AAPL in caduta libera, vince il sentimento negativo

di Redazione 24

Mercoledì mattina, quando dall’America è arrivata conferma dell’esito del voto presidenziale, in tanti, di qua dall’Atlantico, hanno affrettato i tempi e battezzata come positiva la reazione dei mercati.
Se positivo nel vocabolario italiano significasse “bagno di sangue”, allora ci avrebbero preso. Nella giornata di mercoledì i mercati hanno bruciato miliardi come il pellet a gennaio in Alaska. A farne le spese in maniera assai pesante è stato il titolo Apple, che quando si tratta di prendere batoste sulla scia del “sentiment” negativo è sempre in prima linea.

La prima parte del disastro si è consumata proprio mercoledì, quando il titolo ha toccato il minimo di 555,75$, una cifra che non si vedeva da mesi. Praticamente una caduta libera di più del 20% da quel massimo di 705$ toccato il 21 settembre scorso sulle ali dell’entusiasmo per le vendite dell’iPhone 5.

Ieri, ancora peggio. Come guardare un incidente ferroviario al rallentatore. Il minimo del giorno è stato 535,29$ con chiusura a 537,75. E la situazione non accenna a migliorare in questo finale di una settimana in cui Wall Street ha deciso di punire la rielezione di un Presidente che, nonostante tutto, non ha mai mostrato un vero pugno duro contro l’ingordigia del fantomatico “1%” che controlla la finanza. Anzi.

Ma tornando ad AAPL, a parte la congiuntura generale negativa che ha segnato le contrattazioni del Nasdaq salvo poche insignificanti eccezioni, quali sono i motivi che hanno spinto il titolo così in basso?

L’ipotesi più curiosa che ho potuto leggere su Stocktwits indica questa correzione come una punizione che gli investitori repubblicani hanno voluto infliggere ad un azienda simbolo dei liberali californiani atei omosessuali abortisti debosciati che hanno rieletto Obama. Una interessante tipologia etnica cui appartiene, a quanto ci han detto le urne, più del 50% degli americani.

Lasciando da parte le analisi antropologiche dal fondamento piuttosto dubbio, non è difficile individuare cosa abbia destabilizzato del tutto un quadro clinico AAPL già compromesso per colpa dei mercati.

In primis quel simpaticone di Terry Gou, il capo di Foxconn, se ne è uscito ieri con un’altra dichiarazione al fulmicotone. Gli iPhone 5 sono troppo difficili da produrre (Terry, ce l’avevi già detto un mese fa) e quindi i bravi cinesi superlavoratori non riescono a star dietro alla domanda. Fantastica la chiosa finale del mega-super-lup-man di Foxconn: vogliamo che i nostri partner facciano i soldi, perché anche noi in questo modo faremo soldi, quindi continueremo a mettercela tutta a costruire gli iPhone 5.

Il Gran Lup. Mann. Cav di Gran Croc. Sua Ecc. Eminentissimo Terry Gou, capo di Foxconn

Poi ci si è messa CNBC, che per qualche ragione non ancora ben chiara, ha scelto di dedicare la programmazione del mercoledì al tiro alla Mela, lo sport preferito dagli “esperti di finanza” che non hanno comprato AAPL quando quotava a 80$, nel 2008. Nel frattempo IDC e altri istituti di ricerca hanno scelto questa idilliaca settimana per dichiarare il drastico calo del market share dell’iPad. Numeri sempre molto divertenti da leggere, quando si considera che Apple è l’unica azienda che del proprio tablet dichiara numeri di vendita reali, non vaporose quote di “spedizioni ai magazzini”.

Nel calderone vanno messi anche i rimasugli della destabilizzazione registrata dopo la riorganizzazione aziendale della settimana scorsa. S’aggiunga infine, come ciliegina sulla torta, un uragano che oltre a mezza New York ha sconquassato pure la copertura mediatica del lancio dell’iPad mini, le cui recensioni più che positive e i cui ottimi numeri di vendita sono praticamente passati inosservati.

A questi punti qualcuno potrebbe pensare che la situazione offra un’ottima opportunità a chi vuole comprare AAPL ad un prezzo che non fa giustizia ai fondamentali dell’azienda. Ma c’è da stare attenti, perché questo ragionamento sembrava impeccabile anche mercoledì sera, prima dell’ulteriore batosta di ieri. Il “sentiment” su AAPL, se lo si potesse rendere in forma grafica, in questo momento avrebbe le sembianze di una enorme freccia rossa puntata verso il suolo.

