Anche per il Palm Pre è arrivato il Jailbreak

di Redazione 4

Amanti dell’iPhone con Jailbreak, da oggi avrete un motivo in più per sognare l’arrivo in Europa (quindi anche in Italia) del nuovissimo Palm Pre: anch’esso, infatti, è stato Jailbroken. A portare a termine questo compito non è stato ovviamente il DevTeam (che ricordo è impegnato a scoprire tutti i segreti dell’iPhone OS 3.0 per essere pronto con QuickPwn appena dopo il rilascio ufficiale) ma un “irish developer” di applicazioni per Android e iPhone. Non soddisfatto dopo aver ricevuto gratuitamente un Nokia 5800 durante una conferenza di Nokia al WWDC, ha deciso di acquistare un Palm Pre senza contratto (602$, tasse incluse) per capire se fosse possibile “hack the activation out of the OS” (attivare il device) e creare delle Apps anche per questo nuovo dispositivo così da aumentare il proprio business.

Quello che ha scoperto, però, ha dell’incredibile.

La creazione di nuove Apps per questa piattaforma da parte dello sviluppatore in questione è ormai argomento di secondo piano perché tutta la sua attenzione si è focalizzata sulle scoperte fatte durante i tentativi di Jailbreak.

È stato infatti scoperto che il Palm Pre permette l’esecuzione di un “unsigned firmware”  e ha una shell di root accessibile tramite USB quando lo si utilizza in “modalità sviluppatore”: un device decisamente meno “blindato” rispetto ad iPhone.

Altra scoperta interessante, secondo questo sviluppatore, è che l’intera interfaccia utente e tutte le applicazioni sono scritte in javascript, e ciò significa, in sostanza, che  è possibile modificare a piacere il codice sorgente senza ricompilare nulla. Anzi è addirittura possibile far girare applicazioni per Linux in linguaggio C / C++ come mostra il recente hack del Palm Pre con cui è stato possibile far girare Doom.

Dopo aver reso note le sue scoperte, Steven Troughton-Smith è stato invitato ad un meeting con gli ingegneri di Palm che hanno elaborato il WebOS (il nuovo sistema operativo del Pre) e gli stessi hanno confermato le sue intuizioni. Avrà ricevuto un’allettante offerta per fermare i suoi studi alternativi?

Per ora non ci resta che fare i complimenti per la scoperta a Steven, sperando che queste nuove possibilità del Pre aprano la strada ad una comunità di sviluppo alternativa come è stata, ormai poco meno di due anni fa, quella che ha dato alla luce Installer e più recentemente Cydia.

Commenti (4)

  1. Se non sbaglio è lo stesso sviluppatore di Stack per iPhone ^^

  2. mi era venuto un colpo quando ho visto che l’aveva comprato a 60$!!! fortuna che mi sono sbagliato leggere, se no addio iphone!!!
    anche perchè i prezzi che ha messo in giro tim sono a dir poco scandalosi!!!

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