MacBook, i cristalli al suo interno passeranno in breve tempo dallo stato liquido a quello solido dimostrando l’estrema duttilità del materiale utilizzato.
Siamo davvero soddisfatti da questo prodotto che ad un prezzo contenuto (30 euro circa in base al rivenditore) risolve il problema del surriscaldamento del proprio MacBook che parecchi utenti stanno sperimentando. I punti a favore sono la sua estrema portabilità (elemento da non sottovalutare per un computer portatile) e la sua facilità di utilizzo (basta infatti appoggiarci sopra il proprio computer portatile).
davide 24/07/2009 il 11:49
e di quanto abbassa la temperatura del portatile in funzionamento!!?!?
il rapporto temperatura/prezzo conviene?
Michele Baratelli 24/07/2009 il 11:54
@ davide:
se hai mai sperimentato il “MacBook” in versione bistecchiera, questo HeatPad lo fa tornare ad una temperatura ottimale.
Personalmente ero scettico, come ho scritto nell’articolo. Dopo averlo provato, però, ho deciso di consigliarlo: per me vale la pena di acquistarlo, soprattutto perché fa quello promette, ovvero raffreddare il portatile
FgF 24/07/2009 il 12:13
non capisco una cosa
non rende il portatile scomodo da usare? non è tipo “sopraelevato” ed “instabile” ?
perchè è questo che sembra dalle foto…
Paolino Paperino 24/07/2009 il 12:29
Per quanto tempo funziona il raffreddamento?
Dopo che e’ nello stato liquido anche il liquido si riscaldera’ e quindi il mac ricomincera’ a scaldare…
Dove si acquista?
Michele Baratelli 24/07/2009 il 12:35
@ FgF:
è sopraelevato nel senso che il tappetino è strutturato in modo da far passare l’aria anche sotto il portatile una volta appoggiato. Col passare del tempo, poi, i cristalli si sciolgono e il pad aderisce perfettamente.
in entrambi i casi non ho mai avuto la sensazione di instabilità o altro… e ci ho lavorato sopra 5 giorni prima di scrivere il presente articolo.
Nick 24/07/2009 il 12:36
Oggetto molto interessante,
è possibile avere un po di dati sulle temperature?
magari un test di 2-3 ore in idle e uno usando google earth.
sarebbero interessanti le temperature medie con e senza il tappetino.
Senza questi dati l’articolo è ahimè incompleto.
Michele Baratelli 24/07/2009 il 12:37
@ Paolino Paperino:
fai conto che l’Air, se lo si utilizza pesantemente, diventa una griglia portatile. lavorandoci sempre sopra non ho più notato questo “difetto”: anche se sciolto, HeatPad svolge il suo lavoro. Ripeto, ero scettico riguardo a tale prodotto ma mi ha conquistato :)
Lo trovi nelle grosse catene di elettronica, nei negozi online e anche in quelli di informatica specializzata.
Michele Baratelli 24/07/2009 il 12:40
@ Nick:
quanto scalda il portatile dipende anche dall’ambiente in cui si trova, quindi ogn dato è passibile di errore e variazione relativamente al “clima esterno”.
Ti posso dire che se si lascia il MacBook in idle per 2-3 ore, il tappetino torna rigido perché i cristalli si solidificano. Se invece mi metto a usarlo pesantemente, il contenuto si scioglie ma l’effetto benefico dura a lungo.
Rimango a disposizione
fantaghirò 24/07/2009 il 12:43
dicono che però questa cosa funzioni per un’ora e poi diventi inutile… potete smentire? :)
Michele Baratelli 24/07/2009 il 12:45
@ fantaghirò:
in un’ora di utilizzo intenso si scioglie, è vero. Il beneficio del continuo scambio termico, in maniera ridotta, rimane.
Stivy 24/07/2009 il 12:49
Paolino Paperino dice:
http://www.google.com/search?hl=it&safe=off&client=safari&rls=it-it&num=50&q=HeatDefence+targus&btnG=Cerca&lr=lang_it
Tomsca 24/07/2009 il 13:06
Io dico che è più efficace aumentare la velocità delle ventole con SMC fun control.
Provatelo e poi ditemi!
Nick 24/07/2009 il 13:40
Michele Baratelli dice:
lo so, infatti non ho chiesto le temperature assolute ma le variazioni :D a meno di andare fuori scala di parecchi gradi i cristalli interni dovrebbero fornire un certo quantitativo di scambio di calore.