A stoppare una caduta libera di questa natura, uno dice, dovrebbero essere certi semplici calcoli finanziari. Ma se mercoledì il raggiungimento di una P/E Ratio ai minimi storici (che non si vedeva dalla crisi del 2008) non è bastato a far accorrere la cavalleria dei compratori, qual’è il “bottom” ce lo potranno dire solo le prossime giornate di contrattazione.

Commenti (24)

  1. Hai dimenticato Pez. Di Merd. tra i titoli di Gou :D

  2. Non sono di certo un esperto di finanza, tutt’altro, ma trovo comunque assurdo che un’azienda debba essere valutata in base al “sentimento”.

    Se avessi un’azienda, grande o piccola che fosse, vorrei che fosse valutata per quello che fa, non per quello che si sente dire sul suo conto.

    1. @Luca: allora non dovresti quotare la tua azienda in borsa.

  3. Luca ha detto:

    Non sono di certo un esperto di finanza, tutt’altro, ma trovo comunque assurdo che un’azienda debba essere valutata in base al “sentimento”.
    Se avessi un’azienda, grande o piccola che fosse, vorrei che fosse valutata per quello che fa, non per quello che si sente dire sul suo conto.

    Beh credo che il discorso sia che tutta la borsa in certi momenti subisce il “sentimento” non inteso per una specifica azienda o prodotto bensì come logica d’azione che lascia da parte analisi tecniche.

    Comunque anche il titolo google dal 4 ottobre ha perso il 15% (tornando ai livelli di aprile), meno di apple (tornata ai livelli di marzo) ma comunque simile, evidentemente le cause generali sono le medesime.

    1. @LucaS:
      Relativamente. Nel caso di Google c’è stata qeulla debacle dei risultati fiscali usciti in anticipo che ha fatto perdere al titolo circa un 10% praticamente in un’unica seduta, quindi lì c’era un elemento ben definibile…

  4. Veramente assurdo questo attacco ad AAPL

  5. Vado controcorrente: AAPL è fortemente sapravvalutata, è venuto il momento di ridimensionarla?

    1. @Andre:
      No, perché Apple, un’azienda solidissima, con profitti incredibili e una prospettiva sul trimestre in corso da record assoluto è casomai molto sottovalutata, anche da un semplice punto di vista tecnico ;)

  6. Complimenti Camillo – un ottimo articolo :)
    chiaro, semplice ed essenziale come le fondamenta della 

  7. Camillino, ti parlo da possessore di stocks AAPL: lascia stare. Non occuparti di argomenti più grandi di te. Già ululi al vento in ogni tuo “scritto”, ma questo è intollerabile, Continua a blaterare dei dispositivi iDiot, che più ti si confanno…

    1. E fammi capire, cosa in questa analisi non descrive bene la settimana che da possessore di AAPL hai appena vissuto? Ma sparisci.

    2. @Camillo Miller: Gentile tuttologo: la discesa di AAPL è cominciata poco dopo la metà di settembre… ooooh, meraviglia!
      Lascia perdere le “cose da grandi” e concentrati sulla punteggiatura, bamboccione.

    3. Camillo, ma chi è l’idiota che risponde al nome “l’itagliano”?!
      È possibile attivare la moderazione, onde evitare gli insulti gratuiti?
      Saluti
      A.
      P.S.: “idiota” non è un insulto, è un dato di fatto…

      Author: l’itagliano
      Comment:
      @Camillo Miller: Gentile tuttologo: la discesa di AAPL è cominciata poco dopo la metà di settembre… ooooh, meraviglia!
      Lascia perdere le “cose da grandi” e concentrati sulla punteggiatura, bamboccione.

    4. Gentile vigliacco che non ti firmi manco con nome e cognome: critica con la tua faccia chi ci mette la propria, se vuoi pontificare.
      E controlla i numeri prima di parlare… AAPL ha toccato i 705$ durante la seduta del 21 settembre e ha chiuso il mese sopra i 670$. Se questo secondo te è iniziare la discesa “poco dopo la metà di settembre” magari è il caso di cambiare calendario.
      Da ottobre gente come quell’individuo orrendo di Kass e altri come lui hanno cominciato a spalare m. a più non posso, fino ai risultati della settimana scorsa.
      Venerdì lo stesso Kass, che si era sperticato per definire “finita” Apple, ha detto che ora ricompra. Non si capisce nemmeno come faccia ad essere legale una roba simile.

      Vai vai, ritirati nel tuo cervellino piccolo piccolo a giocare con i tuoi amici invisibili.

