E’ disponibile la versione 9.2.1 di iTunes. L’update introduce una serie di miglioramenti generali che Apple, nella descrizione dell’aggiornamento, sintetizza così:
iTunes 9.2.1 può essere scaricato direttamente dal menu Aggiornamento Software oppure dal sito di Apple, nell’apposita sezione “Downloads”.
Aggiornato anche iBooks per iPad, iPhone e iPod touch, che passa alla versione 1.1.1. Di seguito i cambiamenti introdotti dalla nuova versione del lettore di ebook sviluppato da Apple:
Le prime prove d’uso di iBooks 1.1.1 su iPad e iPhone 4 mostrano un sensibile miglioramento delle prestazioni, soprattutto in quei frangenti in cui la versione precedente di iBooks arrancava un pochino, come l’apertura iniziale. C’è anche una nuova modalità di visualizzazione a tutto schermo delle immagini e dei video (immagine a fondo articolo). Purtroppo l’aggiornamento non risolve il problema più grave di iBooks per gli utenti non statunitensi o inglesi: la totale assenza di libri all’interno di iBookstore, fatti salvi i titoli gratuiti del Progetto Gutenberg.
Per risolvere questo “bug” non basta certo un update minore, anche perché bisognerebbe piuttosto che si aggiornassero gli editori.
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E no, l'indisponibilità di libri italiani su iBooks non dipende dagli editori, ma da Apple, che non ha ancora avviato la contrattazione in Italia: noi stesso siamo in "lista d'attesa" per farci approvare, come piattaforma di aggregazione STEALTH, i titoli da noi distribuiti.
@ Antonio Tombolini:
Antonio, ho peccato nel generalizzare, ma il link al tuo post era un riferimento ai gruppi editoriali che compongono edigita e a Mondadori, fondamentalmente, che ad oggi sono stati tutt'altro che chiari sulla questione e sembrano non impegnarsi minimamente se non a cercare di far passare la logica dell'esclusiva.
@ Camillo Miller: capito :) Però lasciami insistere ancora un po'. Secondo me se Apple si decide ad avviare le contrattazioni per iBooks sarà difficile che qualche editore possa dirgli di no, Mondadori incluso. E se Edigita ritenesse di doverlo fare, dovrebbe subire la ribellione degli editori che distribuisce (credo), quindi non converrebbe neanche a loro. Ecco perché nel mio post concludevo dicendo più o meno che èinutile cercare di ingabbiare la rete, sarà la rete che li costringerà a cambiare, semmai :)