Se riesco cerco un programma per salvare le medie delle temperature, ti anderbbe di fare questo test?
Michele Baratelli 24/07/2009 il 14:17
@ Nick:
dai, se possibile volentieri :)
occhio che attualmente ho in dotazione un Air su cui la sera cuocio le bistecche
Nick 24/07/2009 il 14:53
@ Michele Baratelli:
http://www.bresink.de/osx/TemperatureMonitor.html
Questo è un tool per il monitoraggio dei sensori di temperatura.
Dispone di una History di dimensione personalizzabile e, cosa ancora piu utile, esporta i dati in .csv per consentire la graficazione e l’analisi.
Se hai tempo sarebbe un piccolo valore aggiunto alla recensione di questo tappetino.
Michele Baratelli 24/07/2009 il 15:01
ok, passato il week-end mi metto al lavoro.
Vorrei solo segnalare che da quanto utilizzo HeatPad non ho più avuto problemi di “core shutdown”, ovvero di freeze del sistema automatico, che il MacBook Air attua di default per abbassare la temperatura.
Matteo 24/07/2009 il 16:24
@ Michele Baratelli:
Si troverà da MediaWorld? Grazie!
Tamet83 24/07/2009 il 22:14
Di un prodotto simile se ne è parlato anche sul forum anchemac insieme a Niguli! La cosa che ci siamo chiesti tutti è che lo scambio termico avviene adeguatamente nel passaggio da solido a liquido. Un pò come succede nel passaggio di stato dell’acqua da liquido a vapore, prima di raggiungere la temperatura di ebollizione è necessario un elevato apporto calorico. Quello che però mi chiedo e che già altri utenti hanno già espresso è come si comporta questo tappetino una volta raggiunta la piena fase liquida. Esempio: voglio codificare due DVD con handbrake. Tempo stimato con un macbook core duo da 2 GHz con 2 GB di ram è di minimo 3 ore con il processore sotto stress e ventole al massimo! Dopo un’ora i cristalli del tappetino sono completamente liquefatti! Una volta raggiunto tale stato come si comporta il tappetino? Sarebbe interessante fare dei test a riguardo! Dalla recensione e dal commento non si evincono informazioni dettagliate! Grazie comumque per la disponibilità
Piscart 24/07/2009 il 22:52
me pure molto interessato, attendo con ansia delucidazioni “più tecniche” =)
iJeeg 24/07/2009 il 23:57
Visto che si parla di temperatura del MacBook Air, a voi a quale temperatura del processore aumenta la velocità delle ventole(base a 2500rpm misurata con iStatPro)? A me aumenta a soli 50°-52°, mentre con il MB Pro 2.4 Unibody (Prima serie) arriva spesso anche a 75°-80° senza aumentare la velocità delle ventole(anche se ne ha 2 che vanno di base a 2000rpm) mi sembra troppa la differenza.
E’ possibile che sull’Air è stata cambiata la temperatura di base per l’aumento della velocità con l’aggiornamento 10.5.7?
Tomsca 25/07/2009 il 00:14
Ripeto. Provate smc fun control!
Nick 25/07/2009 il 02:51
@ Tamet83:
In teoria una volta liquefatti i cristalli il tappetino dovrebbe funzionare come un buon scambiatore termico quindi facilitare la dispersione verso il basso.
Domani mi informo un po meglio sul solfato di sodio decaidrato..
Tamet83 25/07/2009 il 18:18
@ Nick:
Grazie mille per la disponibilità! :-)
Alex 07/10/2009 il 17:42
Comprato… non serve a niente e forse fà anche peggio
il tempo di “ricarica” è altissimo ( non bastano 3 ore di pausa pranzo )
diventa liquido solo dalla parte del calore e il notebook risulta un pò storto
CIOFECA :D
Nick 07/10/2009 il 22:39
@Alex che mac hai? quanto tempo l’hai tenuto sull’ heatdefence?hai fatto qualche test di temperature??
Andrea 17/11/2009 il 16:56
Ciao a tutti.
Si hanno nuove notizie su questo prodotto? Altri di voi lo hanno acquistato?
Grazie, Andrea
dany 09/04/2011 il 15:31
Ma non state li a spendere soldi per ste ciofeche… non servono a nulla … fate l’apple care e usateli quanto vi strapare.. “tanto se hai problemi” fai una telefonata e fine…