Durante la fase di progettazione del primo Macintosh, Apple produsse alcuni prototipi del computer che integravano un lettore di floppy disk da 5,25″, i cosiddetti Twiggy. Erano dischi inaffidabili, che Apple aveva già utilizzato sullo sfortunato “Lisa” un paio d’anni prima.
Quella versione del Mac faceva girare un software diverso da quello che poi vide la luce e che includeva dei box di avviso con la faccetta pixelata di Steve Jobs e la scritta “Steve sez” (colloquiale per “Steve dice”).
In altre parole Steve Jobs ha rischiato di finire nel sistema operativo dei Macintosh come precursore di Clippy, l’insopportabile assistente virtuale integrata nelle versioni di Microsoft Office dal ’97 al 2007.
La fantastica storia del recupero di due Twiggy Mac, da parte di Adam Goolevitch, un collezionista di Mac e prodotti Apple, e Gabreal Franklin, ex-ingegnere Apple, la potete leggere su Cult of Mac.
I due hanno lanciato inoltre un intero sito dedicato a questi strani e dimenticati prototipi di Mac.
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