Ieri vi abbiamo parlato di OpenMac, il computer commercializzato da Psystar che monta i componenti di un Mac di fascia medio-alta e costa meno di un Mac Mini. A distanza di sole 24 ore la Psystar ha già provveduto a cambiare nome al clone, che adesso si chiama più prosaicamente Open Computer. Ma non si pensi che per questo la società voglia darsi per vinta: la Psystar ha dichiarato guerra alla EULA di Mac OS X e continuerà a vendere il Mac-surrogato.

Parola di Robert. Paul McDougall di InformationWeek è riuscito ad ottenere maggiori informazioni dalla Psystar e più precisamente da Robert, uno dei dipendenti della società che, come dimostrato dalle sue dichiarazioni, ama parlare per sgangherate metafore interrogative.

Non stiamo infrangendo alcuna legge” ha detto il dipendente e ha continuato: “Cosa succederebbe se la Honda, dopo che hai comprato una loro auto, ti dicesse che puoi guidarla solo sulle strade indicate da loro?” E ancora: “Cosa succederebbe se Microsoft decidesse che Windows può essere installato solamente su computer Dell?“. Il dipendente ha poi aggiunto che la Psystar ritiene che Apple stia violando le leggi U.S.A. sul monopolio con la EULA di Mac OS X e che la società di Cupertino porti avanti una politica di ricarico spropositato sull’hardware.

Peccato che a Robert non sia venuta in mente l’idea dei mattoncini lego compatibili col galeone Playmobil suggerita dal nostro Mirkojax.

Sulla questione del ricarico eccessivo sull’hardware si può in parte concordare anche se personalmente ritengo che i fattori da considerare quando si analizza il prezzo di un Mac vadano oltre il semplice conteggio del valore dei componenti presente all’interno del computer. Vi invito comunque a fare il raffronto fa 1,099 € necessari per acquistare un iMac 20″, e il prezzo un un computer Windows parigrado. Non scordatevi i 599€ per l’acquisto di Vista Ultimate, l’unica versione del Sistema Operativo di Redmond dotata di tutte le features disponibili e dunque l’unica paragonabile a Leopard, che è incluso, full-optional, nel prezzo dell’iMac.

E’ difficile capire invece quali siano i margini per ritenere che la scelta di Apple violi le leggi sul monopolio americane. Forse che Apple impedisce di installare qualsiasi sistema operativo sulle proprie macchine? Caso mai impedisce all’acquirente, tramite la sottoscrizione biunivoca di un contratto, di installare il software appena acquistato su hardware non marchiato Apple. Se una limitazione auto-inflitta del proprio mercato potenziale può essere vista come tentativo di instaurare un monopolio, c’è qualcosa che non mi torna. Il paragone con Windows e Dell è semplicemente una sciocchezza. Apple non installa il proprio software sull’hardware di un’unica società esterna licenziataria, bensì solamente sui propri computer.

In passato, prima della seconda gestione Jobs, Apple aveva provato ad intraprendere la strada della concessione in licenza del proprio software. I risultati, come prevedibile, furono disastrosi. Apple non ha bisogno di provare la propria superiorità rispetto a Microsoft dimostrando al mondo che Mac OS X può girare senza alcun problema su tutti i computer del globo. Questa concezione è semplicistica e fuorviante: non sarebbe naturalmente possibile operare una scelta di questo genere per una azienda che basa la propria forza sull’alterità rispetto alla strategia vigente imposta da Microsoft e biecamente legittimata da operazioni monopolistiche (riconosciute in questo caso come tali dalle autorità preposte) portate avanti nel corso di un ventennio.

Ben venga dunque il tentativo di Psystar, nulla da obiettare: bisogna ammirare una società capace di farsi pubblicità in maniera creativa. Ma da qui a ritenere che questa minuscola compagnia sia il Davide di una nuova scenetta biblica post-moderna ce ne passa. Per concludere vorrei citare una delle migliori metafore che sono state forgiate su questa storia, che evidentemente si presta particolarmente ad essere descritta attraverso l’uso di figure retoriche. L’amico John Brownlee, neo editore di Boing Boing Gadgets, ha descritto in termini piuttosto coloriti la questione:

Chiamatemi superficialone, ma un computer bello è semplicemente più piacevole da usare di un computer brutto. E’ per questo che non nutro un particolare interesse per i numerosi progetti Hackintosh, il cui scopo è installare Leopard su PC: no, mi dispiace, ma una supermodella genio la cui testa venga squarciata, la cui materia cerebrale venga spiattellata nella vacua cavità cranica svuotata di un enfio lamantino, non è altrettanto trombabile.

