C’era una volta RIM, azienda leader nel settore smartphone grazie ai suoi telefoni BlackBerry. C’è oggi RIM, un’azienda in crisi che ha di recente perso il terzo posto di un mercato che una volta dominava e che è rimasta a guardare la concorrenza mentre la superava a velocità supersonica.
L’ex-Co-CEO Mike Lazaridis, uno dei responsabili del declino dell’azienda canadese che ha fondato ma di cui ha lasciato la guida lo scorso anno, ci crede ancora. In cosa, direte voi? Forse in un nuovo, spettacolare e innovativo modello di telefono? No: alla diffusione e al successo di BlackBerry Messenger su iPhone e Android quando il servizio arriverà sui telefoni della concorrenza fra qualche settimana.
“BBM (BlackBerry Messenger) è di gran lunga la migliore esperienza wireless e la migliore esperienza di social networking wireless che ci sia,” ha detto Lazaridis intervenendo al Bloomberg Canada Economic Summit di Toronto. Testuali parole: “wireless social-networking experience”.
Qualcuno mostri al povero Lazaridis il recente sondaggio di Pew secondo cui il 94% dei teenager americani che utilizzano un social network sono utenti Facebook. Un’ampia fascia di utenti che di sicuro non vede l’ora di installare “l’esperienza di social networking wireless” di RIM sul proprio iPhone o smartphone Android, non c’è dubbio.
Quel che fa più tristezza è constatare la motivazione che Lazaridis adduce per giustificare la scelta di svendere i gioielli della corona aprendo ad altre piattaforme BlackBerry Messenger (una delle poche esclusive di RIM ancora valide per i 60 milioni di utenti che usano il servizio ogni giorno), presa di recente dall’attuale CEO Thorsten Heins.
Per il fondatore di RIM aprire BBM a tutti i dispositivi è una decisione che mostra la forza della piattaforma BlackBerry 10, capace di crescere senza doversi affidare all’esclusività del servizio di messaggeria. Il fatto che gli smartphone Windows Phone abbiano superato per quote di mercato i BlackBerry giusto nel primo trimestre 2013 non sembra confermare questa lettura, però.
La cruda realtà è che arrivando su iPhone e Android sotto forma di app standalone, il valore di BBM, che a quell’esclusività è strettamente legato, sarà diluito in maniera enorme.
Una delle caratteristiche storiche del BlackBerry diventa solo un’altra app qualsiasi per smessaggiare gratuitamente e dovrà vedersela con iMessage, Whatsapp (che già su BlackBerry è usata da milioni di utenti), Viber e pure la nuova Hangouts di Google.
E il tutto senza che sia ancora chiaro il piano di business dietro questa mossa. Forse che RIM chiederà una tariffa annua per l’utilizzo del servizio? E in quel caso chi è che dovrebbe preferire BBM a Whatsapp, con i suoi prezzi stracciatissimi, o una delle tante alternative gratuite?
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