    5. @Camillo Miller: Gentile Educato: sei tu che pontifichi beandoti di luoghi comuni, ma capisco tu non possa capirti. Mi sembra che in questo forum chi non è d’accordo col “Lider Maximo” debba essere, ovviamente, infamato: complimenti per la classe e la cultura.
      Ah… complimenti anche per il fatto che dimostri di non essere neppure in grado di leggere un semplice grafico (o chart, come diresti tu per impastarti la bocca). Sù, vai a vedere l’andamento AAPL negli ultimi tre mesi, poi chiedi scusa a tutti, pubblicando una bella rettifica. Un po’ di umiltà potrebbe solo giovare a te e a tuo fratello (quello che ti difende poco sopra, palesando acefalia conclamata).
      Vabbé, dai: chiedi alla mamma di comprarti il Camillino Eldorado e smettila di frignare. Ti prometto che non disturberò più nè te, nè i tuoi degni fans.

    6. @Ask69: Carissimo: se hai pensato che “dispositivi iDiot” fosse un modo indiretto di offendere il tuo parente, ti sbagli. Mi riferivo proprio alla stupidità dei vari iPod, iPhone, Ipad, ecc. che, per intenderci, anch’io uso, pur riconoscendone l’intrinseco approccio “umiliante” che Apple ha con l’utente medio.
      Comunque tranquillo: eviterò accuratamente questo sito, onde evitare di scatenare reazioni isteriche negli astanti.
      Cuntent? :)

    7. Credo che si possa dissentire da un articolo in diversi modi, magari facendo notare delle proiezioni diverse. Questo è il vantaggio del web, mentre quello che fai te è insultare l’autore senza proposizioni, permettimi di dire che questo lo fanno già i giornali e non è costruttivo.
      Visto che te ne intendi di numeri butta giu una proiezione fondata, sarei contento di leggerla e valutarla, ma senza offenderti.

    8. Bravo, e magari la prossima volta, se (su qualche altro sito) ti andasse di nuovo di fare il provocatore, almeno abbi il coraggio di firmare con nome e cognome.

      Paolo Petrozzi

  8. Siceramnete non capisco che cosa cercano nella borsa delle grandi aziende senza difficoltà finanziarie tipo Apple. Solo momentanei apprezzamenti per credere in modo virtuale il valore dell’azienda e in questo modo i dirigenti possano prendere più e più soldi. Dovrebbero fare come la Red Bull: nessun debito con le banche e non presente sulla borsa. Così l’andamento dell’azienda e perfettamente proporzionato ai risultato reali e non ai sentimentalismi del mercato.

  9. Credo che per far riprendere quota le azioni, bisognerebbe fornire qualche indicazione in più al mercato sul lungo periodo, gli investitori ed i clienti si aspettano il nuovo corso di apple, la nuova era post iphone e ipad che possa dare ad apple quel gap sui competitor che adesso si é fatto più sottile rispetto a 2-3 anni fa (in cui si è accumulata la fortuna di apple).
    Dal punto di vista tecnologico e finanziario si è giunti sul picco della gaussiana, bisogna dare tramite il management e nuove acquisizioni una traccia su ulteriori progetti e sviluppi, far tornare ad apple il tono innovatore e non commerciale che ultimamente si addice.

  10. Io vi invito senza troppe fantasie ad analizzare i grafici sulle quotazioni AAPL degli ultimi anni e noterete come in GOOG o AMZN che nel 3° trimestre o meglio le B.P. 3° 4° trimestre le quotazioni scendono sempre, sia per i risultati come sempre sotto le stime degli analisti e diciamo anche per motivi “strategici” abbassamento quotazione, equilibrio e buone possibilità di aumentare le quotazioni nel B.P. dopo i risultati quasi sempre ottimi del trimestre piu redditizio ovvero quello che comprende Natale, quindi qui tutto normale.
    L unica cosa che amerei farvi notare è come nel giro di solo 1 anno i media siano passati da tenere sul palmo della mano Apple, parlandone come un azienda mitologica, ai piu recenti continui attacchi, dando risalto anche alle piu piccole cause che in fondo sempre ci sono state o ai piu piccoli scioperi (a volte composti da soli 20 dipendenti) di FoxConn, ove anche AMZN Nokia e Google\Samsung producono i loro dispositivi, ma la colpa è sempre stata imputata ad Apple, sempre e comunque.
    L unica cosa che può far riflettere penso sia solo questo cambio di corrente, sicuramente strategico, sicuramente coordinato da qualcuno, che cerca in qualche modo di far passare i piccoli azionisti “sentiment” AAPL a qualche altro titolo HITECH.

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