OpenMac: un quasi Mac a 399$

di Redazione 17

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OpenMac è un PC preassemblato commercializzato dalla statunitense Psystar dotato di hardware compatibile con Leopard. Mac OS X 10.5, come deliberatamente affermato dall’azienda, può essere installato su OpenMac grazie ad un emulatore del firmware EFI. L’offerta della Psystar è innegabilmente accattivante: hardware paragonabile a quello di un Mac di fascia alta montato su un computer che costa meno di un Mac Mini. La versione base di OpenMac costa 399$ ed è dotata di processore Intel Core 2 Duo 2.2GHz, 2GB RAM, Grafica integrata Intel GMA 950, masterizzatore DVD, HD da 250GB. La configurazione massima ottenibile, che comprende, fra le altre cose, un processore Intel Core 2 Duo a 2,66GHz, una scheda video NVidia da 512MB, un HD da 400GB e 4GB di Ram, costa 1044,99$. Meno della versione base dell’iMac.


Fin qui OpenMac potrebbe sembrare un semplice Hackintosh preassemblato e la Psystar sarebbe al massimo passibile di istigazione alla violazione della licenza d’uso dei prodotti Apple. In realtà l’azienda non si ferma qui e offre ai propri clienti la pre-installazione di Leopard, in palese violazione dell’End User License Agreement (EULA) che l’utente accetta all’acquisto di ogni prodotto, software o hardware, made in Cupertino.

Se l’acquirente decide di pagare una copia del sistema operativo la PSystar installa direttamente e gratuitamente Mac OS X 10.5 sul computer in modo che l’utente possa usufruire del nuovo computer Out Of The Box, ovvero subito dopo l’acquisto. E’ necessario puntualizzare tale opzione costa 155$ e non capiamo dunque quale sia la definizione di gratuità vigente alla Psystar, visto che una singola licenza di Leopard costa 129$. Data la palese violazione di cui si fa carico, nulla vieta che l’azienda possa acquistare 5 licenze famiglia a 199$ per poi installare Leopard su 5 OpenMac diversi. Ma queste sono solo questioni di lana caprina; naturalmente l’azienda sostiene il proprio prodotto e lo pubblicizza sfruttando senza vergogna il marchio Apple oppure sostenendo epicamente di aver reinventato la ruota con questo straordinario PC alternativo alle costose soluzioni di Cupertino.

Apple non ha mai perseguito, giustamente, gli smanettoni che si divertono ad installare Mac OS X su PC e nemmeno i sostenitori dell’osx86project. Del resto si tratta soltanto di amanti della mela che con il loro operato non fanno altro che pubblicità ad Apple. Difficile pensare che invece nel caso della Psystar, gli avvocati di Apple (compreso il nuovo viceresponsabile) non stiano già lavorando alla tipica letterina Cease & Desist, primo passo di ogni guerra legale che si rispetti.

Commenti (17)

  1. certo che però il prezzo invoglia… bisogna poi vedere la compatibilità se è al 100%…

  2. C’è il problema degli aggiornamenti, ad esempio. Ti dicono di seguire la guida dell’osx86project per sapere quali sono sicuri e quali impallano il computer… non proprio il massimo…

  3. Suppongo che, se avessi necessita’ di costruire una rete con qualche computer, sarebbe una buona occasione per farla Mac anziche’ Windows… ma in casa, per me, mi sembra una soluzione un po’ arrangiata… e poi basta avere un minimo di dimestichezza e costruirlo a casa…

  4. Mah, anche se venisse la moda dei cloni Apple, io continuerò a comprare macchine originali lo stesso. Piuttosto lo pago il doppio un computer, basta che mi funzioni bene.

  5. Ma quand’è che Apple si decide a dimostrarci la sua (presunta) superiorità di MacOSx rilasciandone una versione compatibile con tutti i computer come sono Windows e Linux?
    Diciamocelo, è un po’ più facile far girare bene un sistema solo su macchine appositamente costruite, molto più impegnativo (ma a quanto pare remunerativo e popolare) costruire un sistema universale…

    C.

  6. @Charlie. Guarda che quella è una particolarità di Apple di cui l’azienda a ragione va fiera. Perché si dovrebbe avere la pretesa di creare realmente un Sistema Operativo Universale? Non è davvero possibile. Ed è da quello che dipendono la maggior parte dei problemi di Windows!

