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Simon Prakash, Senior Director di Apple, passa a Google

“Bei tempi” quelli in cui vigevano accordi (sotto banco) tra le grandi aziende del settore ICT della Silicon Valley per non rubarsi i dipendenti. Ora che però il Dipartimento di Giustizia dello zio Sam ha iniziato ad investigare su questa situazione, le cose sembra stiano iniziando a prendere un piega ben diversa.

Fino a qualche mese fa, ad esempio, non sarebbe mai potuto capitare che una azienda come Google “rubasse” da sotto al naso di Apple un Senior Director di un settore strategico per l’azienda di Cupertino. Fino a qualche mese fa, appunto, perché ora questo è successo con Simon Prakash che vedete nell’immagine al lato.

La notizia, comparsa sulle pagine di VentureBeat, è di quelle che danno molto da pensare. Prakash, che da ben otto anni lavorava in quel di Cupertino, non era uno dei tanti Senior Director bensì il responsabile per la product integrity dei prodotti Apple. Di tutti i prodotti Apple. In altre parole era il responsabile della qualità di ogni cosa che fosse dotata del logo con la mela mangiucchiata. Uno dei punti di forza (se non il punto di forza) di Apple.

Da oggi Simon Prakash è invece alle dipendenze di Big G e, da alcune indiscrezioni, è emerso che dovrebbe occuparsi di un progetto segreto che Google ha iniziato a sviluppare per volere del co-fondatore Sergey Brin il quale è a capo di diversi progetti di ricerca dell’azienda.

Prakash potrebbe essere stato scelto per portare avanti dei progetti nel settore mobile. È da ricordare, infatti, che Motorola, la cui occupazione principale, adesso, sembra essere quella di avviare azioni legali contro Apple, ha ceduto alcuni importanti settori. In particolare quello delle infrastrutture per le telecomunicazioni a Nokia Siemens Networks ed il settore Mobility proprio a Google. Probabile, quindi, che Big G voglia avvalersi delle competenze di Prakash per sviluppare una soluzione o un prodotto di qualità per il settore mobile.

Se davvero c’erano degli accordi tra Apple e Google per non rubarsi i dipendenti, la storia dell’ex SD sta a dimostrare che questi non vi sono più. A meno che, come potrebbero pensare i più maligni, non si tratti di una mossa voluta dai due colossi per far distogliere lo guardo al Dipartimento di Giustizia che lo ha posato su di loro. Staremo a vedere.

Redazione

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