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Al-Qaeda preferisce Android a iOS

Un nuovo report di Recorded Future ha esaminato i cambiamenti in alcuni aspetti operativi di Al-Qaeda, conseguentemente ai leak di Snowden, notando “un aumento nel ritmo dell’innovazione, in particolare nuove piattaforme jihadiste concorrenti e tre nuovi strumenti di cifratura provenienti da tre diverse organizzazioni – GIMF, Al-Fajr Technical Committee, e ISIS – in un arco di tempo da tre a cinque mesi dai leak”.
Il report sottolinea come sia Al-Fajr che GIMF abbiano rilasciato nuove applicazioni Android conseguentemente alla pubblicazione dei dati relativi allo spionaggio americano, e che esse siano pubblicizzate parlando degli “ultimi avanzamenti tecnologici”. 

Il rilascio di queste nuove applicazioni Android, sottolinea ancora l’articolo, evidenzia la tendenza di questi gruppi a continuare a preferire il sistema operativo mobile di Google. La possibilità di installare applicazioni che non siano necessariamente approvate da un app store sicuro, infatti, può essere determinante per la preferenza di Al-Qaeda verso l’OS mobile di Mountain View, e se a questo aggiungiamo la costante paura dei terroristi che Apple collabori con i governi occidentali per fermare le loro attività abbiamo facilmente un quadro chiaro della cosa.

Ad ogni modo, la motivazione principale di questo amore di Al-Qaeda verso il sistema operativo Android è facilmente riscontrabile nell’accessibilità economica degli smartphone, specialmente in paesi in via di sviluppo. In alcune zone, infatti, i terroristi non possono che affidarsi a prodotti a basso costo per condurre le loro operazioni. A questo si affianca la già citata questione della sicurezza di app e installazioni, e si ha un quadro piuttosto completo delle motivazioni di questa scelta.

E a questo si associa piuttosto facilmente il problema delle vulnerabilità di Android: è chiaro infatti che, per ottenere un maggiore controllo sul sistema operativo, sia sempre più probabile che Al-Qaeda si concentri proprio su quelle, specialmente in quei posti in cui non si ha accesso a Google Play ed è quindi impossibile ricevere aggiornamenti da Google.

via | Apple Insider

Giovanni Biasi

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  • a parte la provocazione per il fatto che si tratti di un'organizzazione terroristica, mi pare ovvio che se compro uno strumento devo poterlo poi utilizzare e personalizzare secondo le mie esigenze, e non secondo quelle del produttore, che a quel punto non c'entra più.
    Non puoi vendere ma mantenere un controllo da comodato.

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