Intel e il futuro di Thunderbolt

di Redazione 3

Cosa ne sarà di Thunderbolt? La nuova interfaccia per il trasferimento dati creata da Intel in collaborazione con Apple continuerà ad essere ottimizzata dal produttore di processori, ma come si evolverà? E riuscirà soprattutto ad imporsi come uno standard in grado di competere con USB 3 o sostituire FireWire? Lo scorso giovedì Intel ha tenuto un incontro nel quale ha specificato quali sono i piani per Thunderbolt.

Apple aveva ottenuto il Trademark per il termine Thunderbolt, ma questo sarà ufficialmente trasferito ad Intel, mentre Cupertino continuerà ancora per qualche tempo ad essere l’unica compagnia in grado di offrire questi connettori sui suoi computer di ultima generazione. Le ultime generazioni di MacBook ProiMac, Mac Mini e MacBook Air montano già il connettore Mini DisplayPort modificato per permettere il collegamento di un cavo Thunderbolt, e anche la nuova gamma di schermi di Cupertino, chiamati per l’appunto Thunderbolt Display, sfoggiano un connettore con il logo del fulmine accanto.

Attualmente i cavi Thunderbolt permettono di effettuare trasferimenti fino ad una velocità di 10Gbps sia in invio che in ricezione, presentando due canali distinti per i file in entrata e quelli in uscita. Il materiale che compone i cavi è metallico, e i cavi trasferiscono informazioni tramite impulsi elettrici. Intel ha precisato però che una versione di Thunderbolt in fibra ottica è in lavorazione, e permetterà non solo trasferimenti ancora più veloci, ma anche cavi di maggiore lunghezza (l’attuale limite fisico del cavo metallico è di circa tre metri).

Intel è intenzionata a migliorare il suo hardware, e Apple lo supporterà per quanto possibile. Ora la palla passa ai produttori di hardware di terze parti ma sopratutto ai produttori di computer, che dovranno scegliere se montare o meno le componenti necessarie a rendere i loro PC compatibili con la nuova tecnologia. Acer, Asus e Sony hanno già annunciato che nel corso del 2012 presenteranno i primi computer Windows con porte Thunderbolt. HP, Lenovo, Dell e Samsung hanno invece precisato di non avere piani per abbracciare il nuovo connettore e il nuovo sistema di trasferimento dati. Tra i produttori di accessori che sono già al lavoro per supportare lo standard sono invece presenti Belkin, Canon, Seagate, LaCie, Iomega, Western Digital e Adobe.

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Commenti (3)

  1. devo dire che non mi piace la situazione:
    nel vasto panorama dei connettori i era arrivati ad una riunificazione grazie lo standard usb. se le evoluzioni non permettono incrementi prestazionali è giusto che si propongano nuove alternative, thunderbolt sembra molto valida sia in premesse che sviluppi futuri, ma imho, la cosa è stata gestita alla pene di cane

    tra qualche anno ci saranno nelle motherboard (per pc quantomeno) connessioni usb2, usb3, e-sata, thunderbolt…..e finqui va bene, ma (e qui la fregatura) c’è il sospetto che il “vero” TB in fibra, sarà un thunderbolt 2.0, quindi si retrocompatibile, ma non nell’altro senso (attaccare una periferica 1.0 al pc/mac con porta 2.0 OK, un hd 2.0 a un mac 1.0 no..) e quindi Via! con un ulteriore porta…..e siamo a 5 standard o_0

  2. Connessioni senza fili….vedi Apple TV e compagnia bella. Questo è il vero futuro.

  3. Scusate ma thunderbolt non è il nome commerciale di lightpeak ? Se lightpeak è basato sulla fibra ottica e questo no allora non sono la stessa cosa… Siete sicuri che la thunderbolt usi cavi elettrici ? Mi sembra strano perché credevo fossero la stessa interfaccia.

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