Apple fa causa Amazon per l’uso del termine Appstore

di Redazione 15

Un nuovo scontro legale si aggiunge alla lunga lista delle cause in corso fra i grandi attori dell’IT: Apple ha denunciato Amazon per l’uso improprio del termine Appstore.
In una querela depositata lo scorso venerdì 18 marzo, Apple lamenta la violazione del trademark “App Store” che l’azienda di Cupertino si è vista riconoscere nel 2010 e che Bezos e co. hanno utilizzato, se pur con uno spelling differente, per battezzare il loro futuro Store di applicazioni per terminali Android.

Cupertino contesta l’utilizzo deliberato di una terminologia di sua appartenenza per una piattaforma che sarà una diretta concorrente dell’App Store “originale”.

Nei documenti depositati presso il tribunale della California del Nord Apple specifica che Amazon è stata contattata a più riprese con l’esplicita richiesta di modificare il nome attribuito al nuovo servizio per il download delle applicazioni. In assenza di una risposta “sostanziale” si è resa necessaria l’attivazione di una procedura legale.

Va ricordato che secondo l’ordinamento statunitense un’azienda detentrice di un marchio (un termine come un logo) deve fare quanto in proprio possesso per difenderne la proprietà. Il rischio è che la creazione di un precedente non perseguito legalmente possa portare all’utilizzo del termine anche da parte di altri soggetti, fino ad una generalizzazione dell’uso e al conseguente decadimento della specificità del marchio.

Sebbene l’ufficio Trademark e Brevetti statunitense abbia riconosciuto ad Apple i diritti su “App Store”, la possibilità che un termine così generico sia di proprietà dell’azienda di Cupertino è andata giù male anche a Microsoft, che si è appellata contro l’assegnazione del marchio. Apple ha risposto a tono rinfacciando a Redmond la proprietà di termini ancor più generici come Windows e Office. Il ricorso è ancora in fase di giudizio.

[Bloombergvia]

Commenti (15)

  1. Alcuni punti che credo siano non smentibili e che vi invito ad usare come argomentazione in tutte le discussioni che avrete al riguardo, da oggi in avanti, con troll o non troll vari. Fate tranquillamente copia e incolla senza problemi.

    1) anzitutto qua non parliamo di un semplice termine a sé. Si tratta di un termine composto da una abbreviazione + un’altra parola. Non abbiamo due parole pure e semplici. Una è una abbreviazione. Quindi abbiamo un termine frutto di una capacità d’ingegno che tra l’altro ha ottenuto un riconoscimento legale di utilizzo esclusivo da parte di Apple.

    2) Prima del lancio da parte di Apple di AppStore, NESSUNO usava l’abbreviativo “app” e, se anche qualcuno l’avesse sporadicamente usata, di certo nessuno usava lo stesso abbreviativo nelle dimensioni con cui se ne è parlato DOPO l’introduzione di AppStore.

    3) Chi sostiene che AppStore si tratti di un termine “generico”, in realtà assegna un punto sulla lavagna a favore di Apple.
    Infatti, anche qua: chi mai al mondo, prima del 2008, usava il termine AppStore? Se un termine è davvero “generico” allora lo è da sempre. Perché altrimenti, se lo diventa GRAZIE a qualcuno, allora non è generico “naturalmente” ma lo è diventato GRAZIE a quel qualcuno.

    Ad esempio, per quanto si possa discutere del paragone con la parola “Windows” (dato che comunque AppStore va a qualificare direttamente ciò che menziona mentre Windows è una parola che di per sé non si collega a nulla che sia un OS), però quest’ultimo termine si presta bene a chiarire quest’ultimo punto: Windows (finestre) è un termine generico che è generico DA SEMPRE. Tutti hanno sempre usato la parola “windows”. Da sempre. Anche nell’ottocento o nel medioevo il termine windows era generico, in quanto menzionava un oggetto di “uso” comune. Bill Gates non era ancora nato, ma il termine era GIÀ generico.

    AppStore invece non è MAI stato “generico” se non DOPO che Apple l’ha introdotto. Si tratta di un termine NATO GRAZIE AD APPLE e in funzione di Apple.

    La verità?

    La verità è che Amazon (termine generico?) e altri vogliono cercare di elemosinare un po’ del successo che Apple sta avendo, non essendo probabilmente in grado di crearne del proprio da soli, con le proprie gambe.

    Perché mai non potresti chiamare il tuo store in altro modo? Ad esempio Amazon market, che sarebbe un nome di gran lunga più adatto e comprensibile, considerando che è un negozio di applicazioni che va ad inserirsi nel mondo Android affiancando appunto “Android Market”. Android, altro termine generico da sempre (è anche una vecchia canzone dei Green Day, tra l’altro). Se il tuo negozio di applicazioni è qualitativamente buono con degli ottimi contenuti sarà buono a prescindere dal nome.

