Grazie alla disponibilità di Realmac Software siamo stati in grado di testare per voi le versioni iPad e Mac.
Un libro non andrebbe mai giudicato dalla copertina. Ciononostante, converrete che trovandoci ormai in piena “era app” i pochi elementi a disposizione dell’utente su App Store o Mac App Store sono spesso dirimenti e permettono a colpo d’occhio di accantonare un’app o di darle una chance. L’icona di Ember svolge proprio questa funzione e rappresenta un ottimo paradigma in grado di esemplificare alla perfezione questo fenomeno.
Ember è organizzata in 3 macrosezioni (Libreria, Sottoscrizioni e Browser) ed è dotata di altrettante funzionalità (Scatto, Esporta ed Ispettore) oltre che da un completo strumento di ricerca interno.
Vengono qui raccolte tutte le immagini provenienti dalle diverse altre sottosezioni dell’app ed in particolare quelle che abbiamo apprezzato in Sottoscrizioni e Browser.
Una volta fatto doppio click sull’immagine, è possibile:
– zoomare (per eseguire lo zoom out è necessario tenere premuto il tasto alt)
– ruotare l’immagine o tagliarla
– applicare l’effetto pixel o blur
– aggiungere testo, un disegno a mano libera o un disegno smart (disegnando grossolanamente un poligono, il programma lo renderà perfettamente geometrico).
All’interno di questa sezione è possibile ricevere aggiornamenti da alcune fonti precaricate o da un qualsiasi feed RSS.
Facendo doppio click sull’elemento, è possibile aggiungerlo alla libreria, aprirlo in Safari o decidere di dedicarsi esclusivamente alla sua visione, nascondendo la barra di lettura sottostante.
Questa schermata consente di ricercare fonti di ispirazioni sul web e permette di cambiare lo user agent, potendo simulare la navigazione da iPhone e iPad. Viene offerta inoltre la possibilità di scattare una foto ad una selezione o alla pagina intera.
Senza dubbio è molto utile poter scattare screenshot su Mac. Ember ci viene incontro permettendoci di scattare foto a schermo intero, a schermo intero con timer, a selezioni di particolari aree o a singole finestre. Il tutto viene ovviamente raccolto in Libreria.
Questa utility permette di esportare le immagini appartenenti alla propria Libreria in un gran numero di servizi cloud e di blogging o di impostare le singole foto come immagine della Scrivania.
Questo strumento permette di modificare il nome dei singoli file, cambiare la cartella di collocazione, attribuire tag o descrizioni, link a siti web o stellinare le foto. Tutto ciò risulta particolarmente utile in caso di ricerca, in quanto l’app riuscirà più agevolmente a restituire risultati pertinenti.
La versione iPad differisce da quella ottimizzata per OS X per l’assenza delle sezioni Sottoscrizioni e per il Browser integrato, nonché per le funzioni Annotazioni e Importazione automatica screenshot (disponibili tramite Acquisto In-App). Riguardo al resto negli ultimi aggiornamenti sono state inserite Effetto pixel e Sfoca, che permettono di effettuare piccole modifiche alle immagini on-the-go.
L’app Ember rappresenta un valido archivio cui attingere in caso di necessità o semplicemente per rivedere foto o siti che ci hanno colpito.
Particolarmente utili sono le scorciatoie da tastiera, le estensioni per i vari browser (consentono di aggiungere facilmente elementi all’archivio) e l’integrazione con iCloud.
Meno intuitive sono le localizzazioni di alcuni comandi (vedi zoom out), da rivedere sicuramente nei futuri update.
Può ancora migliorare, specie nella versione iOS.
Voto: 8/10
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