iJustin, primo della fila per l’iPad 2

di Redazione 4

Justin Wagoner è il primo della fila per il lancio dell’iPad 2. Il nuovo Tablet arriverà negli Apple Store di tutto il mondo solamente venerdì prossimo, ma questo ragazzone texano con tanto tempo libero ha deciso di accamparsi per tempo. E se il suo nome vi dice qualcosa, è probabile che sia perché ne avete già letto in passato qui su TheAppleLounge o altrove nel MacWeb.

Justin, che per l’occasione si è auto-ribattezzato iJustin e ha aperto un sito ad alto tasso di induzione di imbarazzo per documentare la sua impresa, si era già accampato davanti allo stesso Apple Store di Dallas, Texas, in occasione del lancio di iPhone 4. In quel caso era stato ancora più previdente e aveva piantato i picchetti con ben 7 giorni di anticipo.

Prima di lanciarvi in invettive e motti sagaci, è bene riprendere un passaggio del commento che nel giugno scorso Justin aveva lasciato nel forum di MacRumors:

Alcuni potrebbero dire che sono pazzo, ma io dico di essere un fan molto determinato. Infatti io potrei semplicemente essere uno dei più grandi fan di Apple che potreste incontrare. Sono stato il primo acquirente in questo negozio sin dal 2008 quando è stato rilasciato l’iPhone 3G.

Generalmente mi accampo solo per la notte, ma dal momento che non lavoro per via della mia disabilità (un disturbo neurlogico) e non sono al momento a scuola, immagino che che sia un’esperienza divertente da fare e la faccio per una settimana.

Il caso di Justin, problemi personali del personaggio a parte, tradisce un’ostentata necessità di apparire e di sfondare come “internet sensation”, un etichetta che ha un’accezione più vicina a fenomeno da baraccone che a celebrità. O almeno così sembra tradire quel “rising Internet Celebrity” con cui lui stesso si definisce sul suo sito.

E Justin non è solo nella sua mania. I lanci di nuovi prodotti Apple sono sempre ottimi vettori per chi è alla ricerca dei propri Warholiani 15 minuti di notorietà sul Mac Web (cui anche noi con questo articolo, in fondo contribuiamo). Si prenda il caso di Greg Packer, unico operaio della manutenzione autostrade dello Stato di New York ad avere una propria pagina su Wikipedia. Non certo per meriti professionali, quanto per essere stato il primo della fila davanti all’Apple Store di New York per il lancio dell’iPhone  di prima generazione e dell’iPad. Il suo scopo non è tanto quello di accaparrarsi prodotti Apple per primo quanto quello di essere intervistato come uomo della strada. Il suo personaggio è talmente inflazionato che giornali e televisioni hanno spesso e volentieri dato mandato ai propri reporter di evitarlo in tutti i modi e di non intervistarlo per nessuna ragione.

Nulla a che vedere quindi con la passione e la voglia di divertirsi di chi sceglie di passare una notte all’addiaccio per il lancio di un nuovo prodotto Apple. Qui stiamo parlando di ben altri comportamenti, che denotano condizioni che forse definire patologiche non è poi del tutto sbagliato (pur partendo dalla ferma convinzione che queste persone, innocue e pacifiche, sono libere di fare ciò che preferiscono con i propri soldi e il proprio tempo).

Un altro caso noto è quello di iJustine, nota presenzialista internettiana che non manca a nessun evento Apple, lanci di prodotti compresi. Superata dalle iniziative ben più audaci del suo omologo e quasi omonimo maschile e da altri presenzialisti patologici, la sua stella si è andata eclissando nel corso degli ultimi anni. Nessuno sembra averne sentito particolarmente la mancanza.

[via MacRumors]

Commenti (4)

  1. se è contento lui, davvero non vedo il problema…

  2. Dopotutto ha i suoi problemi neurologici, lasciatelo fare anzi, nell’articolo sembra quasi vi dia fastidio la sua notorietà ma in questo modo non fate altro che alimentarla, inconsistency?

  3. Ragazzi, passare una notte fuori un Apple Store posso garantirvi che sia qualcosa di troppo divertente :D specialmente se lo fate con la ragazza e siete entrambi abbastanza folli. Certo che accamparsi una settimana prima.. al massimo potrei pensare di farlo per i biglietti dell’astronave che ci salverà dalla fine del mondo nel 2012..

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