    Non è che forse Amazon, sapendo di non poter combattere sul piano della qualità dell’offerta, cerca più facilmente di “mendicare successo” con un termine, AppStore, INVENTATO da Apple e che praticamente NON esisteva prima di….AppStore?

    Infine, faccio notare che il fatto di aver scritto “Appstore” tutto attaccato e con la A e non la S maiuscola è quasi un riconoscimento del fatto che si è consapevoli che la casella è già (legittimamente) occupata da qualcun’altro (Apple).

    Già.

  2. Ovviamente magari citate che il commento l’ha scritto lo zio roger, anche perché l’ho scritto da iPhone e dal letto. Apprezzate lo sforzo :) ora vado ad ascoltarmi android.

  3. Concorso pienamente. Aggiungerei però al tuo ragionamento (giusto per aumentarne l’obiettività) una qualche parola sul termine Apple (anch’esso paragonabile a Windows, ma non in questo caso a “Microsoft”). Non so in che modo Apple lo abbia protetto con relativo marchio “grafico” (tra l’altro anche lui travagliato con i produttori dei Beatles, nome generico pure quello ;) ). Lo stesso inglese forse non potrebbe considerarsi lingua originale, ma costruita quasi a tavolino, ma qua divaghiamo ;)

  4. Ben scritto Roger.
    Se appstore non è un marchio allora togliamoci dai piedi tutta la normativa sui marchi perchè è inutile.

  5. Roberto
    Certamente. Anche “Apple”, ma lì il discorso è diverso perché parli del nome di una società e la denominazione delle società è regolata secondo determinate regole con trademark e trademark.
    Tieni conto comunque che anche AppStore sarebbe “Apple AppStore” nella sua completezza, unendo ad esso il nome della società, ma in realtà si chiama AppStore e basta. Esattamente come Windows si chiama Windows e basta. Nessuno dice “oggi ho comprato una licenza di microsoft windows”.

    Circa il nome Apple e la causa con i Beatles, se non erro Apple ha vinto quella causa. Infine, la registrazione del trademark AppStore è stata approvata, come scritto nel post e quindi Apple può legittimamente vantare un diritto. Poi a qualcuno potrà non piacere, ma ci sono delle regole.

  6. Roberto
    scusa, chiarisco: nel senso che Apple è il nome di una società. Mentre qua parliamo di un trademark relativo ad un servizio. E capirai che è differente parlare di un nome di una società o di un nome di un singolo prodotto (windows) o servizio (AppStore).

  7. concordo in pieno roger

  8. Vorrei solo fare una correzione al discorso di R, l’abbreviazione App per il termine applicazione non è stato inventato da Apple, veniva infatti usato anche prima, ma Apple lo ha reso di uso comune e popolare, infatti non è brevettato.

    Ciò che è stato registrato è l’unione delle parole “App Store” scritto così, non App da sola e tantomeno Store da sola.

    Non bisogna generalizzare, è come se uno registrasse il nome “graficamente studio” non vuol dire che poi nessuno può usare graficamente e studio, ma che in quell’ambito insieme in quell’ordine e con quello spazio non può essere usato. Infatti spesso si vedono nomi simili che magari hanno solo un trattino “graficamente-studio” o “graficamentestudio”.

    Capito questo discorso, siamo tutti concordi che il termine “App Store” sia utilizzabile unicamente da Apple.

    Ragionando in questo senso, credo invece che Amazon che non è una piccola azienda, avrà dei consulenti di un certo livello, e sicuramente prima di usare il nome che hanno usato ci avranno pensato mille volte.

    Infatti il dubbio mi viene…il termine usato è “amazonappstore” tutto attaccato e minuscolo e non “Amazon App Store” e neanche “Amazon Appstore”.
    Il senso è che se “Mela” è registrato, io posso usare “Melassa” o “Caramela” o “Amazonmela”.

  9. klerik
    guarda l’immagine qua sopra, è staccato, come sono staccate anche le parole amazon e appstore cui fai riferimento
    http://images.macrumors.com/article/2011/03/21/194052-amazonappstore.png

  10. per immagine qua sopra mi riferivo ad un’altra immagine in cui sempre sono staccate le parole..e ancora di più che in quella qua sopra.

  11. si dal logo non si capiva bene, ma ho controllato sul sito…
    Comunque il discorso è in parte lo stesso.

    Amazon Appstore

    Apple App Store

  12. ho visto ora il tweet Camillo. lol grazie :)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>