Nano-SIM: il futuro delle schede per cellulari è vicino

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Apple lavora da sempre per ottenere il massimo volume all’interno dei suoi dispositivi. Non per nulla i MacBook Unibody non presentano più la batteria rimovibile, e le celle energetiche vanno ora ad occupare uno spazio maggiore di quello sfruttato dalle precedenti generazioni di computer portatili. Anche la microSIM usata in iPhone 4 e iPhone 4S, oltre che nelle versioni 3G di iPad sarebbe stata scelta proprio per guadagnare spazio all’interno del telefono.

Lo scorso maggio, però, Apple non si era detta ancora completamente soddisfatta, e aveva proposto alla European Telecoms Standards Body (ETSI) di introdurre un nuovo standard di dimensioni ancora inferiori rispetto alle microSIM. Oggi la compagnia tedesca Giescke & Devrient, creatrice della prima scheda SIM al mondo, ha presentato i un nuovo standard chiamato nanoSIM. Le nuove schede sarebbero un terzo più piccole e il 15 percento più sottili di quelle attualmente disponibili.

Ricorderete che la questione delle schede SIM era sorta anche al termine dello scorso anno, quando era girata voce che gli ingegneri di Cupertino stessero pensando ad un telefono con SIM integrata, in grado di essere programmata dal device (per essere abbinata ad un utente) senza necessità di sostituire una carta fisica all’interno del dispositivo. Gli operatori mobili, però, scontenti di questa politica che li avrebbe tagliati fuori dalla vendita dei telefoni, si erano fermamente opposti. Dopo questo rifiuto Apple è tornata a concentrarsi su un uovo modo per ottenere SIM sempre più piccole.

G&D ha già inviato il suo progetto ad ETSI, che sta valutando la questione. Non è ancora chiaro, però, se queste nanoSIM siano in qualche modo legate alla proposta primaverile di Cupertino o provengano da una diversa sorgente.

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