Stando alle ultime indiscrezioni, Apple starebbe per rivoluzionare il mercato dei portatili con un MacBook economico, caratterizzato da una scelta progettuale audace e innovativa che riguarda l’adozione di un processore derivato direttamente dagli iPhone.
Questa strategia mira a ridurre significativamente i costi di produzione, rendendo i dispositivi più accessibili a una platea più ampia senza però sacrificare funzionalità essenziali e prestazioni di buon livello.
MacBook economico che sfrutta l’AI
Una delle peculiarità più interessanti di questa futura linea di MacBook risiede nella loro capacità di supportare pienamente le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale generativa. Questo è possibile grazie ai chip montati sugli smartphone più performanti di Apple, che ormai garantiscono elevate prestazioni e sono in grado di gestire carichi di lavoro complessi legati all’AI. L’altra caratteristica distintiva sarà una palette cromatica particolarmente accesa e vivace, un chiaro segnale che questi MacBook economici potrebbero strizzare l’occhio soprattutto a un pubblico giovane e dinamico, alla ricerca di un dispositivo che combini funzionalità e un tocco di personalità.
Il primo a ipotizzare questa mossa strategica è stato il noto analista Ming-Chi Kuo, figura di riferimento nel mondo Apple. Nello specifico, Kuo ha parlato dell’adozione del chip A18 Pro, lo stesso che ha debuttato l’anno scorso a bordo degli iPhone 16 Pro e iPhone 16 Pro Max. Questo processore si è subito affermato al vertice del segmento mobile di Apple, offrendo un supporto completo a tutte le funzionalità più avanzate, inclusa la suite di intelligenza artificiale Apple Intelligence. A rafforzare questa tesi, il portale MacRumors ha riportato un nuovo indizio: un riferimento a un inedito computer portatile identificato dalla sigla Mac7,1, scovato all’interno del codice dell’ecosistema AI di Apple.
L’idea di un MacBook economico non è utopia
È naturale aspettarsi che la famiglia di chip della serie A, pur essendo estremamente performante in ambito mobile, abbia una minore potenza bruta e un numero inferiore di core rispetto alla serie M dell’architettura Silicon proprietaria di Apple, finora utilizzata nei vari modelli di Mac. Tuttavia, per un terminale di fascia bassa, questa configurazione può svolgere il proprio lavoro in modo egregio e senza problemi. Si può quindi facilmente immaginare un MacBook con chip da iPhone come soluzione ideale per studenti o per utenti con esigenze meno estreme, che non richiedono performance massime per attività come la produzione di video musicali professionali o un multitasking estremamente spinto.
Le anticipazioni suggeriscono che i nuovi Mac con processore A18 Pro dovrebbero entrare in produzione di massa verso la fine del 2025. Il loro debutto sul mercato è previsto per la successiva primavera del 2026, accompagnato da scocche con colorazioni vivaci che spazieranno dal tradizionale argento fino a tonalità di blu, rosa e giallo. Sarà di particolare interesse scoprire il prezzo di listino finale di questi nuovi, attesissimi MacBook.