iFixit smonta il Retina Display del nuovo MacBook Pro

di Redazione 3

Dopo averlo smontato a puntino, gli smanettoni di iFixit hanno decretato che il nuovo MacBook Pro Retina è, senza dubbio, il laptop meno riparabile su cui abbiano mai posato un cacciavite.
Ne è seguita un’interessante critica alla tendenza di sacrificare la “serviceability” di un computer in favore di numerosi compromessi progettuali necessari alla realizzazione di un simile prodotto. Un meccanismo perfettamente replicato anche nel Retina Display, il componente simbolo di questo nuovo laptop Made in Cupertino.

Il Retina del nuovo MacBook Pro Next Generation era un elemento troppo accattivante perché quelli di iFixit potessero evitare di smontarlo.
Ciò che hanno scoperto, come accennavamo, è coerente con le considerazioni che già avevano avanzato in generale sul nuovo laptop, tanto che per riuscire davvero ad aprire il display è stato necessario, di fatto, romperlo.

Tanto per cominciare il display LCD non è racchiuso fra uno strato di metallo di supporto e uno strato di vetro, come solitamente succede, ma è la scocca in alluminio a fare da supporto al display. Davanti, nessun vetro, ma solo il pannello LCD. Il risultato è uno display estremamente sottile e una riduzione drastica dei riflessi tipici degli schermi “glossy” dei MacBook Pro.

Il cavo che gira attorno allo schermo e che collega il monitor al computer mostra poi una particolarità: i cardini del “lid” sono attraversati direttamente dal filo e non c’è modo di rimuoverli. Per cambiare il cavo, insomma, vanno cambiati anche i cardini, e viceversa. Il resto dello smontaggio procede più o meno su linee simili, con passaggi difficili e forzature continue su un componente che è chiaramente progettato per essere sostituito in blocco.

La chiosa di iFixit è semplice e diretta: “Quindi, qual’è la lezione qui? Se vuoi un display per laptop di altissimo livello che non occupi troppo spazio, non aspettarti di poterlo rimuovere e rimontare come se nulla fosse”.

Altri particolari interessanti emersi dallo smontaggio:

  • La FaceTime Camera si connette al computer con un interfaccia Vimicro VC0358 USB.
  • L’illuminazione del Retina Display in tutta la sua gloria di pixel è affidata a una striscia di 48 LED ad alta luminosità posta sul fondo dello schermo (ci pensano i vari strati di pellicole riflettenti e rifrangenti a distribuire la luminosità in maniera uniforme sullo schermo).
  • Il blocco di LCD e vetro (fusi assieme e non separabili) è spessa solamente 1,5mm.
  • L’intero “lid” che fa da supporto al monitor misura 7mm nel punto più spesso e 3 mm in quello più sottile, ovvero qualche decimo di millimetro più sottile del “lid” del MacBook Pro non Reti

Potete vedere il resto delle foto nella guida passo passo pubblicata da iFixit.

Commenti (3)

  1. ok abbiamo gradito il macbook retina ma…un articoletto sugli imac 2012 non lo scriviamo?
    Io vorrei capire quando escono!
    :) :) :)

  2. Si ok, ma a noi utenti finale cosa ce ne può fregar se è integrato o meno?? Saranno cavolacci di Apple e di tutti i centro assistenza del mondo ad occuparsene in caso di rottura??
    Per come la vedo io potrebbe essere una nuova politica per ridurre i tempi di riparazione-consegna e di costi. Sostituzione immediata di tutto il pezzo e via… Poi magari con calma Apple provvederà a riciclare il pezzo e reinserirlo nel circuito di montaggio. Non male come sistema…

    1. @Robertino68:
      Si, vero… i tempi si accorciano, ma i costi? Se ti si rompe la webcam devi cambiare tutto lo schermo… idem se ti si rovina il case in alluminio… tutto nuovo.
      Finchè il computer è in garanzia, ok… ma poi? 200 / 300 € (se va bene) per ogni minima riparazione che si renda necessaria

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