Mac App Store, prime impressioni e primi download

Il Mac App Store ha finalmente aperto i battenti. Le applicazioni già disponibili nello Store sono più di mille. Fra di esse alcune già attese, come le versioni singole dei programmi delle suite iLife ’11 e iWork, ed altre che sono delle vere e proprie sorprese.
Il primo aspetto del Mac App Store che colpisce una volta avviata l’applicazione è l’interfaccia grafica, che tende a discostarsi in maniera abbastanza evidente dal look and feel di Snow Leopard. L’impressione è di essere di fronte ad una preview di Mac OS X Lion.
La barra del menu superiore del Mac App Store rende evidente il significato dell’espressione Back To The Mac: l’impressione è quella di avere di fronte un’applicazione derivata da una precedente versione per iPad. L’effetto è particolarmente piacevole, devo ammettere anche se forse non tutti saranno d’accordo su questo punto.

Le App disponibili

1000 è un numero assai piccolo se confrontato con le centinaia di migliaia di applicazioni già disponibili sull’App Store per iOS, ma c’è da dire che il Mac App Store dà l’impressione di essere già molto affollato. L’effetto è dovuto, a parer mio, alla qualità drasticamente più alta delle applicazioni disponibili fin da subito. Oltre alle app di Apple, da quelle delle suite iWork e iLife ad Aperture 3, disponibile ad un prezzo incredibile (62,99€), ci sono molti software per Mac già noti. Due esempi a caso, agli antipodi per quel che riguarda il prezzo: TextWrangler e Coda.

Perdonate l’assenza di link all’applicazione su Mac App Store, ma i collegamenti non funzionano ancora e rimandano alla pagina di iTunes o, in alcuni casi, aprono il programma per poi terminare con un errore per contenuto non disponibile. L’interfaccia web come per l’iOS App Store non c’è ancora.
Update: non funzionano su Firefox ma funzionano già su Safari.

Fra le altre applicazioni ce ne sono alcune la cui presenza sorprende non poco, soprattutto nella categoria giochi. Se già si sapeva che Flight Control HD sarebbe approdato su Mac, il porting di Angry Birds ci coglie impreparati.  Si tratta però della stessa versione disponibile per iOS. Se l’avete già giocato non vale la pena comprarlo, i livelli sono esattamente gli stessi (ho rinunciato io al gelato –povero piccino– e ho speso i 3,99$ necessari per l’acquisto al fine di sincerarmi che fosse davvero così).

Alla voce curiosità inserirei la presenza di Smultron, il text editor open source dalla caratteristica icona a fragolona. Peter Borg aveva annunciato tempo addietro di aver abbandonato il progetto del tutto, tanto che sono stati creati vari fork e altre versioni (come Fraise). Evidentemente ci deve aver ripensato intravedendo qualche possibilità di guadagno: ora l’app è disponibile su Mac App Store a 3,99€.

Arriva anche Twitter per Mac, ovvero Tweetie 2, poche ore dopo che RazorianFly ha combinato un mezzo casino rivelando in anticipo uno screenshot che doveva rimanere riservato. Chi ci segue su Twitter avrà già letto i nostri primi tweet dalla nuova applicazione. Nuova interfaccia (a cui va un po’ fatta l’abitudine, a dire il vero) supporto nativo ai retweet e performance drasticamente migliorate. La prima impressione d’uso è più che positiva.

Di seguito altre applicazioni che abbiamo notato fra le molte già disponibili:

• Coda – 79€
• Pixelmator – 23,99€ (ottimo prezzo)
• Osmos -7,99€
• The Incident – 2,39€
• Pinball HD – 2,39€
• Evernote – Gratis
• TextWrangler – Gratis
• BBEdit – 79,99€
• Intego Virus Barrier – Gratis
• Transmit – 29,99€
• Daisy Disk – 15,99€
• MarsEdit – 31,99€ (già i migliori incassi della categoria networking)

Ce ne sono ancora molte altre, segnalatele se vi va nei commenti.

Download e prezzi

Il download-installazione delle applicazioni è un’operazione di una semplicità estrema. Apple ha mantenuto la promessa: il Mac App Store rende praticamente immediata un’operazione che in generale su Mac OS X è già incredibilmente facile. Una volta acquistata l’applicazione non c’è bisogno di fare altro: l’icona si inserisce nel Dock e una barretta indica il progresso dell’installazione. Quando si clicca sull’icona l’app si apre senza il tipico avviso circa il fatto che si sta aprendo un file scaricato da internet. Il pacchetto vero e proprio del programma è ovviamente reperibile dalla cartella applicazioni.

Quanto ai prezzi, l’impressione è che vi siano diversi trend fra gli sviluppatori, a seconda della categoria. Ci sono varie applicazioni di qualità disponibili per il download gratuito, come appunto TextWrangler o anche MindMap, giusto per citarne due visibili in home in queste ore. Altre utility semplici stanno nella fascia di prezzo inferiore ai 10€, così come i giochi, il cui schema di prezzo è praticamente lo stesso dell’iPad.

Altro discorso per le app di peso, che non hanno una prezzatura che potremmo definire uniforme. C’è Coda ad esempio che costa come se lo si acquistasse sul sito di Panic. Stesso discorso vale per BBEdit. Pixelmator, invece, costa molto meno, praticamente la metà. Una scelta che sembra essere condivisa anche da Apple che ha prezzato Aperture 3 in maniera particolarmente aggressiva (62,99€). in alcuni casi prezzi particolarmente bassi sono giustificati invece da offerte speciali legate al lancio del Mac App Store. Se c’è qualcosa che vi interessa particolarmente, comprare oggi può essere una buona idea.

Non manca anche qualche problemino di gioventù, come ad esempio le incongruenze sulle applicazioni già installate prima dell’update 10.6.6 e che ora sono disponibili nel Mac App Store. Coda, ad esempio, che ho già sul mio iMac e sul MacBook Pro (regolarmente acquistata, s’intende) nel Mac App Store risulta “installata”. Non succede altrettanto per Smultron, ad esempio, che pure è installata sul mio sistema ma risulta ancora acquistabile. Stessa cosa anche per MindNode, che nella versione free possiedo già e che tuttavia ho potuto installare una seconda volta dal Mac App Store.

Manca poi la possibilità di disinstallare con semplicità. Per l’operazione è ancora necessario il buon vecchio trascinamento dell’app nel cestino oppure l’uso di uno dei tanti programmini per l’unistall completo, che curiosamente però non sembrano essere disponibili al momento nel Mac App Store.

Voi che ne pensate del Mac App Store? Diteci la vostra nei commenti.