Redazione

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  • ahah, il tipo si è fatto capire bene:P
    cmq secondo me fanno bene a fare questi pc/mac, solo che non escano con ste cavolate! manco per farsi per pubblicità! a me sta un po' su sta cosa.
    cmq se provate ad andare sul loro sito vendono anche una versione pro di questo pc/mac... se prima ci potevano essere dei paragoni fra un mac mini e uno di questi computer, col la versione pro avrebbero fatto meglio a tenersi tutto per loro!

  • Beh, se parliamo di prezzi:
    dallo shop online della più grande catena europea (e senza cercare prodotti in promozione) vedo che posso acquistare un HP con Core 2Duo a 2.33GHz, 2Gb di RAM, 500Gb di Hard Disk e scheda grafica superiore per 599 euro. Le caratteristiche sono nettamente superiori a un iMac. Poi ci aggiungo un monitor 20" (250 euro scarsi) e l'upgrade da Vista Home Premium a Vista Ultimate (che costa meno di 200 euro, non 599 come riportato!).
    Ho comunque speso meno di un iMac e ho una macchina sensibilmente più potente e aggiornabile.

    Mi risulta poi che iMac 20" parta da 1199 euro, non 1099 come scritto!
    Vogliamo poi parlare del rapporto 1 a 1 tra dollaro ed euro applicato da Apple, nonostante il cambio attuale sia a 1,6! Questo è decisamente ricarico eccessivo, non credete. Un iMac 20" dovrebbe costare al massimo 799 euro, non 400 in più come è adesso!

    Quindi, pur confermanto che Apple produce degli ottimi prodotti, non si può certo negare che applichi un ricarico sull'hardware assolutamente spaventoso!
    E non mi parlate dei costi di ricerca, Apple investe solo il 3% in ricerca (con ottimi risultati, devo dire) quindi non sono queste spese a giustificare il ricarico.

    Non vorrei dare l'impressione di attaccare Apple a spada tratta, solo che mi dispiace quando, per difendere ciecamente un marchio, si rifiuta di prendere posizioni che farebbero solo bene al mercato e alla concorrenza!

  • Charlie Parker, il tuo punto di vista e' discutibile su un punto: un iMac ha tutto nello schermo, un pc desktop no... vai a vedere i prezzi dei Sony Vaio...

    In aggiunta a questo, anche ammettendo la legittimita' del tuo punto di vista, credo che se una cosa funziona meglio di un'altra ed e' esteticamente non solo piu' bella, ma anche piu' funzionale, il sovracosto e' ovvio.

  • In ogni caso è un fatto indiscutibile che Apple stia facendo "cassa" alle spalle dell'europa con questo cambio. Nessuno si altera sapendo di pagare un prodotto Apple il 50% o oltre in più rispetto al prezzo reale di mercato?

    Vi rendete conto che in Italia un iMac lo stiamo pagando 1900 dollari? in America ne costa 1200! Sono 700 dollari di extra margine per Apple!

    Ecco un buon motivo per non comprare un Mac (o quantomeno questo è il motivo per cui non me lo compro io!)
    C.

  • Charlie.. hai mai sentito dire che i prezzi che hanno in USA sono esenti iva?
    Sai che se acquisti un macbook all'applestore di new york non ti costa 1099$ ma bensì 1099%+7%? la loro "iva" va dal 7 all'11% circa e varia in base allo stato in cui ti trovi.
    i prezzi italiani sono tutti con iva già esposta che è del 20%.
    quindi se fai che un macbook usa ti viene 1099$ - circa 700Euro
    un macbook ita ti viene, senza iva 832Euro

    se fai che poi quando si sono messi a stilare i prezzi .. il rapporto euro - dollaro non era di 1,6 ma di 1,5 se non di 1,4...

    diciamo che la differenza c'è ma non è come dici tu.. o no?

  • Ok, prendiamo prezzi togliendo IVA e VAT:
    MacBookAir: 1415 euro senza IVA, al cambio dell'1,5 sono 2123 dollari. In America 1799, differenza +18%

    iMac: 999 euro senza IVA, al cambio sono 1498 dollari. In America 1199, differenza +25%

    iPod Touch: 232 euro senza IVA, al cambio sono 348 dollari. In USA 299, differenza +16%

    e adesso le chicche: cambio batteria ipod touch, 99 euro senza IVA, pari a 148 dollari. In USA 79, differenza +88%

    ...batteria ipod classic: 82.5 euro senza IVA, cioè 123.5 dollari, USA a 59 dollari, differenza: ebbene sì, 109 (CENTONOVE) percento in più per noi!!!

