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Caso Papermaster: Apple potrebbe spuntarla su IBM

L’assunzione del nuovo Vice Presidente sezione iPhone/iPod Mark Papermaster da parte di Apple si è trasformata in un percorso ad ostacoli. Dopo la decisione del giudice Kenneth Karas di cui  vi abbiamo parlato qualche giorno fa, Apple si è vista costretta a rimuovere la biografia del sostituto di Tony Fadell dalla pagina dei Top Executives sul proprio sito.

Papermaster è stato denunciato da IBM, l’azienda per cui lavorava prima della proposta di Apple, poiché avrebbe violato il non-compete agreement firmato a suo tempo con BigBlue, che al momento, legalmente parlando, tiene ancora il coltello dalla parte del manico. Ma con un piccolo colpo di scena alla Perry Mason, John Gruber di Daring Fireball ha scovato un precedente in una sentenza di un caso analogo datato 1998 che deporrebbe nettamente a favore di Apple.

Il giudice che si occupò del caso  Application Group, Inc. v. Hunter Group, Inc. allora stabilì che: “Si può applicare la legge della California per stabilire l’osservanza dell’obbligo di non concorrere da parte del soggetto dell’assunzione, in relazione ad un accordo lavorativo fra un dipendente che non risiede in California e un datore di lavoro il cui business abbia sede fuori dalla California,  qualora un datore di lavoro che ha sede in California è interessato a reclutare o ad assumere il non-residente per un lavoro che si svolge in California”.

Traducendo dal legalese tutto ciò significa che nonostante Papermaster non abitasse nel Golden State quando firmò l’agreement con IBM (azienda che ha sede nello stato di New York) si possono applicare le leggi della California per deliberare sulla questione poiché Apple, che vuole assumere il dirigente, ha sede a Cupertino. Tutto ciò non vorrebbe dire nulla se non fosse che secondo le leggi dello stato i non-compete agreement non hanno alcun valore legale, come stabilito pochi mesi fa dalla Suprema Corte della California.

Molto probabilmente gli avvocati di Apple avevano ben chiaro tutto questo quando hanno dato via libera all’assunzione del dirigente di IBM. Ora resta da vedere quanto ci vorrà perché, come ha detto Apple, “il polverone svanisca” e Papermaster possa ufficialmente cominciare a lavorare per Cupertino.

Redazione

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