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Apple OPEX: il capolavoro di Tim Cook

Gli analisti finanziari, dopo l’annuncio dei risultati fiscali del Q4 10, si sono concentrati come sempre sul calo del margine lordo (che per altro il CFO Oppeneheimer a luglio aveva già preannunciato), tanto che l’ostinata attenzione a questo indicatore è uno dei fattori che potrebbe aver contribuito alla reazione non positiva dei mercati ad un trimestre con risultati stellari.

Horace Dediu, analista Apple non affiliato a nessuna firm, già assurto a nuovo campione dell’analisi Apple indipendente visto il suo invidiabile storico di previsioni azzeccate, ha stilato un nuovo grafico che mette invece in evidenza un altro aspetto che i suoi colleghi più blasonati sembrano lasciare colpevolmente da parte. La percentuale sul fatturato delle OPEX di Apple, vale a dire le spese operative, si è abbassata con il crescere dei profitti.

Per dirla con P.E. DeWitt le aziende che crescono parecchio, come Apple in questi ultimi anni,  “tendono a mettere su un po’ di pancetta”. A quanto pare il Chief Operative Officer Tim Cook, vera colonna portante di Cupertino, sa applicare le regole del fitness che segue scrupolosamente in prima persona anche alla gestione delle operazioni aziendali.

Le spese operative di una grande azienda comprendono tutte le spese di carattere amministrativo, dagli stipendi ai benefits. In alcuni casi anche il costo della divisione R&D (research and development) viene preso in considerazione nel calcolarle. Il grafico di Horace Dediu che vedete qui sopra indica con precisione queste due tipologie di “expenditures” e ne evidenzia l’andamento dal Q405 fino al Q310

Nel trimestre precedente all’ultimo, le spese operative dell’azienda ammontano “soltanto” al 10,2% (circa) del fatturato dell’azienda. Nello specifico le spese puramente “SGA” (sales, general and administrative) hanno toccato un minimo storico del 7,7%, mentre per ricerca e sviluppo Apple ha speso circa il 2,4% del fatturato del trimestre.

Può sembrare poco, ma in realtà, visto che stiamo parlando di percentuali degli introiti, le spese della divisione R&D sono di fatto cresciute. Fare un conto preciso, a partire dal grafico non è facile, ma se consideriamo il 2,4% di R&D nel Q3 2010 e all’incirca il 2,6% nel Q2, viene fuori che Apple nel Q2 10 ha speso per la ricerca all’incirca 320 milioni di dollari, mentre nel trimestre successivo la spesa è salita a circa 500 milioni.

Lo stesso ragionamento vale anche per le spese SGA, ovviamente, ma mantenere a questo livello i costi operativi nonostante la crescita del 250% dei profitti dal 2005 ad oggi è segno di un’efficienza decisamente invidiabile.

Redazione

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