    eh, yaka, in un mercato con cambi prezzo rapidi come quello dell'elettronica, mi spieghi cosa c'entrerebbe il fatto che i prezzi sono stati fissati con un cambio più basso? c'è qualche legge che vieta di ritoccare i listini? non mi risulta proprio!
    il problema è che fin che siamo disposti a buttare soldi in più per loro va bene così! Non sarà sempre un 50% in più come ho scritto, ma ti assicuro che anche un 15% in più, in un mercato dove il margine alla rivendita si aggira attorno al 7-8%, mentre per il costruttore (Apple) è stato calcolato essere attorno al 35%, è già troppo!

  • Si ma mi pare pure che le altre marche, dell, xbox, in usa facciano piu/meno la stessa cosa, non e' un politica solo di apple.
    E poi c'e' il cambio, ora l'euro e forte, magari domani scende, se facessero lo stesso prezzo senza margini potrebbero arrivare a rimetterci

    E poi che palle, li fanno in usa e perche' dovrebbe costare uguale in tutto il mondo? il pago una mozzarella 5$? e voi pagate i macbook 999euro!

    ehh? m'avete citato nell'articolo, oleeeeeee sono un vip

  • @ Mirkojax: la normale flessione dei prezzi dell'elettronica è sempre più rapida di qualunque variazione di cambio, i prezzi dei prodotti Apple scenderebbero comunque (o i prodotti stessi verrebbero aggiornati o sostituiti) prima che lo scenario del cambio possa variare così profondamente. Quindi il rischio di rimetterci non esiste proprio. D'altra parte perchè devono fare scorta di liquidità a spese dell'Europa? Possono mediare i prezzi tra i due mercati...
    E poi scusa, dove li fanno secondo te? in USA? hahaha, li fanno in china come tutti, sono solo "designed in Cupertino", quindi farli arrivare in europa ha lo stesso costo (anzi costa meno) che mandarli negli States. Il paragone con la mozzarella non regge proprio!

    Cmq no, non lo fanno tutti, se fai lo stesso calcolo con xbox scopri che in Europa la paghiamo addirittura meno che negli States, stesso discorso per Dell, a parità di configurazione troverai 649 dollari contro 509 euro!

    Ancora convinto che non sia una politica solo di Apple?

  • @Charlie riguardo ai prezzi: non sbagliare sullo schermo, deve essere ad alta definizione. Non basta che siano 20 pollici. Ti concedo Vista Ultimate a 200 Euro anche se è assurdo, visto che, ti ripeto , con Leopard vai full-optional senza spendere un soldo di più rispetto a 1199 ( errore mio pardon, non 1099 :-), avevo in mente le offerte di Essedi quando l'ho acquistato io).

    E comunque nei costi "aggiuntivi" a giustificazione del ricarico devi mettere anche altri aspetti di design e progettazione (non ricerca). Apple ha un reparto progettazione insuperabile e che di conseguenza costa un botto.

    Riguardo ai prezzi. Ne avevamo già parlato abbondandemente. Mirko ha ragione sul fatto dell'IVA, che vale ancor di più per i dispositivi come iPod che costano relativamente poco. La faccenda si fa noiosa quando si va a vedere le differenze fra i computer. In realtà Apple mantiene questa politica più per non rischiare nel caso di un inversione di tendenza del rapporto di cambio secondo me che per un vero guadagno, considerato che tutto il resto del mondo (e noi quindi siamo solo uno sputino) si spartisce il 48% del mercato dei prodotti Apple, mentre il restante 52% è interno agli stati uniti, è quest'ultimo quello che conta realmente in termini di cash e soprattutto è quello che determina più degli altri l'andamento in borsa.

    Gli inglesi poi avrebbero ancora maggior ragione a lamentarsi rispetto a noi perché da loro che han voluto tenersi i propri sesterzi il cambio è ancora peggiore.

  • a proposito, Charlie. E' anche una questione di assegnazione di valore ad un bene. Apple non può permettersi di svalutarsi vendendo iMac a 750 Euro, perché effettivamente non è il suo valore rispetto al costo della vita europeo (lasciamo perdere quello italiano, che non potrà che peggiorare).
    Il fatto che "ne venderebbe di più non è una giustificazione, perché la Apple non è la Psystar, che deve imbottare il più possibile prima che il tribunale gli faccia un mazzo tanto.
    Apple è una società pubblica quotata che deve ragionare in termini molto più complicati del semplice "svalutiamo così stravendiamo e sian tutti più ricchi"

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