  7. giusto parker! e dopo vogliamo i mattoncini lego compatibili con galeone Playmobil

  8. ok, usiamo la metafora dei mattoncini…
    immagina questo scenario: playmobil produce mattoncini bellissimi, lucidi, che non ti fanno mai smadonnare per sganciarli tra di loro, ma per una serie di motivi solo 4 bambini su 100 li usano.
    lego costruisce mattoncini un po’ meno belli, ogni tanto si bloccano però 96 bambini su 100 li usano.
    Ora, se playmobil fosse sicura di costruire mattocini migliori, con i quali si possono costruire moltissime cose, che tutti i bambini saprebbero usare più facilmente e non avrebbero problemi a incastrarsi con i mattoncini lego, quale modo migliore di aumentare le vendite se non quello di costruirli in modo da incastrarsi con i lego. In questo modo potrebbero contare su una base clienti molto ampia e tutti questi clienti, una volta provati i playmobil, non li abbandonerebbero più!
    Certo, se invece Playmobil avesse il dubbio di non riuscire a costruire mattoncini compatibili, di non riuscire a produrne abbastanza o fosse consapevole che i propri mattoncini usati assieme agli altri non funzionerebbero molto bene, allora farebbe bene a non farlo.
    Risultato: playmobil continuerà ad avere il 4% di mercato, lego il 96%.
    Fine dei giochi!

  9. @ Charlie: Il problema è fondamentalmente questo se la Apple iniziasse a vendere il suo SO anche per altre macchine si perderebbe l’hype che c’è attorno ad ogni prodotto apple. Inoltre io consumatore perché devo spendere 1000 e passa euro per una macchina che assemblata a casa mi costa la metà? Non avrebbero senso di esistere i vari iMac mac mini ibook e compagnia bella

  10. AGGIORNAMENTO:

    La società ha rinominato il PC in “Open Computer” e ha fatto però sapere che vuole apertamente battagliare con Apple per riuscire a cambiare la EULA del sistema operativo.

    Staremo a vedere. Charlie, non regge come la metti u. Apple fa bene a non far installare i propri sistemi operativi sul primo computer che capita. Al massimo potrebbe selezionare alcuni rivenditori e produttori di fiducia. Ma non capisco perché tutti vogliate questa cosa? a che diavolo serve?

  11. Bhe Camillo attualmente il mercato offre Mac con Leopard (spendendo una cifra) o Windows (costa poco ma ha parecchi problemi) ed infine Linux ma non per tutti. Qundi va da se che se posso avere Leopard spendendo 500 euro…

  12. Leopard a 500$, senza supporto agli aggiornamenti, senza customer care qualificato e nessuna garanzia sul software, senza uno straccio di design (può anche non interessare ma io vivo meglio da quando sulla mia scrivania ci sono due fili invece di 10 e una macchina bella a vedersi anche da spenta) e soprattutto senza alcun valore decente di rivendita futura. Aspetta non è finita: una macchina che per funzionare deve basarsi su un firmware emulato. Non so perché ma questo non mi comunica “stabilità”.

    Se tutto questo vale un risparmio di 500 euro non lo so. So che esitono le rate. Le si fanno per tante cose e per tutti gli altri computer. Non si capisce perché per Apple non sembrino nemmeno lontanamente considerabili come forma di pagamento.

  13. Boh, secondo me un software per funzionare al meglio deve essere pensato per un hardware studiato. Ora te vorresti che la Apple distribuisse il suo software su qualsiasi PC nonche’ ciofecca di anonimo assemblato con componenti compatibili da poco e pretenderesti pure il massimo delle prestazioni.

    Il software apple va bene perche’ tarato col suo hardware. Ed e’ cosi che le cose dovrebbero sempre andare. Il costruttore in sintonia con lo sviluppatore, non vedo cosa ci sia di male.

  14. Quindi secondo te lo cose dovrebbero sempre andare così, giusto? Chi progetta il software dovrebbe farlo andare solo sulle sue macchine! Bella idea, vediamo cosa comporterebbe:

    ipotesi a: Microsoft si mette a costruire PC e fa funzionare il proprio software solo sui PC da lei progettati. Dal momento che possiede il 95% del mercato, acquisisce anche il 95% del mercato hardware, spariscono tutti gli altri produttori o quasi (addio HP, Dell, Acer etc…) e si annienta la concorrenza. A quel punto i prezzi e l’evoluzione non sono più dettati dal mercato ma da loro. Vallo a dire all’Antitrust!!!

    ipotesi b: ogni produttore progetta il proprio SO esclusivo. Avremmo così decine di SO diversi non compatibili gli uni con gli altri, di conseguenza ogni software di terze parti dovrebbe essere sviluppato per decine di piattaforme diverse. Risultato: pochissimi programmi in circolazione e quelli che ci sono avrebbero un costo proibitivo!

    Bella idea, non c’è che dire!!!

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