Verizon iPhone e “l’abbraccio della morte”

Giornalisti e blogger che hanno testato il nuovo iPhone CDMA distribuito da Verizon hanno confermato quasi all’unanimità un netto miglioramento della ricezione telefonica e delle “performance” del reparto voce del melafonino. Alcuni hanno anche testato il famoso death grip, la presa ammazza-ricezione che la scorsa estate ha scatenato il putiferio noto come “Antennagate”, senza riscontrare i problemi della versione 3G di iPhone 4.

Un recente articolo con tanto di prova video pubblicato da iLounge punta invece a dimostrare il contrario. La presa della morte esiste anche sul nuovo iPhone (che con ogni probabilità sarà la base per il futuro iPhone 5, o iPhone 4 GS che sia) e si può replicare. A patto di avere le mani grandi come Gianni Morandi e di utilizzare il telefono in posizioni ancora più astruse rispetto alla death grip originale.

Non è un caso se mezzo Mac Web ormai definisce “death hug”, abbraccio della morte, questa nuova fatality eseguibile sull’iPhone Verizon. Viene da chiedersi che cosa voglia davvero dimostrare iLounge. Ok, se ti aggrappi al telefono come ad una corda di salvataggio mentre rischi di annegare, in effetti l’attenuazione è fisicamente possibile. Racchiudere il telefono in una gabbia di Faraday può rivelarsi ancora più efficace.

La giustificazione è che “quella è una posizione” – le mani a coppa attorno al dispositivo – molto comune fra chi utilizza il dispositivo per giocare. 
Ad un commentatore che criticava l’articolo, l’editor di iLounge Jeremy Horwitz ha risposto che era giornalisticamente giusto dimostrare che erano incorretti i report di chi sosteneva che l’antennagate non riguardasse anche l’iPhone Verizon.

Il fatto che iLounge e Horwitz non siano esattamente amati a Cupertino dopo una vecchia polemica sui meccanismi di autenticazione dei dispositivi “made for iPod” a seguito dell’uscita dell’iPod shuffle senza bottoni può forse avere a che fare con tutto questo. L’access journalism, il giornalismo compiacente mediato dalle PR delle aziende, è effettivamente una piaga nell’ambito tecnologico, ma anche la scoperta di “problemi” che lo sono solo in quanto relativi ad un prodotto Apple non ha l’aria di essere un buon esempio di reporting equilibrato.