Apple Vision Pro, il prossimo anno arriva la nuova generazione con quali cambiamenti?

Nonostante le vendite iniziali non abbiano soddisfatto le aspettative, Apple non sembra intenzionata ad abbandonare il progetto Vision Pro.

La strategia di Cupertino va oltre il successo commerciale immediato, puntando a utilizzare questo dispositivo come un banco di prova fondamentale per sviluppare nuove tecnologie.

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Apple Vision Pro di seconda generazione in arrivo nel 2026

L’obiettivo è creare una piattaforma che non solo migliori i futuri modelli di visori e occhiali, ma che permetta anche di estendere soluzioni hardware e software innovative all’intero ecosistema Apple, dai Mac agli iPhone. La strada per il futuro di Vision Pro è ancora incerta, ma i rumor indicano una direzione chiara. Secondo un recente report del quotidiano taiwanese Commercial Times, il prossimo grande passo per il visore avverrà nel 2026.

La novità più significativa sarebbe l’introduzione del chip R2, un processore di nuova generazione, che verrebbe prodotto da TSMC con un avanzato processo a 2nm. Questo aggiornamento tecnologico promette di rivoluzionare le prestazioni del dispositivo.
Attualmente, il Vision Pro si basa su una combinazione di due chip: l’M2 per le elaborazioni principali e l’R1 per la gestione degli input. Il chip R1 è un elemento cruciale, incaricato di elaborare in tempo reale i dati provenienti da ben 12 fotocamere, cinque sensori e sei microfoni. Questo complesso sistema garantisce una latenza estremamente bassa, pari a soli 12 millisecondi, fondamentale per un’esperienza fluida e senza interruzioni.

La novità del chip R2

L’introduzione del nuovo chip R2, basato su una tecnologia a 2nm, rappresenterebbe un salto di qualità notevole. Con una potenza di calcolo superiore, l’R2 sarebbe in grado di gestire in modo ancora più efficiente tutti i dati sensoriali, migliorando ulteriormente la fluidità e la reattività del dispositivo. In un’esperienza dove il mondo digitale si fonde con quello reale, una latenza quasi impercettibile è un fattore determinante per l’immersività e l’usabilità, rendendo l’interazione ancora più naturale e intuitiva.

Mentre il report del Commercial Times delinea un futuro a lungo termine per il Vision Pro, aggiunge un’ulteriore incertezza alle tempistiche precedentemente ipotizzate. Fino a poco tempo fa, si parlava di un possibile aggiornamento del visore già nel corso di quest’anno. Le indiscrezioni includevano l’integrazione di un chip M4 o M5, l’introduzione di un nuovo archetto per un comfort superiore e, forse, una nuova colorazione Space Black.

Questo nuovo scenario, che sposta l’introduzione del chip R2 al 2026, rende il percorso di Apple meno chiaro. È possibile che Apple stia pianificando più di un aggiornamento, con un’evoluzione incrementale nel breve termine e una revisione più profonda e radicale prevista per il futuro. Resta da vedere quale sarà la vera strategia dell’azienda e se le voci si sovrapporranno o sveleranno piani multipli per il visore che punta a ridefinire il concetto di realtà mista.

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