Terremoto in Giappone, l’hi-tech si blocca

di Redazione 10

Tsunami Giappone 11 marzo 2011
È chiaro a tutti, ormai, che il Giappone è piegato da una calamità naturale. Prima uno dei più forti terremoti mai registrati sul pianeta e, subito dopo, il peggio. Uno tsunami di proporzioni apocalittiche che, fino a ieri, avremmo immaginato di vedere solo in qualche colossal catastrofico realizzato ad Hollywood con effetti speciali a non finire.

Innanzitutto, l’intera redazione di The Apple Lounge è vicina a tutto il popolo giapponese in questo momento drammatico che sta interessando il Paese del Sol Levante. Paese ha segnato la crescita di molti di noi con i famosissimi cartoni animati e, soprattutto, portandoci nel tempo tanti prodotti hi-tech. Ed in questo momento terribile, anche il settore hi-tech sta iniziando a subire i primi danni dovuti alla doppia calamità.

Se il bilancio delle vittime è destinato a salire vertiginosamente, non è ancora chiaro quali saranno le ripercussioni di tale evento nel mondo dell’hi-tech e non solo. Al momento una delle aziende più famose del pianeta, la SONY, ha dovuto bloccare alcune sue fabbriche a causa dei danni subiti. Per ora sembra che questo blocco interesserà particolarmente i blu-ray e le batterie. Ma anche altri produzioni potrebbero bloccarsi o subire ritardi nei cicli produttivi.

Ricordiamo che alcuni partner di Apple sono giapponesi. Uno, ad esempio è proprio SONY, e non è dato sapere cosa comporterà l’evento catastrofico anche sui cicli di produzione della Mela. Non sappiamo, ad esempio, quali batterie siano presenti all’interno del nuovo iPad e se questo evento porterà dei ritardi nelle consegne e nel lancio del resto del mondo.

Al momento anche altre aziende hanno bloccato le produzioni a causa di danni (più o meno gravi) nelle fabbriche. Tra le più famose Toyota, Honda (in una fabbrica sembra che un lavoratore sia morto per il crollo di un muro) e Panasonic (alcuni lavoratori risultano al momento feriti).

Già i mercati finanziari hanno iniziato a risentire di questo evento movimentando i titoli delle aziende nipponiche e, mentre stiamo a vedere cosa accadrà nelle prossime ore (si spera che madre natura non flagelli con ulteriori forti scosse di assestamento la zona giapponese), l’allerta tsunami è stata diramata su tutto il pacifico. Se in un primo momento le coste di U.S.A. e Canada sembrava potessero non essere interessate dall’onda anomala, adesso si pensa che potrebbero esserci ripercussioni anche in Nord America. Cupertino non dovrebbe risentire di un eventuale onda anomala vista la particolare geografia di quella zona della California.

Restiamo in attesa di altre novità dal Giappone e speriamo che non ci siano perdite più gravi di quelle già dichiarate in termini di vite umane.

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Commenti (10)

  1. Leggevo che le onde che arriveranno sulle coste americane saranno da mezzo metro a massimo due metri, quindi la cosa dovrebbe sgonfiarsi data la distanza. Per le hawaii invece non saprei, vista la posizione.

  2. In queste situazioni non si sà cosa dire…..solo mi sento molto vicino a tutte quelle persone che si trovano in mezzo a quell’inferno…

  3. alle hawaii sono “abituati” agli tsunami, e per quanto questo sia tremendo non credo che produrranno particolari danni, dato anche il preavviso.. cmq penso una decina di metri

  4. vedere le immagini dei danni che il sisma (e gli tsunami conseguenti) hanno potuto causare in quello che è il paese in assoluto più evoluto in materia di prevenzione contro i terremoti fa veramente rabbrividire. se scosse di una simile intensità avessero colpito i paesi più poveri dell’area asiatica probabilmente saremmo qui a parlare di centinaia di migliaia di vittime…
    in bocca al lupo a loro. mi inchino davanti alla dignità e al coraggio che stanno mostrando…

  5. Veramente molto triste la situazione, spero che il Paese si riprendi rapidamente anche se ovviamente questo non colmerà il dolore e la sofferenza per le persone morte in questo sfacelo.

  6. ho visto le immagini a mezzogiorno. credevo fossero rendering di possibili danni, ma poi ho capito che quelle case e quell’acqua e quel disastro sono realtà. non ho parole.

  7. Sperando che le morti non siano più di quelle già annunciate, il senso di impotenza in queste situazioni che ci fa capire che siamo piccoli rispetto all’immensa natura che non può essere fermata.

    Rip

    Marco

  8. Piena solidarietà ad un popolo stimabile sotto moltissimi punti di vista…

    Cavolo, se ci penso negli ultimi 3/4 anni ne sono successe parecchie di catastrofi.. Speriamo dunque siano destinate a diminuire.
    Mi sento fortunato di non aver vissuto esperienze simili in vita mia; e spero di non farne mai.

    P.s: ci mancherebbe solo che il terremoto dell’11 maggio a Roma previsto da Raffaele Bendandi si rivelasse vero….

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