Nella serata di ieri Apple ha aggiornato Final Cut Pro alla versione 10.0.8, assieme alle due applicazioni ancillari Motion e Compressor.
E’ il settimo aggiornamento del software dal 2011, quando Apple, pressata dalle proteste dei professionisti che non avevano gradito i radicali cambiamenti della nuova versione del software, aveva promesso che molte delle features “perdute” sarebbero arrivate nel corso dei successivi update.
E’ un aggiornamento importante perché arriva a ridosso del NAB Show di Las Vegas, la più importante fiera del settore del broadcasting, accompagnato da un nuovo sforzo di marketing mirato a riconquistare la fiducia degli utenti Pro.
Fu proprio al NAB, nel 2011, che Apple presentò la nuova versione dell’applicazione professionale di montaggio video. Ci fu quasi subito una levata di scudi da parte degli addetti del settore, in primis perché il prezzo della “rivoluzione” fu comunque il taglio, almeno inizialmente, di alcune caratteristiche ritenute indispensabili. Ma poi anche perché il prezzo, in senso strettamente monetario, dell’applicazione (solo 299$) ha contribuito a convincere certi pro (categoria particolarmente conservatrice, quando si tratta dell’introduzione di novità sugli strumenti del loro lavoro) che quella di Apple fosse l’ennesima, non rischiesta, svolta prosumer.
Si può dire quel che si vuole: che Final Cut Pro X in realtà è un ottimo software, che molte delle critiche iniziali sono state in realtà corrette in corso d’opera con soluzioni anche migliori dell’originale.
Lo si può dire, sì, ma poiché la frittata ormai è fatta non in tanti sono disposti ad ascoltare. A meno che a parlare non sia Apple, direttamente. E’ per questo che in concomitanza con l’inizio della manifestazione di Las Vegas verrà lanciata una nuova campagna di testimonial illustri che portano ad esempio la propria esperienza iper-positiva con Final Cut Pro X. I profili sono già consultabili sul sito web di Final Cut Pro X. Altri dettagli li trovate sul Los Angeles Times.
Apple vuole insomma far capire che non si è dimenticata dei professionisti (nonostante i numerosi indizi del contrario) e per farlo parte da una carezza pubblicitaria rivolta a coloro che più di tanti altri incarnano quell’incontro fra tecnologia e umanesimo che Apple ha insistentemente indicato come proprio valore fondante, in maniera particolarmente esplicita nel corso degli ultimi anni.
Chissà che a riconferma di questo sforzo non arrivi, magari proprio al NAB, il lancio di un nuovo Mac Pro 2013 che possa soddisfare le esigenze del pubblico professionale.
Perché sarà pur vero che i Pro sono pochi e che magari rivestono un ruolo insignificante nei bilanci di un colosso da 150 miliardi di fatturato all’anno.
Ma è pure vero che i Pro hanno una voce pubblica non indifferente e che creare prodotti di punta, che si autosostentino, magari, ma che allo stesso tempo possano soddisfare una fetta di utenti che ricoprono ruoli chiave in industrie ad alto tasso di visibilità pubblica come quella cinematografica e televisiva, è un investimento che Apple può e deve permettersi di fare.
Come dice John Siracusa in questo articolo di cui vi consiglio vivamente la lettura, il Mac Pro deve stare ad Apple come la Lexus LFA sta alla Toyota
In breve, per i più tecnici, ecco che cosa introduce la nuova versione di Final Cut Pro X:
Final Cut Pro X è disponibile su Mac App Store a 269,99€.
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E' una m***a, e resta una m***a.
Con tutto il rispetto per Apple.
Parlo da utente Broadcaster, non videomaker, è semplicemente un App da buttare nel cestino.
Tutto qua.
Paolo ha detto:
Mi associo.