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Apple fa richiesta all’ICANN per il dominio .apple

Ieri l’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) ha reso pubblica la lista degli applicanti che hanno richiesto l’assegnazione di nuovi nomi a dominio generici (generic top level domain) che permetteranno la registrazione di nuovi domini del tipo .qualcosa. Google aveva già rivelato di aver richiesto l’assegnazione alcune “stringhe”, il nome tecnico dato alle nuove estensioni, quali .google, .lol ed altre ancora. Dalla lista pubblicata dall’ICANN emerge che anche Apple ha fatto la sua richiesta per l’estensione .apple.

La decisione di allargare la disponibilità dei nomi a dominio generici e registrarne di nuovi su iniziativa dei privati è stata presa dall’ICANN nel 2008 per far fronte alla crescente carenza di domini registrati sui TLD e gTLD fino allora (e fino ad ora) disponibili.

La scelta di offrire ai privati la possibilità di registrare un’estensione (ovviamente dietro pagamento di una lauta somma) di cui poi disporre a piacimento è stata piuttosto controversa, non fosse altro per l’inevitabile sovrapposizione di richieste su termini “chiave” da parte di aziende concorrenti.

Il problema non si pone per le estensioni dei brand, la cui richiesta è automaticamente ristretta solo ai tenutari del trademark. E’ il caso dell’estensione .apple richiesta (solo) da Cupertino o di quella Google o Youtube, che spettano di diritto a Mountain View, o ancora quelle per .abarth, .alfaromeo, .lancia, .fiat, .ferrari (ecc…) “prenotate” dal gruppo Fiat.

Termini generici di importanza strategica per Apple non sono stati minimamente presi in considerazione da Cupertino, a differenza di quanto fatto invece da Google e Amazon, che si contenderanno, ad esempio, il dominio (doppio senso che cade a fagiolo) sui gTLD .app e .book, giusto per citarne un paio.
Per controllare tutte le richieste avanzata da Google basta cercare la “Charleston Road Registry” sotto la colonna “Applicant”.

Apple non ha fatto applicazione neppure per altre estensioni legate ai suoi brand, quali ad esempio .mac, .iphone, .ipad.
Altra curiosità: l’estensione .itv è stata richiesta solamente dalla società britannica responsabile del network omonimo. Non molto tempo fa, sulla scia dei rumor che vorrebbero Apple al lavoro su un iTelevisore, il network aveva già “diffidato” Cupertino dall’utilizzare quel nome.

Le richieste elencate dall’ICANN nel documento pubblicato ieri non saranno naturalmente approvate in automatico: ora seguirà un periodo di revisione ed eventuale concessione, durante il quale si svolgeranno anche le aste relative alle stringhe generiche richieste da più di un soggetto.

Redazione

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