Steve Jobs: le dimissioni e la salute

di Redazione 7

Nonostante l’annuncio ufficiale non ne facesse affatto menzione, praticamente tutte le grandi pubblicazioni italiane e straniere ieri hanno collegato in automatico le dimissioni di Steve Jobs ad un aggravamento delle condizioni di salute dell’ormai ex-CEO di Apple. La verità è che non c’era e non c’è nessuna indicazione in tal senso, e il collegamento è solo una pigrizia giornalistica a cui per molti è stato facile ed immediato indugiare. Fatevene una ragione, pennivendoli e soprattutto titolisti: “dare le dimissioni” è diverso da “passare a miglior vita”.
Per giunta le indiscrezioni più quotate parlano di uno Steve Jobs che, nonostante non si sia fatto molto vedere nelle ultime due settimane, ha trascorso tutto l’ultimo giorno da CEO al lavoro in ufficio.

In tanti non sembrano aver colto che nella sua lettera di addio Steve faceva riferimento a procedure programmate, a detrimento di quanto sostenevano tanti finti esperti, sempre pronti a denunciare la scarsa trasparenza sulle procedure di transizione dei ruoli nell’era post-Jobs, tanto da mettere in dubbio l’esistenza stessa di una strategia di successione. E in tanti sembrano anche non voler capire che il Chairman of The Board non è un signor nessuno, e che fin che vorrà e potrà Steve avrà ancora un ruolo determinante per le strategie future di Apple.

Quanto all’indiscrezione sull’ultimo giorno di lavoro, è BusinessWeek a parlarne e a mettere in chiaro un aspetto saliente:

“Una persona vicina a Steve Jobs non autorizzata a parlare della sua salute ha detto che nel giorno dell’annuncio il CEO uscente è rimasto negli uffici Apple a Cupertino per tutto il giorno e ha partecipato ad una riunione del CDA regolarmente programmata. La persona ha descritto Jobs come indebolito ma ha aggiunto che le due dimissioni non sono indicative di un peggioramento improvviso e che Jobs, nonostante fosse rimasto a casa nelle ultime settimana, stava abbastanza bene da potersene andare in giro. Jobs ha riunito il team degli executive senior per un meeting carico d’emozione dopo che la notizia si era diffusa. Ha anche messo in chiaro che è sua intenzione essere un chairman attivo, secondo un’altra fonte.”

Nessuno può sapere quali siano le reali condizioni di salute di Steve ma ora forse finalmente sarà più facile convincere media ed investitori che la faccenda, ormai privata, è affare esclusivo della famiglia Jobs. L’unica cosa certa è che il CEO uscente ha dato le dimissioni, e basta. Signori, cortesemente: potete rimettere in gabbia i coccodrilli.

Commenti (7)

  1. Per fortuna che Camillo Miller c’è.

    Ovviamente tutti quelli che mesi fa accusavano Apple di non avere un piano di successione, oggi se ne stanno attentamente zitti e muti. Poveri incapaci.

  2. Trovo corretto non associare un cambio di posizione con un peggioramento drammatico delle condizioni di salute. Certo non si può dire che Steve Jobs stia bene. Speriamo che le sue condizioni di salute, che per le notizie ufficiali a disposizione possono considerarsi alquanto precarie, possano migliorare e mi auguro che non si faccia con Steve Jobs quello che si è fatto per Elvis…

  3. “dare le dimissioni” è diverso da “passare a miglior vita”.

    E’ tutto uno stratagemma, quando apparirà ad una presentazione parleranno di resurrezione e l’aurea mistica di Steve assumerà contorni divini! :)

  4. Ho notato anch’io questo macabro trend di associare dimissioni a dipartita. Addirittura ho letto il titolo “Steve Jobs COSTRETTO a lasciar la direzione di Apple” : non mi pare sia andata proprio così…
    Poi, dire che è probabilmente colpa dell’indebolimento causato dalla malattia se ha lasciato la direzione, quello mi pare abbastanza ovvio.
    In ogni caso, è una mossa strategicamente perfetta : resta come chairman, dimostra a tutti che Apple può sopravvivere benissimo anche con Cook e se disgraziatamente la malattia dovesse ripresentarsi\peggiorare (visto che non ci è dato sapere se è ancora malato oppure no) Apple non crollerà sotto il peso delle speculazioni finanziarie.

    Detto questo, spero che anche in qualità di presidente del CDA presieda lui i keynotes, perché è il migliore, punto.
    “Incredible, Awesome, Amazing.”

  5. d’accordo su pennivendoli e titoli esageratamente ad effetto. sta di fatto, tuttavia, che Stìv abbia letteralmente scritto:

    “I have always said if there ever came a day when I could no longer meet my duties and expectations as Apple’s CEO, I would be the first to let you know. Unfortunately, that day has come”

    certo… le ragioni per cui “non è più in grado” possono essere svariate…

    in ogni caso: grazie di tutto, Steve!

  6. Dalle foto che ho visto oggi, steve sembra più di la che di qua. Aggiungendo il fatto che nonostante stia molto male non molla l’osso, credo che il piano di successione avrebbe voluto posticiparlo, ma che effettivamente non ce la faccia più e si senta costretto ad accelerare anche se non ritiene apple ancora pronta.
    Dura poco, coccodrilli ed avvoltoi a parte, dura poco.

  7. … certo che se questa foto http://bit.ly/ndQ4lO non è una bufala… :’-(

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